Enti locali
Centrale 118 nella Bat: Approvata a maggioranza dal consiglio regionale malgrado il NO dell'esecutivo guidato da Emiliano
Tutti i consiglieri regionali della Bat, Ciliento, Caracciolo, Di Bari, Lanotte, Mennea, Tupputi e Ventola, hanno votato a favore
Andria - giovedì 22 dicembre 2022
11.15
Approvata a maggioranza dal consiglio regionale, con il parere contrario del governo regionale, nel corso della votazione sul bilancio 2023, l'emendamento presentato volto a dare finalmente attuazione all'istituzione della sesta centrale operativa 118 con sede nel territorio di competenza dell'Asl BT, come già prevista dall'articolo 27 della legge regionale nel dicembre 2020.
Sul punto, i consiglieri regionali della Bat, Ciliento, Caracciolo, Di Bari, Lanotte, Mennea, Tupputi e Ventola, hanno espresso il loro voto favorevole all'emendamento presentato dai colleghi Francesco Ventola e Giuseppe Tupputi volto proprio all'istituzione della Centrale operativa del 118 nella Bat.
"Un'istituzione che era stata già prevista ben due anni fa e votata proprio nella sessione di Bilancio del 2020, ma che non è stata mai attuata dalla Regione perché l'iter era stato interrotto prima da un'impugnativa del governo, alla quale è seguita una sentenza della Corte Costituzionale che non considera incostituzionale l'istituzione e quindi dà la possibilità all'Assessorato e al Dipartimento alla Sanità di adoperarsi. Questa volta, non ci sono più scuse o stop: si rispetti la volontà del Consiglio che ha approvato a maggioranza l'emendamento."
Sul punto, i consiglieri regionali della Bat, Ciliento, Caracciolo, Di Bari, Lanotte, Mennea, Tupputi e Ventola, hanno espresso il loro voto favorevole all'emendamento presentato dai colleghi Francesco Ventola e Giuseppe Tupputi volto proprio all'istituzione della Centrale operativa del 118 nella Bat.
"Un'istituzione che era stata già prevista ben due anni fa e votata proprio nella sessione di Bilancio del 2020, ma che non è stata mai attuata dalla Regione perché l'iter era stato interrotto prima da un'impugnativa del governo, alla quale è seguita una sentenza della Corte Costituzionale che non considera incostituzionale l'istituzione e quindi dà la possibilità all'Assessorato e al Dipartimento alla Sanità di adoperarsi. Questa volta, non ci sono più scuse o stop: si rispetti la volontà del Consiglio che ha approvato a maggioranza l'emendamento."