Territorio
Chiude nuovamente il casello autostradale di Canosa per lavori. Disagi per la viabilità di Andria
Viaggiatori e soprattutto autisti di mezzi pesanti costretti a percorrere strade pericolose per raggiungere la Città Fidelis
Andria - domenica 22 maggio 2022
12.32
Altri disagi per i viaggiatori di Andria che in queste ore sono venuti a conoscenza che "sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di ripristino del cavalcavia situato al km 619+843, previsti in orario notturno, nelle due notti consecutive di lunedì 23 e martedì 24 maggio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Canosa e Andria-Barletta, in entrambe le direzioni, verso Bari e in direzione di Pescara / Bologna. Saranno contestualmente chiuse le aree di servizio "Canne della Battaglia ovest" e "Canne della Battaglia est" e le aree di parcheggio "Monterotondo ovest" e "Monterotondo est".
In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari:
-verso Bari: dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Canosa, proseguire sulla SS93 Appulo-Lucana verso Barletta e immettersi sulla SS16 AA in direzione di Trani e sulla SS170 Dir A di Castel del Monte verso Andria e rientrare sulla A14 alla stazione di Andria Barletta;
-verso Pescara/Bologna: dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Andria Barletta, proseguire sulla SS170 Dir A di Castel del Monte verso Barletta, immettersi poi sulla SS16 AA verso San Ferdinando di Puglia e sulla SS93 Appulo-Lucana in direzione di Canosa e rientrare sulla A14 alla stazione di Canosa.
Diventa sempre più rischioso viaggiare da Canosa ad Andria e viceversa, in particolare sui tratti delle complanari della Strada Provinciale 2, l'ex SP231, che attualmente non sono rispondenti agli standard di normale percorrenza, come previsto dalla normativa stradale. Sono stati progettati e realizzati in attesa dell'ultimazione dei lavori del nuovo tratto della Strada Provinciale 2. Su queste strade il viaggiatore si rende conto che deve affrontare una guida disagevole e piena di insidie (sia di giorno che di notte per il buio, la presenza di animali selvatici ed alcuni tratti privi di copertura di rete telefonica per eventuali emergenze). In queste giorni, le condizioni del manto stradale sono pessime tanto che rendono molto pericoloso il transito veicolare, in molti tratti si sono aperte delle voragini sull'asfalto e nei casi di avverse condizioni meteorologiche la percorrenza risulta quasi impraticabile.
Inoltre, si evidenziano atavici problemi riguardanti il traffico sempre più in aumento di veicoli 'pesanti', nelle ore di punta della giornata che si aggiungono al dissesto del manto stradale, provocando inevitabilmente la necessità di evitare le buche più pericolose e di viaggiare a zig-zag per schivarle. Il pericolo, sicuramente da non trascurare, è che queste buche possano danneggiare i veicoli in transito o, nella peggiore delle ipotesi provocare incidenti o quanto meno perdite di controllo del proprio mezzo. Una situazione che meriterebbe maggiore attenzione soprattutto su una strada che non concede spazio a distrazioni mentre la si percorre. I viaggiatori, attraverso i social chiedono agli Enti preposti "di provvedere affinché ci sia al più presto il ripristino delle condizioni minime di sicurezza per gli automobilisti e per tutti coloro che devono usufruirne per le varie necessità".
Numerosi sono i rallentamenti ed i blocchi alla circolazione stradale per gli ingorghi che avvengono sulle complanari, tra le contrade Papparicotta e Montegrosso, con i mezzi pesanti ed agricoli che spesso, loro malgrado, impediscono il regolare scorrimento del traffico veicolare. Chilometri di code di auto ma soprattutto di mezzi pesanti ed agricoli senza che vi fosse (quasi mai!), la benché minima forza di polizia a regolamentare tale intasamento, causa purtroppo la carreggiata di servizio troppo esigua e malridotta. Esasperati i tanti pendolari (per lavoro, studio e salute per raggiungere l'ospedale "Bonomo"), gli operatori agricoli e commerciali per questa situazione critica con i tempi di percorrenza che si sono allungati, provocando ritardi e disagi anche per la chiusura del casello autostradale in orari notturni .
In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari:
-verso Bari: dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Canosa, proseguire sulla SS93 Appulo-Lucana verso Barletta e immettersi sulla SS16 AA in direzione di Trani e sulla SS170 Dir A di Castel del Monte verso Andria e rientrare sulla A14 alla stazione di Andria Barletta;
-verso Pescara/Bologna: dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Andria Barletta, proseguire sulla SS170 Dir A di Castel del Monte verso Barletta, immettersi poi sulla SS16 AA verso San Ferdinando di Puglia e sulla SS93 Appulo-Lucana in direzione di Canosa e rientrare sulla A14 alla stazione di Canosa.
Diventa sempre più rischioso viaggiare da Canosa ad Andria e viceversa, in particolare sui tratti delle complanari della Strada Provinciale 2, l'ex SP231, che attualmente non sono rispondenti agli standard di normale percorrenza, come previsto dalla normativa stradale. Sono stati progettati e realizzati in attesa dell'ultimazione dei lavori del nuovo tratto della Strada Provinciale 2. Su queste strade il viaggiatore si rende conto che deve affrontare una guida disagevole e piena di insidie (sia di giorno che di notte per il buio, la presenza di animali selvatici ed alcuni tratti privi di copertura di rete telefonica per eventuali emergenze). In queste giorni, le condizioni del manto stradale sono pessime tanto che rendono molto pericoloso il transito veicolare, in molti tratti si sono aperte delle voragini sull'asfalto e nei casi di avverse condizioni meteorologiche la percorrenza risulta quasi impraticabile.
Inoltre, si evidenziano atavici problemi riguardanti il traffico sempre più in aumento di veicoli 'pesanti', nelle ore di punta della giornata che si aggiungono al dissesto del manto stradale, provocando inevitabilmente la necessità di evitare le buche più pericolose e di viaggiare a zig-zag per schivarle. Il pericolo, sicuramente da non trascurare, è che queste buche possano danneggiare i veicoli in transito o, nella peggiore delle ipotesi provocare incidenti o quanto meno perdite di controllo del proprio mezzo. Una situazione che meriterebbe maggiore attenzione soprattutto su una strada che non concede spazio a distrazioni mentre la si percorre. I viaggiatori, attraverso i social chiedono agli Enti preposti "di provvedere affinché ci sia al più presto il ripristino delle condizioni minime di sicurezza per gli automobilisti e per tutti coloro che devono usufruirne per le varie necessità".
Numerosi sono i rallentamenti ed i blocchi alla circolazione stradale per gli ingorghi che avvengono sulle complanari, tra le contrade Papparicotta e Montegrosso, con i mezzi pesanti ed agricoli che spesso, loro malgrado, impediscono il regolare scorrimento del traffico veicolare. Chilometri di code di auto ma soprattutto di mezzi pesanti ed agricoli senza che vi fosse (quasi mai!), la benché minima forza di polizia a regolamentare tale intasamento, causa purtroppo la carreggiata di servizio troppo esigua e malridotta. Esasperati i tanti pendolari (per lavoro, studio e salute per raggiungere l'ospedale "Bonomo"), gli operatori agricoli e commerciali per questa situazione critica con i tempi di percorrenza che si sono allungati, provocando ritardi e disagi anche per la chiusura del casello autostradale in orari notturni .