Politica
Centro destra andriese in cerca dei suoi ….due candidati sindaco
I primi incontri pre elettorali già ad iniziare dal prossimo 26 agosto per cercare i primi candidati consiglieri
Andria - sabato 17 agosto 2019
12.46
La crisi del governo Conte con Salvini e la Lega che premono per le elezioni ad ottobre, sembra aver accelerato e sotto certi aspetti scompaginato alcune questioni politiche locali che avranno conseguenze sulle elezioni comunali della primavera 2020.
Diversamente da quello che sta succedendo ad esempio nella vicina Trani, città che anch'essa dovrà rinnovare il prossimo anno la sua amministrazione e quindi con un nuovo sindaco, ad Andria gli incontri nel centro destra sono in una situazione di momentaneo stallo.
Infatti mentre a Trani il centro destra si è ripetutamente riunito, anche ad agosto, per trovare un accordo sul programma e quindi iniziare a discutere su una possibile terna di nomi da cui fare uscire il proprio candidato, ad Andria essendo il centro destra spaccato, la situazione è alquanto complicata, perché si dovrà giocare e comporre un risiko che comporterà analisi sul voto anche riguardo la Regione ed al Parlamento nazionale.
Diciamo subito che entrambi i due leader del contrapposto centro destra andriese, l'azzurro Nino Marmo ed il verde Nicola Giorgino, anelano da tempo una candidatura al Parlamento. Sicuramente meglio sarebbe entrare nel listino blindato di Camera o Senato così da assicurarsi uno scranno sicuro, soprattutto per una Lega che tutti i sondaggi danno in costante crescita. Discorso diverso sarebbe nei collegi uninominali, dove lo scontro è diretto con altri candidati e dove potrebbero prevalere dinamiche locali, ovvero una parte contraria del centro destra potrebbe desistere dal voto e convergere su altro candidato.
Una situazione non facile quindi, che proprio in questi giorni è stata discussa a margine di un incontro pre ferragostano a Trani tra i vertici di Forza Italia, presenti tra gli altri il sen. Dario Damiani, il segr. prov.le Luigi De Mucci ed il consigliere comunale nonché presidente della provincia f.f. Pasquale De Toma, cugino di Nicola Giorgino.
Forza Italia ad Andria ha avviato un c.d. "Cantiere del Buongoverno" con altri partiti e movimenti civici -di cui ricordiamo fanno parte tra gli altri Benedetto Fucci di Direzione Italia e Francesco Losito di IDEA- e da questo confronto si attendono sviluppi capaci di portare ad una auspicata unità di intenti e designazione di un proprio candidato sindaco.
Di diverso tenore è la situazione nella contrapposta fazione, quella formata dalla Lega e da numerosi esponenti della passata civica amministrazione -tra questi Gigi Di Noia, Francesca Magliano e Michele Lopetuso e che ha in Nicola Giorgino il proprio mentore.
Giorgino che al momento non ha ancora incassato nessun placet ufficiale dal partito di Matteo Salvini o per un posto al parlamento o come candidato consigliere regionale, nell'ipotesi che non vi siano convergenze sul suo nome come possibile candidato presidente della regione in quota Lega, è lì alla riva del fiume che aspetta l'evolversi della situazione.
Nel frattempo molti esponenti vicini a Nicola Giorgino, in attesa che venga indicato anche qui il nome del proprio candidato sindaco, si stanno preparando ai primi incontri pre elettorali con la propria base. Una prima riunione tra vari supporter -i c.d. Giorgino boys- sarebbe in programma nella settimana dopo il 26 agosto, incontro cui non parteciperà però Pierpaolo Matera, tra i più dinamici del gruppo, in quanto sarebbe ancora in ferie.
Ma qualche prima novità elettorale più corposa dovrebbe cominciare a delinearsi molto probabilmente già dalla prossima settimana, in questa più che fluida situazione politica.
Diversamente da quello che sta succedendo ad esempio nella vicina Trani, città che anch'essa dovrà rinnovare il prossimo anno la sua amministrazione e quindi con un nuovo sindaco, ad Andria gli incontri nel centro destra sono in una situazione di momentaneo stallo.
Infatti mentre a Trani il centro destra si è ripetutamente riunito, anche ad agosto, per trovare un accordo sul programma e quindi iniziare a discutere su una possibile terna di nomi da cui fare uscire il proprio candidato, ad Andria essendo il centro destra spaccato, la situazione è alquanto complicata, perché si dovrà giocare e comporre un risiko che comporterà analisi sul voto anche riguardo la Regione ed al Parlamento nazionale.
Diciamo subito che entrambi i due leader del contrapposto centro destra andriese, l'azzurro Nino Marmo ed il verde Nicola Giorgino, anelano da tempo una candidatura al Parlamento. Sicuramente meglio sarebbe entrare nel listino blindato di Camera o Senato così da assicurarsi uno scranno sicuro, soprattutto per una Lega che tutti i sondaggi danno in costante crescita. Discorso diverso sarebbe nei collegi uninominali, dove lo scontro è diretto con altri candidati e dove potrebbero prevalere dinamiche locali, ovvero una parte contraria del centro destra potrebbe desistere dal voto e convergere su altro candidato.
Una situazione non facile quindi, che proprio in questi giorni è stata discussa a margine di un incontro pre ferragostano a Trani tra i vertici di Forza Italia, presenti tra gli altri il sen. Dario Damiani, il segr. prov.le Luigi De Mucci ed il consigliere comunale nonché presidente della provincia f.f. Pasquale De Toma, cugino di Nicola Giorgino.
Forza Italia ad Andria ha avviato un c.d. "Cantiere del Buongoverno" con altri partiti e movimenti civici -di cui ricordiamo fanno parte tra gli altri Benedetto Fucci di Direzione Italia e Francesco Losito di IDEA- e da questo confronto si attendono sviluppi capaci di portare ad una auspicata unità di intenti e designazione di un proprio candidato sindaco.
Di diverso tenore è la situazione nella contrapposta fazione, quella formata dalla Lega e da numerosi esponenti della passata civica amministrazione -tra questi Gigi Di Noia, Francesca Magliano e Michele Lopetuso e che ha in Nicola Giorgino il proprio mentore.
Giorgino che al momento non ha ancora incassato nessun placet ufficiale dal partito di Matteo Salvini o per un posto al parlamento o come candidato consigliere regionale, nell'ipotesi che non vi siano convergenze sul suo nome come possibile candidato presidente della regione in quota Lega, è lì alla riva del fiume che aspetta l'evolversi della situazione.
Nel frattempo molti esponenti vicini a Nicola Giorgino, in attesa che venga indicato anche qui il nome del proprio candidato sindaco, si stanno preparando ai primi incontri pre elettorali con la propria base. Una prima riunione tra vari supporter -i c.d. Giorgino boys- sarebbe in programma nella settimana dopo il 26 agosto, incontro cui non parteciperà però Pierpaolo Matera, tra i più dinamici del gruppo, in quanto sarebbe ancora in ferie.
Ma qualche prima novità elettorale più corposa dovrebbe cominciare a delinearsi molto probabilmente già dalla prossima settimana, in questa più che fluida situazione politica.