Vita di città
Certificati di riammissione a scuola ai tempi del Covid, cosa accadrà in caso di malattia?
Il dottor Delvecchio spiega la posizione dell'Ordine dei Medici
Andria - sabato 19 settembre 2020
«La ripresa delle attività scolastiche rappresenta un importante momento di crescita per l'intero Paese. Riteniamo la scuola un fondamentale presidio di crescita culturale e civile dei cittadini di domani ». Così in un comunicato il dottor Benedetto Delvecchio presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani.
«Con il coordinamento della Prefettura abbiamo avuto proficui incontri con i Dirigenti scolastici, con i Sindaci, la Presidenza della Provincia e con la Direzione Generale della ASL e a tutti loro va il nostro ringraziamento per la collaborazione e per l'attenzione rivolta alla comunità medica della nostra Provincia - ha proseguito il presidente dell'Omceo Bat - Con lo stesso spirito di collaborazione ci sia permesso di sollevare l'attenzione sulla riapertura delle scuole e la persistenza dell'infezione da coronavirus che proporrà il gravoso problema dei certificati di rientro dopo malattia».
Il presidente Delvecchio inoltre precisa che: «Le vigenti disposizioni di legge impongono tale certificato dopo tre giorni di assenza nella scuola dell'infanzia e dopo cinque giorni nelle scuole a seguire. Il certificato di riammissione, salvo diverse disposizioni, deve attestare la assenza di malattie diffusive o contagiose che, per quanto riguarda l'infezione da Covid ed i segni che la malattia presenta nei minori, può essere garantita esclusivamente dopo la esecuzione di un tampone specifico negativo. Ogni diagnosi clinica differenziale tra sindromi da raffreddamento e infezioni Covid correlate è impossibile».
Nella comunicazione è aggiunto che: «A tutela di tutti e al fine condiviso di evitare ogni fastidioso ed inutile contenzioso tra medici personale docente e genitori dei minori è necessario che non vengano fatte richieste incongrue di certificazione di riammissione a scuola in caso di sintomatologia correlata a stati febbrili o evocativi di sindromi da infezione delle vie respiratorie superiori senza che un diagnosi con tampone venga eseguita. Si fa appello al senso di responsabilità di tutti i soggetti interessati per una corretta informazione nei confronti dei pazienti o dei loro genitori onde evitare di generare situazioni di conflitto tra medico e famiglia».
La conclusione dottor Benedetto Delvecchio presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani: «Si invitano le autorità politiche e sanitarie ad adoperarsi con urgenza per attivare dei percorsi che consentano ai cittadini e ai minori in particolare la esecuzione dei tamponi in sedi dedicate e con il minor disagio possibile, con consegna del risultato in tempi rapidissimi. Questo Ordine che mi onoro di presiedere tutelerà ogni suo iscritto in caso di situazioni di pressione o coercizione da parte di chiunque durante l'esercizio della professione medica».
«Con il coordinamento della Prefettura abbiamo avuto proficui incontri con i Dirigenti scolastici, con i Sindaci, la Presidenza della Provincia e con la Direzione Generale della ASL e a tutti loro va il nostro ringraziamento per la collaborazione e per l'attenzione rivolta alla comunità medica della nostra Provincia - ha proseguito il presidente dell'Omceo Bat - Con lo stesso spirito di collaborazione ci sia permesso di sollevare l'attenzione sulla riapertura delle scuole e la persistenza dell'infezione da coronavirus che proporrà il gravoso problema dei certificati di rientro dopo malattia».
Il presidente Delvecchio inoltre precisa che: «Le vigenti disposizioni di legge impongono tale certificato dopo tre giorni di assenza nella scuola dell'infanzia e dopo cinque giorni nelle scuole a seguire. Il certificato di riammissione, salvo diverse disposizioni, deve attestare la assenza di malattie diffusive o contagiose che, per quanto riguarda l'infezione da Covid ed i segni che la malattia presenta nei minori, può essere garantita esclusivamente dopo la esecuzione di un tampone specifico negativo. Ogni diagnosi clinica differenziale tra sindromi da raffreddamento e infezioni Covid correlate è impossibile».
Nella comunicazione è aggiunto che: «A tutela di tutti e al fine condiviso di evitare ogni fastidioso ed inutile contenzioso tra medici personale docente e genitori dei minori è necessario che non vengano fatte richieste incongrue di certificazione di riammissione a scuola in caso di sintomatologia correlata a stati febbrili o evocativi di sindromi da infezione delle vie respiratorie superiori senza che un diagnosi con tampone venga eseguita. Si fa appello al senso di responsabilità di tutti i soggetti interessati per una corretta informazione nei confronti dei pazienti o dei loro genitori onde evitare di generare situazioni di conflitto tra medico e famiglia».
La conclusione dottor Benedetto Delvecchio presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani: «Si invitano le autorità politiche e sanitarie ad adoperarsi con urgenza per attivare dei percorsi che consentano ai cittadini e ai minori in particolare la esecuzione dei tamponi in sedi dedicate e con il minor disagio possibile, con consegna del risultato in tempi rapidissimi. Questo Ordine che mi onoro di presiedere tutelerà ogni suo iscritto in caso di situazioni di pressione o coercizione da parte di chiunque durante l'esercizio della professione medica».