Politica
"Chi e perchè ha ucciso Aldo Moro", incontro ad Andria
Evento il 7 aprile nella sala Genius Loci organizzato da PD e GD
Andria - martedì 7 aprile 2015
9.35
Aldo Moro, la sua figura, i tanti libri che ne parlano, la realtà storica e la tangibile vita politica di un uomo d'altri tempi, che ha dato la vita per la Politica, per lo Stato. Barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978, dopo una prigionia di 55 giorni. Il 7 Aprile, alle 18:30, presso la Sala Convegni Genius Loci, in Via Cavallotti 29 ad Andria, l'On. Gero Grassi, Vice Presidente gruppo PD alla Camera, relazionerà su ''Chi e perché ha ucciso Aldo Moro'', attraverso la lettura dei documenti di Stato, anche dopo i recenti sviluppi che hanno interessato la vicenda di Aldo Moro: la scomparsa di un'audiocassetta ritrovata nel covo dei brigatisti. L'unica delle 18 acquisite dagli inquirenti su cui erano registrate delle voci.
Diversi gli interventi tra cui quelli di Mirko Malcangi dei Giovani Democratici di Andria, Ruggiero Mennea, Consigliere regionale PD e il candidato sindaco del centrosinistra Sabino Fortunato: «Era giunto ad una conclusione - scrive Mirko Malcangi, esponente dei GD - bisognava allearsi con l'avversario politico per eccellenza, il PCI, per dare all'Italia un futuro migliore. Anche quelli, come oggi, erano anni in cui le pagine dei giornali parlavano di scandali, corruzione. Abbiamo fortemente voluto riportare al centro del dibattito l'uomo e il politico Aldo Moro, perché siamo convinti che rappresenta, non solo per noi che siamo attivamente impegnati in politica ma per tutti, ancora un punto di riferimento importante».
Diversi gli interventi tra cui quelli di Mirko Malcangi dei Giovani Democratici di Andria, Ruggiero Mennea, Consigliere regionale PD e il candidato sindaco del centrosinistra Sabino Fortunato: «Era giunto ad una conclusione - scrive Mirko Malcangi, esponente dei GD - bisognava allearsi con l'avversario politico per eccellenza, il PCI, per dare all'Italia un futuro migliore. Anche quelli, come oggi, erano anni in cui le pagine dei giornali parlavano di scandali, corruzione. Abbiamo fortemente voluto riportare al centro del dibattito l'uomo e il politico Aldo Moro, perché siamo convinti che rappresenta, non solo per noi che siamo attivamente impegnati in politica ma per tutti, ancora un punto di riferimento importante».