
Territorio
Castel del Monte: spente le polemiche si guardano i numeri
Oltre 2700 presenze nella sola domenica 6 settembre ed attesi nuovi picchi
Andria - domenica 20 settembre 2015
10.14
Nella sola giornata di domenica 6 settembre a Castel del Monte hanno avuto accesso 2700 persone. Una sola giornata da record per un monumento che è più o meno stabilmente nella top 30 di quelli più visitati in Italia. Un monumento, tuttavia, che è in fase di restauro e che, in questo momento, non ha ancora punti informativi chiari e precisi. Ma si sa il Castel del Monte è l'icona del mistero e di quella che è la maestosità e la grandezza del genio dell'uomo e di conseguenza polemiche ed attese restano elevatissime. Il dato concreto, tuttavia, è che 2700 persone in una sola giornata hanno scelto di visitare il Maniero federiciano e le polemiche, inevitabilmente, bisogna spegnerle per pensare a cosa ci sia da fare per accoglierle al meglio.
«In ambito nazionale ed internazionale ormai Castel del Monte è diventato tappa obbligata non solo dei nostri tour operator e agenzie viaggi ma anche di tantissimi turisti, segno dell'ottimo lavoro di promozione turistica svolto da noi operatori presenti tutto l'anno a Castel del Monte e non solo nei periodi di maggiore affluenza. Il nostro obiettivo è stato sin dall'inizio collaborare umilmente alla salvaguardia e alla promozione del territorio: chi viene a Castel del Monte fa tappa anche nelle terre della Murgia apprendendo delle numerose ricchezze paesaggistiche, territoriali ed enogastronomiche con percorsi mirati e strutturati per tutte le esigenze. Non è più tempo per sterili polemiche per un bene troppo prezioso come Castel del Monte». E' un estratto di una nota inviata da Antonella Di Vietri, Presidente dell'Associazione Divinapulia, ente che si occupa di fornire guide turistiche per le visite a Castel del Monte e più in generale su tutto il territorio. Per Di Vietri niente polemiche e ricerca di massima professionalità.
«I numeri parlano chiaro - conclude Antonella Di Vietri - e noi siamo qui a testimoniarlo. Unendo le nostre capacità con la promozione dei nostri servizi, anche attraverso la rete, siamo riusciti a contribuire ad ottenere questo risultato strepitoso e travolgente. A tal proposito confidiamo nella collaborazione attiva e costruttiva dei colleghi professionisti ed in generale delle istituzioni preposte alla promozione territoriale: Collaborando si cresce e crescendo i risultati arrivano. Castel del Monte ci sta insegnando anche questo». Passaggio sicuramente importante, ma restano senza dubbio anche le tante mail ed i tanti punti foschi di un Maniero federiciano che, nonostante le oltre 200mila presenze, resta ancora lontano dal poter esser realmente considerata una struttura in cui accoglienza e turismo nazionale ed internazionale, vanno a braccetto. Importante, come specificato dalla stessa Di Vietri, è la cooperazione e la volontà di unire professionalità. Questi processi, tuttavia, vanno guidati, programmati ed implementati da una cabina di regia che deve anche difendere e rilanciare le peculiarità del territorio oltre a controllare minuziosamente cosa accade a 18 chilometri dal centro città.
«In ambito nazionale ed internazionale ormai Castel del Monte è diventato tappa obbligata non solo dei nostri tour operator e agenzie viaggi ma anche di tantissimi turisti, segno dell'ottimo lavoro di promozione turistica svolto da noi operatori presenti tutto l'anno a Castel del Monte e non solo nei periodi di maggiore affluenza. Il nostro obiettivo è stato sin dall'inizio collaborare umilmente alla salvaguardia e alla promozione del territorio: chi viene a Castel del Monte fa tappa anche nelle terre della Murgia apprendendo delle numerose ricchezze paesaggistiche, territoriali ed enogastronomiche con percorsi mirati e strutturati per tutte le esigenze. Non è più tempo per sterili polemiche per un bene troppo prezioso come Castel del Monte». E' un estratto di una nota inviata da Antonella Di Vietri, Presidente dell'Associazione Divinapulia, ente che si occupa di fornire guide turistiche per le visite a Castel del Monte e più in generale su tutto il territorio. Per Di Vietri niente polemiche e ricerca di massima professionalità.
«I numeri parlano chiaro - conclude Antonella Di Vietri - e noi siamo qui a testimoniarlo. Unendo le nostre capacità con la promozione dei nostri servizi, anche attraverso la rete, siamo riusciti a contribuire ad ottenere questo risultato strepitoso e travolgente. A tal proposito confidiamo nella collaborazione attiva e costruttiva dei colleghi professionisti ed in generale delle istituzioni preposte alla promozione territoriale: Collaborando si cresce e crescendo i risultati arrivano. Castel del Monte ci sta insegnando anche questo». Passaggio sicuramente importante, ma restano senza dubbio anche le tante mail ed i tanti punti foschi di un Maniero federiciano che, nonostante le oltre 200mila presenze, resta ancora lontano dal poter esser realmente considerata una struttura in cui accoglienza e turismo nazionale ed internazionale, vanno a braccetto. Importante, come specificato dalla stessa Di Vietri, è la cooperazione e la volontà di unire professionalità. Questi processi, tuttavia, vanno guidati, programmati ed implementati da una cabina di regia che deve anche difendere e rilanciare le peculiarità del territorio oltre a controllare minuziosamente cosa accade a 18 chilometri dal centro città.