Cronaca
CGIL, CISL e UIL: «Ripristinare prenotazioni sanitarie in farmacia»
I sindacati scrivono al DG Asl Gorgoni, per ricordare i numerosi disagi di cittadini e pensionati
Andria - lunedì 3 marzo 2014
11.16
Dal 1 marzo niente più prenotazioni in farmacia per esami o visite da svolgere con il sistema sanitario (Articolo Andriaviva 1 marzo), per via della decisione di FederFarma BAT motivata da una sostanziale impossibilità nel sostenere i costi di un servizio gratuito da oltre 200mila utenti all'anno. Da oggi i disagi più grandi per cittadini e pensionati che devono rivolgersi solamente al CUP, Centro Unico di Prenotazione della ASL, con lunghissime code e moltissimi disagi. Nel tempo, infatti, molti CUP sono stati chiusi come, per esempio, nella città di Andria dove ve ne erano due mentre ora è rimasto attivo solo quello di via Potenza. Le segreterie cittadine di CGIL, CISL e UIL, assieme alle Leghe dei Pensionati di Andria, hanno preso carta e penna ed hanno inviato una nota al Direttore Generale della ASL BT, Giovanni Gorgoni e per conoscenza al Sindaco, Nicola Giorgino, nella quale chiedono l'immediata riattivazione del servizio.
«Esprimiamo vibrata protesta a nome e per conto di tutti i cittadini e pensionati che utilizzano tale servizio - scrivono i sindacati - da quando le farmacie, da circa dieci anni hanno offerto tale servizio, le code allo sportello CUP della Asl, sono diminuite progressivamente, sollevando contemporaneamente i cittadini e maggiormente i pensionati dal gravoso compito di utilizzare l'unico sportello della Asl che dista lontano dalle proprie abitazioni. Unica conseguenza della sospensione - dicono ancora nella nota - sarebbero i disagi maggiori arrecati ai cittadini ed ai pensionati, in quanto le difficoltà aumenteranno per raggiungere l'unico CUP attraversando tutta la città, anziché servirsi della dislocazione capillare delle farmacie, presenti in tutti i quartieri cittadini».
La richiesta dei sindacati è semplice: «Chiediamo un incontro urgente con il dr. Gorgoni per la soluzione del gravoso problema che sarà arrecato ai cittadini e pensionati ed alle fasce più deboli della collettività e nello stesso istante chiediamo il ripristino del servizio a partire dal 1 marzo. Inoltre, ci risulta che l'Associazione Federfarma - conclude la nota sindacale - ha avuto incontri con la Direzione della Asl per una nuova regolamentazione del servizio offrendo ulteriori vantaggi ai cittadini. Nell'eventualità non si provveda a ripristinare il servizio o a definire un incontro con le organizzazioni sindacali, queste saranno costrette, loro malgrado, ad un' azione di protesta pubblica, nessuna esclusa, in modo da avanzare proposte concrete e suggerimenti al fine di avviare un miglioramento del servizio di prenotazione».
«Esprimiamo vibrata protesta a nome e per conto di tutti i cittadini e pensionati che utilizzano tale servizio - scrivono i sindacati - da quando le farmacie, da circa dieci anni hanno offerto tale servizio, le code allo sportello CUP della Asl, sono diminuite progressivamente, sollevando contemporaneamente i cittadini e maggiormente i pensionati dal gravoso compito di utilizzare l'unico sportello della Asl che dista lontano dalle proprie abitazioni. Unica conseguenza della sospensione - dicono ancora nella nota - sarebbero i disagi maggiori arrecati ai cittadini ed ai pensionati, in quanto le difficoltà aumenteranno per raggiungere l'unico CUP attraversando tutta la città, anziché servirsi della dislocazione capillare delle farmacie, presenti in tutti i quartieri cittadini».
La richiesta dei sindacati è semplice: «Chiediamo un incontro urgente con il dr. Gorgoni per la soluzione del gravoso problema che sarà arrecato ai cittadini e pensionati ed alle fasce più deboli della collettività e nello stesso istante chiediamo il ripristino del servizio a partire dal 1 marzo. Inoltre, ci risulta che l'Associazione Federfarma - conclude la nota sindacale - ha avuto incontri con la Direzione della Asl per una nuova regolamentazione del servizio offrendo ulteriori vantaggi ai cittadini. Nell'eventualità non si provveda a ripristinare il servizio o a definire un incontro con le organizzazioni sindacali, queste saranno costrette, loro malgrado, ad un' azione di protesta pubblica, nessuna esclusa, in modo da avanzare proposte concrete e suggerimenti al fine di avviare un miglioramento del servizio di prenotazione».