Politica
Centro di aggregazione Fornaci, avv. Bruno (Progetto Andria-Pd): "Storia di un disastro andriese"
"Un'opera strategica di riqualificazione, è solo un cumulo di macerie e un proliferare di piante ed erbe spontanee"
Andria - sabato 9 marzo 2019
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"Se capiti nel quartiere Fornaci o per una puntatina alla Asl/Bt o per commissioni di altra natura, ti accorgi quanto male fa quel pugno al cuore rappresentato dal Centro di Aggregazione mai attivato, anche se paradossalmente più volte pomposamente inaugurato dall'amministrazione Giorgino".
A raccontare questa sconcertante ed assurda vicenda è l'avv. Giovanna Bruno, consigliere Comunale di Progetto Andria- Pd.
"No, non è uno scherzo: proprio così. Cerimonie in grande stile, annunci, proclami di imminente apertura e affidamento dei servizi. Ma mai nulla di concreto. Poi, di fronte a rimostranze dei consiglieri di minoranza che hanno presentato interpellanze in Consiglio Comunale o di fronte a interrogativi posti dagli organi di stampa, in risposta solo una caterva di scuse e di rimandi, scaricando sempre la colpa ad altri: ora di qualche fornitore per i mancati allacci, ora dell'impresa esecutrice dei lavori che ha abbandonato l'opera, ora del collaudatore che è latitante, ora di chissà chi o che altro.
Insomma, in buona sostanza il fatto è che quell'area, non certo voluta e progettata da questa amministrazione di centro-destra ma derivante dal passato, non ha proprio buona sorte".
"E così, invece che essere un'opera strategica di riqualificazione -prosegue la consigliera avv. Giovanna Bruno-, un centro polivalente di incontro, uno spazio aggregativo, è solo un cumulo di macerie e un proliferare di piante ed erbe spontanee che rovinano ulteriormente quanto, con denaro pubblico, era stato realizzato.
Che dire? Che si tratta di un format già visto, un copione stantio. Infatti, a ben ragione, si può usare questo del Centro di Aggregazione Fornaci come emblema di un diffuso sistema di governo che ha fatto acqua ovunque. Certo, perché la stessa sorte, ahinoi, capita a tante altre opere pubbliche, sempre derivanti dal passato, sempre magnificamente e ripetutamente inaugurate dalle varie amministrazioni Giorgino, ma mai realmente rese fruibili alla Città. L'elenco è lungo: pista di pattinaggio, mercato rionale di San Valentino, Centro Dopo di Noi (ex Polivalente per Anziani), ex macello, largo Grotte, PRU di San Valentino, bike sharing, ecc… Per ognuna di queste opere la storia è diversa, ma la conclusione è identica: nessun beneficio per la Città, nessuna riqualificazione reale, nessuna progettualità completata e funzionante.
Cosa gravissima è che rispetto a questo desolante quadro, il livello di interlocuzione con gli amministratori locali di centro-destra è inesistente: niente più commissioni consiliari, niente Consigli Comunali (tranne quelli indifferibili, convocati di urgenza e per evadere le urgenze!), niente dibattito politico. Solo un quotidiano riposizionamento e gioco di forze tutto interno alla maggioranza di centro-destra.
La situazione non migliora se si pensa al rapporto con gli uffici. Gli uffici?! Forse dovremmo dire: quello che resta degli uffici: causa il pre-dissesto o causa la brutta aria che tira a Palazzo San Francesco, gli uffici sono in smobilitazione quotidiana. A brevissimo alcuni dirigenti e/o funzionari cruciali approderanno (giustamente) in altri lidi; altri dirigenti e dipendenti sono prossimi al completamento della loro carriera professionale, altri ancora smaniano dal desiderio di migrare verso ambienti di lavoro più sereni e produttivi.
Insomma, a cascata, ecco lo sgretolamento di un governo cittadino. Un governo che ha prodotto danni economici incalcolabili per le prossime generazioni e che si è macchiato di aver spento le speranze di una comunità che ha creduto nel cambiamento, ma che è stata raggirata a più riprese.
