Vita di città
Centro storico ZTL: le perplessità di Confesercenti e Confcommercio
Il problema del parcheggio è considerato cruciale nella realizzazione del progetto stesso
Andria - venerdì 31 marzo 2017
21.20 Comunicato Stampa
Non ha ricevuto un buon riscontro la proposta formulata dalla Civica amministrazione in merito al progetto di Zona a Traffico Limitato per il centro storico, almeno da parte dei commercianti.
Martedì scorso in corso Cavour 130, nuova sede della Confesercenti, si è svolto un incontro confronto tra alcuni degli esercenti del centro storico e le istituzioni, sotto la direzione del presidente Tommaso Leonetti circa l'attivazione della ZTL.
Ospiti dell'incontro sono stati l'Assessore alla mobilità e viabilità Raimondi Giuseppe e il comandante della Polizia municipale Zingaro Riccardo.
Una linea comune e coerente quella che unisce Confesercenti e Confcommercio, nella gestione della problematica, infatti a presiedere l'incontro c'era anche il presidente Mastrodonato Riccardo.
È emerso subito che gli esercenti sono favorevoli alla ZTL e non ad una Zona Pedonale regolamentata da permessi di transito a pagamento. Ritengono che limitare e regolamentare il flusso automobilistico, sia necessario solo la sera e non durante il resto del giorno. Le condizioni necessarie per la trasformazione di un'area cosi vasta, è che prima vengano messe in campo opere sostanziali di rilancio commerciale, turistico, culturale e garantita la sicurezza.
Se le motivazioni che spingono l'amministrazione ad adottare una misura del genere sono di abbassare i livelli di inquinamento e sicurezza stradale, perché nel regolamento non si parla di peso e dell'omologazione dei veicoli?
Il problema del parcheggio è considerato cruciale nella realizzazione del progetto stesso. Gestire i pochi parcheggi disponibili tra residenti, commercianti e turisti è davvero un'ardua scelta. Per questo a gran voce è emersa la necessità di sviluppare una soluzione efficiente e concreta. Soluzione che eviterebbe la già saturazione delle aree limitrofe al centro storico , come Via Ferrucci e Via Regina Margherita, già fortemente provate da questo problema.
Chiediamo a gran voce che questo percorso sia il più condiviso possibile per la buona riuscita dell'intervento e restiamo in attesa di una risposta, magari attraverso un pubblico incontro da parte delle istituzioni.
Martedì scorso in corso Cavour 130, nuova sede della Confesercenti, si è svolto un incontro confronto tra alcuni degli esercenti del centro storico e le istituzioni, sotto la direzione del presidente Tommaso Leonetti circa l'attivazione della ZTL.
Ospiti dell'incontro sono stati l'Assessore alla mobilità e viabilità Raimondi Giuseppe e il comandante della Polizia municipale Zingaro Riccardo.
Una linea comune e coerente quella che unisce Confesercenti e Confcommercio, nella gestione della problematica, infatti a presiedere l'incontro c'era anche il presidente Mastrodonato Riccardo.
È emerso subito che gli esercenti sono favorevoli alla ZTL e non ad una Zona Pedonale regolamentata da permessi di transito a pagamento. Ritengono che limitare e regolamentare il flusso automobilistico, sia necessario solo la sera e non durante il resto del giorno. Le condizioni necessarie per la trasformazione di un'area cosi vasta, è che prima vengano messe in campo opere sostanziali di rilancio commerciale, turistico, culturale e garantita la sicurezza.
Se le motivazioni che spingono l'amministrazione ad adottare una misura del genere sono di abbassare i livelli di inquinamento e sicurezza stradale, perché nel regolamento non si parla di peso e dell'omologazione dei veicoli?
Il problema del parcheggio è considerato cruciale nella realizzazione del progetto stesso. Gestire i pochi parcheggi disponibili tra residenti, commercianti e turisti è davvero un'ardua scelta. Per questo a gran voce è emersa la necessità di sviluppare una soluzione efficiente e concreta. Soluzione che eviterebbe la già saturazione delle aree limitrofe al centro storico , come Via Ferrucci e Via Regina Margherita, già fortemente provate da questo problema.
Chiediamo a gran voce che questo percorso sia il più condiviso possibile per la buona riuscita dell'intervento e restiamo in attesa di una risposta, magari attraverso un pubblico incontro da parte delle istituzioni.