Eventi e cultura
Castel del Monte, un vero e proprio Castello Federiciano
Domani la presentazione del "Manuale storico di sopravvivenza" di Ambruoso
Andria - mercoledì 25 giugno 2014
9.59
Castel del Monte è una delle più conosciute e discusse opere dell'architettura federiciana, ma ha però subito un processo di rielaborazione mitica, analogo a quello che si è sviluppato intorno alla figura del suo committente Federico II. Esiste dunque un altro Castel del Monte, il "non castello" del mito che si è imposto nell'immaginario diffuso, ora identificato con un osservatorio astronomico, ora con un tempio iniziatico, o, addirittura, con un hammam. Così venerdì prossimo, 26 giugno 2014 alle 18,30 nella chiesa medievale di San Giacomo a Trani, vi sarà la presentazione del libro, "Castel del Monte. Manuale storico di sopravvivenza" di Caratteri Mobili e dell'autore Massimiliano Ambruoso.
Il volume risponde all'urgenza di operare una più rigorosa storicizzazione del monumento federiciano partendo dalla domanda cos'è davvero Castel del Monte? Il libro sottopone, ad un'attenta disamina, le ipotesi "alternative" evidenziandone i problemi metodologici, il ricorso a fonti "di seconda mano" (invece che ai pur disponibili documenti medievali), le ricostruzioni storiche imprecise, le citazioni arbitrarie: si offre così un'opportuna contestualizzazione del mito e dei miti alla base di queste teorie, evidentemente legati a un'idea "romantica" e stereotipata di Medioevo. Alla pars destruens fa da contrappunto una ricostruzione filologicamente puntuale che restituisce a Castel del Monte la fisionomia di castrum federiciano: un vero e proprio castello, dunque, in grado di esercitare le diverse funzioni per le quali è stato edificato, da quelle strategico-militari, a quelle politiche, residenziali, di rappresentanza, di propaganda, e persino simboliche.
Ad organizzare l'evento la cooperativa Mediterranea e l'associazione culturale "L'Officina della Storia". Il volume è arricchito da un'Appendice di Anna Castriota dal titolo "Il Manoscritto numero 408 o Codice Voynich: tra verità e mito" e da una prefazione di Franco Cardini.
Il volume risponde all'urgenza di operare una più rigorosa storicizzazione del monumento federiciano partendo dalla domanda cos'è davvero Castel del Monte? Il libro sottopone, ad un'attenta disamina, le ipotesi "alternative" evidenziandone i problemi metodologici, il ricorso a fonti "di seconda mano" (invece che ai pur disponibili documenti medievali), le ricostruzioni storiche imprecise, le citazioni arbitrarie: si offre così un'opportuna contestualizzazione del mito e dei miti alla base di queste teorie, evidentemente legati a un'idea "romantica" e stereotipata di Medioevo. Alla pars destruens fa da contrappunto una ricostruzione filologicamente puntuale che restituisce a Castel del Monte la fisionomia di castrum federiciano: un vero e proprio castello, dunque, in grado di esercitare le diverse funzioni per le quali è stato edificato, da quelle strategico-militari, a quelle politiche, residenziali, di rappresentanza, di propaganda, e persino simboliche.
Ad organizzare l'evento la cooperativa Mediterranea e l'associazione culturale "L'Officina della Storia". Il volume è arricchito da un'Appendice di Anna Castriota dal titolo "Il Manoscritto numero 408 o Codice Voynich: tra verità e mito" e da una prefazione di Franco Cardini.