
Politica
Cgil, al via il 12 aprile la campagna referendaria nella Bat
Si parte da Andria con una manifestazione pubblica nell’ambito delle Giornate del lavoro
Andria - giovedì 10 aprile 2025
5.26
Sabato 12 aprile in via Regina Margherita ad Andria la Cgil Bat darà il via alla campagna referendaria in vista dell'appuntamento con le urne dei prossimi 8 e 9 giugno in cui tutti saremo chiamati ad esprimerci su lavoro e cittadinanza, una iniziativa per dare voce a proposte e condividere idee sul tema della partecipazione. Alle ore 19 la manifestazione si aprirà con il gruppo musicale MòMò Murga, a seguire Dj set per tutta la serata e gazebo alla presenza del comitato referendario che si è costituito lo scorso 4 aprile presso la sala del consiglio comunale ad Andria composto da: Cgil, Partito democratico, Sinistra Italiana, ABC, AndriaLab, Futura, Anpi, Libera, Arci, Coalizione Civica, Donna Vita Libertà, Pax Christi, Auser e Circolo dei Lettori di Andria.
L'iniziativa rientra nelle Giornata del Lavoro organizzate dalla Cgil nazionale che nell'edizione 2025 viene intitolata "Il voto è la nostra rivolta", frase più che mai evocativa perché in un sistema democratico la partecipazione è lo strumento più potente per cambiare le cose.
"Siamo sempre più convinti che i referendum dell'8 e del 9 giugno possano cambiare davvero le cose, creando le condizioni per un salario fondato sulla stabilità e la sicurezza del lavoro. Sappiamo che la sfida è ardua perché ormai la metà degli aventi diritto non va più a votare, almeno questo è accaduto nelle recenti competizioni elettorali, ma noi siamo fiduciosi perché i presupposti per raggiungere il quorum ci sono tutti. In ballo c'è la cittadinanza italiana e l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori contro i licenziamenti che il giorno dopo il referendum tornerà ad essere un diritto per tutti lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti, così come la responsabilità di incidenti sui lavori appaltati si estenderà alle imprese appaltatrici", spiega Michele Valente, segretario generale Cgil Bat.
L'iniziativa rientra nelle Giornata del Lavoro organizzate dalla Cgil nazionale che nell'edizione 2025 viene intitolata "Il voto è la nostra rivolta", frase più che mai evocativa perché in un sistema democratico la partecipazione è lo strumento più potente per cambiare le cose.
"Siamo sempre più convinti che i referendum dell'8 e del 9 giugno possano cambiare davvero le cose, creando le condizioni per un salario fondato sulla stabilità e la sicurezza del lavoro. Sappiamo che la sfida è ardua perché ormai la metà degli aventi diritto non va più a votare, almeno questo è accaduto nelle recenti competizioni elettorali, ma noi siamo fiduciosi perché i presupposti per raggiungere il quorum ci sono tutti. In ballo c'è la cittadinanza italiana e l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori contro i licenziamenti che il giorno dopo il referendum tornerà ad essere un diritto per tutti lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti, così come la responsabilità di incidenti sui lavori appaltati si estenderà alle imprese appaltatrici", spiega Michele Valente, segretario generale Cgil Bat.