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Politica
Centrosinistra: «Giorgino senza maggioranza, ne prenda atto e si dimetta»
Conferenza stampa delle opposizioni proprio mentre in sala giunta si discuteva del piano di rientro
Andria - lunedì 12 novembre 2018
14.08
Non chiede le dimissioni del sindaco di Andria, Nicola Giorgino, contrariamente a ciò che si potrebbe ipotizzare. Piuttosto il centrosinistra auspica che «sia lui stesso a prendere atto della situazione e cioè del fatto che non ha più una maggioranza», lo dimostra ciò che è accaduto nell'ultimo consiglio comunale dove l'assise è andata avanti grazie alla presenza delle opposizioni e una volta che centrosinistra e movimento 5 stelle hanno deciso di abbandonare l'aula è venuto meno il numero legale. Il centrodestra guidato da Giorgino, da solo non è riuscito a portare avanti la discussione e neanche a casa il provvedimento dimostrando di essere «un'amministrazione ai titoli di coda», commenta Sabino Fortunato, consigliere comunale Pd. «Questa maggioranza si è rivelata estremamente disunita, oltre alla consigliera Di Pilato che è passata nel gruppo misto, ci sono stati interventi che erano molto vicini alle nostre posizioni. L'amministrazione, l'assessore Matera in primis, non ha inteso comunque emendare il regolamento. Siamo davvero in una situazione confusionaria».
Conferenza stampa questa mattina a Palazzo di Città delle minoranze alla presenza oltre che del consigliere Fortunato, anche di Giovanna Bruno, Pd-Progetto Andria, Daniela Di Bari, Emiliano Sindaco di Puglia, Giovanni Vurchio, Pd, Rosa Roberto, Fortunato Sindaco di Andria e Mirko Malcangi, Gd Bat.
L'intenzione era di discutere il regolamento sul carico-scarico e di emendarlo con alcuni suggerimenti. Ma visto il «dialogo tra sordi» la reazione delle minoranze è stata quella di abbandonare l'aula. Denunciano, dunque, ancora una volta il mancato coinvolgimento, lo stesso che si riscontra sul delicato tema del pre-dissesto nel giorno in cui in sala giunta c'è stato un vertice sul piano di rientro per mettere a punto le strategie utili a mettere a posto i conti. «Non vi è una elaborazione del piano, il 28 novembre scadono i termini per la presentazione al consiglio comunale ma non crediamo ci siano state riunioni di maggioranza, nè tanto meno di minoranza. Tutto tace, uno stallo deleterio per i cittadini», tuona Fortunato.
Malcangi ha portato alla conferenza stampa anche il tema della mensa scolastica, tempi, costi, parere Anac e moduli distribuiti alle famiglie per la rinuncia al servizio, insomma anche su questo fronte «poche certezze, tanta confusione ed approssimazione».
E poi il post di fuoco su Fb del Sindaco contro Forza Italia, il suo partito. Almeno fino a prova contraria. Chi staccherà la spina? Si chiedono dal centrosinistra.
«Nessuno dei due. Il Sindaco non può staccare la spina perchè altrimenti verrebbe additato di aver abbandonato la barca mentre sta naufragando. Forza Italia verrebbe additata come responsabile di aver fatto cadere l'unico sindaco di Forza italia del territorio. Dovrebbe Giorgino prendere atto che non ha più la maggioranza e fare un atto di dignità», conclude Giovanna Bruno.
Conferenza stampa questa mattina a Palazzo di Città delle minoranze alla presenza oltre che del consigliere Fortunato, anche di Giovanna Bruno, Pd-Progetto Andria, Daniela Di Bari, Emiliano Sindaco di Puglia, Giovanni Vurchio, Pd, Rosa Roberto, Fortunato Sindaco di Andria e Mirko Malcangi, Gd Bat.
L'intenzione era di discutere il regolamento sul carico-scarico e di emendarlo con alcuni suggerimenti. Ma visto il «dialogo tra sordi» la reazione delle minoranze è stata quella di abbandonare l'aula. Denunciano, dunque, ancora una volta il mancato coinvolgimento, lo stesso che si riscontra sul delicato tema del pre-dissesto nel giorno in cui in sala giunta c'è stato un vertice sul piano di rientro per mettere a punto le strategie utili a mettere a posto i conti. «Non vi è una elaborazione del piano, il 28 novembre scadono i termini per la presentazione al consiglio comunale ma non crediamo ci siano state riunioni di maggioranza, nè tanto meno di minoranza. Tutto tace, uno stallo deleterio per i cittadini», tuona Fortunato.
Malcangi ha portato alla conferenza stampa anche il tema della mensa scolastica, tempi, costi, parere Anac e moduli distribuiti alle famiglie per la rinuncia al servizio, insomma anche su questo fronte «poche certezze, tanta confusione ed approssimazione».
E poi il post di fuoco su Fb del Sindaco contro Forza Italia, il suo partito. Almeno fino a prova contraria. Chi staccherà la spina? Si chiedono dal centrosinistra.
«Nessuno dei due. Il Sindaco non può staccare la spina perchè altrimenti verrebbe additato di aver abbandonato la barca mentre sta naufragando. Forza Italia verrebbe additata come responsabile di aver fatto cadere l'unico sindaco di Forza italia del territorio. Dovrebbe Giorgino prendere atto che non ha più la maggioranza e fare un atto di dignità», conclude Giovanna Bruno.