Attualità
Centro Zenith: "Il volontariato come farmaco al mal di vivere"
Emergenza covid 19, prof. Fortunato: "I giovani hanno pagato il prezzo in assoluto più alto"
Andria - sabato 23 gennaio 2021
6.36
"In queste ultime settimane sono sempre più numerosi i dati provenienti da università e presidi sanitari che mostrerebbero un incremento notevole di suicidi e tentati suicidi tra le persone e, in particolare, tra i giovanissimi".
Lo sottolinea il prof. Antonello Fortunato, responsabile del centro Zenith che testimone diretto di quanto sta oggi accadendo, evidenzia le ripercussioni che stanno subendo in più giovani a causa di questa pandemia".
"Dati allarmanti, che mostrano come quest'anno il trend in crescita dei disturbi psichiatrici tra i giovanissimi sia stato confermato e, anzi, esacerbato dalla situazione che stiamo vivendo.
In conseguenza di questa cosiddetta pandemia, credo di non esagerare dicendo che i giovani hanno pagato il prezzo in assoluto più alto. Graziati dalla Natura perché non si ammalano gravemente di questo virus, i giovani sono stati completamente privati della loro libertà e, a mio parere, i provvedimenti presi dal Governo non hanno tenuto conto in nessun modo dei bisogni emotivi e psicologici che stanno alla base di una loro crescita sana.
Sono stati costretti in casa per intere settimane e vorrei sottolineare che non tutti hanno avuto la fortuna di godere di appartamenti spaziosi o di un giardino privato, dal momento che i parchi sono stati chiusi quasi subito dopo la proclamazione del lock-down generale e a essi, non è stato concesso di uscire neppure per una brevissima passeggiata sotto casa.
Inoltre, il continuo e martellante messaggio dei media riguardo alla loro pericolosità per i soggetti più anziani e comunque più fragili, ha contribuito, e non poco, a farli sentire colpevoli, gli "untori" della nuova peste moderna.
Ciò che nasce dalla paura e dal terrore, può generare solo pesanti storture e l'aumento di patologie psichiche gravi è la prova che le scelte operate sono state sbagliate.
A questi giovanissimi rivolgiamo il nostro invito ad avvicinarsi al volontariato come scelta che può insegnare il valore della resilienza. Infatti il contatto con la difficoltà e la debolezza e il dialogo con le fasce più fragili della popolazione, può dare loro una spinta energetica potente per non perdersi nei meandri del non-senso, scegliendo per la vita sempre anche nei momenti di difficoltà. Come centro Zenith ci siamo. Porgiamo la nostra mano e la nostra sede è casa di tutti".
Lo sottolinea il prof. Antonello Fortunato, responsabile del centro Zenith che testimone diretto di quanto sta oggi accadendo, evidenzia le ripercussioni che stanno subendo in più giovani a causa di questa pandemia".
"Dati allarmanti, che mostrano come quest'anno il trend in crescita dei disturbi psichiatrici tra i giovanissimi sia stato confermato e, anzi, esacerbato dalla situazione che stiamo vivendo.
In conseguenza di questa cosiddetta pandemia, credo di non esagerare dicendo che i giovani hanno pagato il prezzo in assoluto più alto. Graziati dalla Natura perché non si ammalano gravemente di questo virus, i giovani sono stati completamente privati della loro libertà e, a mio parere, i provvedimenti presi dal Governo non hanno tenuto conto in nessun modo dei bisogni emotivi e psicologici che stanno alla base di una loro crescita sana.
Sono stati costretti in casa per intere settimane e vorrei sottolineare che non tutti hanno avuto la fortuna di godere di appartamenti spaziosi o di un giardino privato, dal momento che i parchi sono stati chiusi quasi subito dopo la proclamazione del lock-down generale e a essi, non è stato concesso di uscire neppure per una brevissima passeggiata sotto casa.
Inoltre, il continuo e martellante messaggio dei media riguardo alla loro pericolosità per i soggetti più anziani e comunque più fragili, ha contribuito, e non poco, a farli sentire colpevoli, gli "untori" della nuova peste moderna.
Ciò che nasce dalla paura e dal terrore, può generare solo pesanti storture e l'aumento di patologie psichiche gravi è la prova che le scelte operate sono state sbagliate.
A questi giovanissimi rivolgiamo il nostro invito ad avvicinarsi al volontariato come scelta che può insegnare il valore della resilienza. Infatti il contatto con la difficoltà e la debolezza e il dialogo con le fasce più fragili della popolazione, può dare loro una spinta energetica potente per non perdersi nei meandri del non-senso, scegliendo per la vita sempre anche nei momenti di difficoltà. Come centro Zenith ci siamo. Porgiamo la nostra mano e la nostra sede è casa di tutti".