
Attualità
Centro Igino Giordani di Andria: «L'inutilità della guerra»
Una riflessione del referente Gennaro Piccolo
Andria - giovedì 24 febbraio 2022
Anche il "Centro Igino Giordani" di Andria si associa ai numerosi e accorati appelli per la Pace, attraverso uno scritto dell'onorevole Igino Giordani, cristiano, combattente e invalido nel primo conflitto mondiale, appassionato fautore della Pace e dell'unità dei popoli. Scriveva: «La guerra moderna – inutile, maledetta - non conta più né vittorie né sconfitte. E' tutta un sconfitta.
Ora la guerra è guerra, cioè una sciagura senza attenuanti, complicata da imbecillità senza limiti (pretende di conseguire il bene con il male, di curare un malato uccidendolo); ed è tale sia se combattuta dagli amici sia se combattuta dagli avversari. Questo perciò è da stabilire: la guerra è un male: dunque non è lecito muoverla. Se la propaganda bellica opera il più infame abuso dell'uomo, generandogli attorno un'orgia di miti, e tirando in campo religione ed arte, che è come metter nella fornace tutto e tutti, avendo di mira un'opera di distruzione universale, poi viene il risveglio: il corpo sociale, eccitato dal liquore avvelenato del mendacio, riapre gli occhi su una realtà, che è una necropoli: e allora crolla nella disperazione. Nella disperazione poi si logorano la fede religiosa, la norma etica, il senso artistico, il culto della scienza: si disintegra la civiltà.
Grandi e belle realtà la Patria, il Popolo, la Libertà, la Giustizia. Ma esse van servite con la Pace: ché la guerra ammazza la Patria (la quale, se non è un nome vano, è fatta di cittadini, di case, di cose); immiserisce il Popolo; fa servi di dittatori o stranieri, e con la miseria eccita furto e rapacità e sfruttamento, per il quale l'ingiustizia aumenta. Chi ama la Patria le assicura la pace, cioè la vita: come chi ama suo figlio, gli assicura salute. La Pace è la salute di un popolo: è l'ossigeno della sua civiltà. Al "si vis pacem para bellum" del tempo dei romani, va opposto un forte e convinto "se vuoi la pace, prepara la pace". Se vogliamo arrivare alla pace, dobbiamo cominciare a costruirla fra noi. Siamo gente razionale, tutti comprendiamo questa verità: che la Pace comincia veramente da ciascuno di noi».
(Igino Giordani, in: "L'inutilità della guerra" – Edizione Città Nuova)
Ora la guerra è guerra, cioè una sciagura senza attenuanti, complicata da imbecillità senza limiti (pretende di conseguire il bene con il male, di curare un malato uccidendolo); ed è tale sia se combattuta dagli amici sia se combattuta dagli avversari. Questo perciò è da stabilire: la guerra è un male: dunque non è lecito muoverla. Se la propaganda bellica opera il più infame abuso dell'uomo, generandogli attorno un'orgia di miti, e tirando in campo religione ed arte, che è come metter nella fornace tutto e tutti, avendo di mira un'opera di distruzione universale, poi viene il risveglio: il corpo sociale, eccitato dal liquore avvelenato del mendacio, riapre gli occhi su una realtà, che è una necropoli: e allora crolla nella disperazione. Nella disperazione poi si logorano la fede religiosa, la norma etica, il senso artistico, il culto della scienza: si disintegra la civiltà.
Grandi e belle realtà la Patria, il Popolo, la Libertà, la Giustizia. Ma esse van servite con la Pace: ché la guerra ammazza la Patria (la quale, se non è un nome vano, è fatta di cittadini, di case, di cose); immiserisce il Popolo; fa servi di dittatori o stranieri, e con la miseria eccita furto e rapacità e sfruttamento, per il quale l'ingiustizia aumenta. Chi ama la Patria le assicura la pace, cioè la vita: come chi ama suo figlio, gli assicura salute. La Pace è la salute di un popolo: è l'ossigeno della sua civiltà. Al "si vis pacem para bellum" del tempo dei romani, va opposto un forte e convinto "se vuoi la pace, prepara la pace". Se vogliamo arrivare alla pace, dobbiamo cominciare a costruirla fra noi. Siamo gente razionale, tutti comprendiamo questa verità: che la Pace comincia veramente da ciascuno di noi».
(Igino Giordani, in: "L'inutilità della guerra" – Edizione Città Nuova)