Che altro aggiungere? Nulla, assolutamente nulla. Solo confidare che cali quanto prima il sipario su questa triste storia", conclude l'avv. Giovanna Bruno, consigliere Comunale di Progetto Andria- Pd.
A raccontare questa sconcertante ed assurda vicenda è l'avv. Giovanna Bruno, consigliere Comunale di Progetto Andria- Pd.
"No, non è uno scherzo: proprio così. Cerimonie in grande stile, annunci, proclami di imminente apertura e affidamento dei servizi. Ma mai nulla di concreto. Poi, di fronte a rimostranze dei consiglieri di minoranza che hanno presentato interpellanze in Consiglio Comunale o di fronte a interrogativi posti dagli organi di stampa, in risposta solo una caterva di scuse e di rimandi, scaricando sempre la colpa ad altri: ora di qualche fornitore per i mancati allacci, ora dell'impresa esecutrice dei lavori che ha abbandonato l'opera, ora del collaudatore che è latitante, ora di chissà chi o che altro.
Insomma, in buona sostanza il fatto è che quell'area, non certo voluta e progettata da questa amministrazione di centro-destra ma derivante dal passato, non ha proprio buona sorte".
"E così, invece che essere un'opera strategica di riqualificazione -prosegue la consigliera avv. Giovanna Bruno-, un centro polivalente di incontro, uno spazio aggregativo, è solo un cumulo di macerie e un proliferare di piante ed erbe spontanee che rovinano ulteriormente quanto, con denaro pubblico, era stato realizzato.
Che dire? Che si tratta di un format già visto, un copione stantio. Infatti, a ben ragione, si può usare questo del Centro di Aggregazione Fornaci come emblema di un diffuso sistema di governo che ha fatto acqua ovunque. Certo, perché la stessa sorte, ahinoi, capita a tante altre opere pubbliche, sempre derivanti dal passato, sempre magnificamente e ripetutamente inaugurate dalle varie amministrazioni Giorgino, ma mai realmente rese fruibili alla Città. L'elenco è lungo: pista di pattinaggio, mercato rionale di San Valentino, Centro Dopo di Noi (ex Polivalente per Anziani), ex macello, largo Grotte, PRU di San Valentino, bike sharing, ecc… Per ognuna di queste opere la storia è diversa, ma la conclusione è identica: nessun beneficio per la Città, nessuna riqualificazione reale, nessuna progettualità completata e funzionante.
Cosa gravissima è che rispetto a questo desolante quadro, il livello di interlocuzione con gli amministratori locali di centro-destra è inesistente: niente più commissioni consiliari, niente Consigli Comunali (tranne quelli indifferibili, convocati di urgenza e per evadere le urgenze!), niente dibattito politico. Solo un quotidiano riposizionamento e gioco di forze tutto interno alla maggioranza di centro-destra.
La situazione non migliora se si pensa al rapporto con gli uffici. Gli uffici?! Forse dovremmo dire: quello che resta degli uffici: causa il pre-dissesto o causa la brutta aria che tira a Palazzo San Francesco, gli uffici sono in smobilitazione quotidiana. A brevissimo alcuni dirigenti e/o funzionari cruciali approderanno (giustamente) in altri lidi; altri dirigenti e dipendenti sono prossimi al completamento della loro carriera professionale, altri ancora smaniano dal desiderio di migrare verso ambienti di lavoro più sereni e produttivi.
Insomma, a cascata, ecco lo sgretolamento di un governo cittadino. Un governo che ha prodotto danni economici incalcolabili per le prossime generazioni e che si è macchiato di aver spento le speranze di una comunità che ha creduto nel cambiamento, ma che è stata raggirata a più riprese.
Che altro aggiungere? Nulla, assolutamente nulla. Solo confidare che cali quanto prima il sipario su questa triste storia", conclude l'avv. Giovanna Bruno, consigliere Comunale di Progetto Andria- Pd.