Territorio
Cesare Veronico confermato nel direttivo di Federparchi
«Premiata la valorizzazione delle aree protette e il sostegno all’economia verde»
BAT - lunedì 15 giugno 2015
Il Presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Cesare Veronico è stato eletto per la seconda volta consecutiva nel Consiglio direttivo di Federparchi – Europarc, l'organizzazione che unisce le aree naturali protette del Paese. L'elezione, giunta al termine dell'ottavo congresso di Federparchi, ha visto la conferma del Presidente Giampiero Sammuri alla guida dei parchi nazionali italiani e rappresenta un importante riconoscimento nei confronti del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
«Questa rielezione – ha dichiarato il Presidente Cesare Veronico – premia il nostro impegno per la valorizzazione delle aree protette nel rispetto della primaria finalità di tutela della biodiversità. Abbiamo contribuito a mutare la percezione delle aree naturali protette: non più semplici musei a cielo aperto ma laboratori in cui si può creare economia verde, occupazione, benessere. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Parco, le aziende, le istituzioni locali e le associazioni: una rete di relazioni che ha dato vita a un 'sistema-Murgia' che ha creato opportunità per tutti i soggetti coinvolti. Nel nuovo direttivo Federparchi la nutrita presenza di rappresentanti di aree protette del Sud, a partire dal Presidente del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella, un amico che sarà al mio fianco nel prossimo triennio, può essere uno stimolo ad applicare gli stessi principi di collaborazione per tutto il Mezzogiorno. I dati Unioncamere presentati nel corso del Congresso lo confermano: nelle aree protette cresce l'occupazione, si inverte la tendenza del calo demografico, cresce il numero dei visitatori provenienti da tutto il mondo; i parchi italiani, che rappresentano oltre il 10% del paese possono fare la loro parte per far uscire il Paese dalla crisi».
«Questa rielezione – ha dichiarato il Presidente Cesare Veronico – premia il nostro impegno per la valorizzazione delle aree protette nel rispetto della primaria finalità di tutela della biodiversità. Abbiamo contribuito a mutare la percezione delle aree naturali protette: non più semplici musei a cielo aperto ma laboratori in cui si può creare economia verde, occupazione, benessere. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Parco, le aziende, le istituzioni locali e le associazioni: una rete di relazioni che ha dato vita a un 'sistema-Murgia' che ha creato opportunità per tutti i soggetti coinvolti. Nel nuovo direttivo Federparchi la nutrita presenza di rappresentanti di aree protette del Sud, a partire dal Presidente del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella, un amico che sarà al mio fianco nel prossimo triennio, può essere uno stimolo ad applicare gli stessi principi di collaborazione per tutto il Mezzogiorno. I dati Unioncamere presentati nel corso del Congresso lo confermano: nelle aree protette cresce l'occupazione, si inverte la tendenza del calo demografico, cresce il numero dei visitatori provenienti da tutto il mondo; i parchi italiani, che rappresentano oltre il 10% del paese possono fare la loro parte per far uscire il Paese dalla crisi».