Eventi e cultura
Castel dei Mondi, l’origine del mondo sui tappeti magici di Chevalier
L'artista franco-messicano in “prima” nazionale nel Castello di Federico II di Svevia
Andria - mercoledì 20 agosto 2014
9.45
Quadri di mega mosaici e pixel instabili in bianco e nero scivolano gradualmente verso spirali di colori brillanti e saturi che vorticano ed eseguono reali coreografie sulla musica di Jacopo Baboni Schilingi. Castel del Monte sarà il primo monumento italiano ad ospitare Miguel Chevalier ed una sua installazione di realtà virtuale. E' una delle più attese prime nazionali in programma nella diciottesima edizione del festival Castel dei Mondi. I Tapis Magiques sono sparsi sul pavimento della corte ottagonale interna del misterioso maniero. Tapis Magiques – L'origine du Monde apre il cartellone del Festival sabato 23 agosto, a partire dalle 20.30, e replica ogni sera fino al 31.
Due spettacoli al giorno, accesso per 40 spettatori a ciascuno spettacolo, biglietteria aperta anche in loco durante le performances. Tapis magique (sezione "Internazionale e nuove tecnologie") è una rivisitazione della tradizione musiva fortemente presente in Italia, che prefigura il pixel. In quest'universo artificiale tutto si aggrega, si disaggrega e si deforma a una velocità infinita. Quando gli spettatori si spostano, sotto i loro piedi si creano perturbazioni nella traiettoria di questi intrecci. Le curve colorate, sinuose e ondeggianti richiamano i cangianti arazzi medievali, arabeschi che creano esperienze visive inedite e rimandano agli universi psichedelici dei paradisi artificiali degli anni '70.
Miguel Chevalier, messicano, vive e lavora a Parigi. Utilizza l'informatica come mezzo di espressione nel campo delle arti plastiche e affronta il tema dell'immaterialità nell'arte, come pure le logiche indotte dal computer, come l'ibridazione, l'interattività e il networking. La biglietteria, intanto, annuncia un altro sold out: sarà gremita la Sala consiliare del Comune, domenica 24 agosto, quando andrà in scena Please continue, un dramma teatrale che confonde i confini fra fiction e procedura reale.
Due spettacoli al giorno, accesso per 40 spettatori a ciascuno spettacolo, biglietteria aperta anche in loco durante le performances. Tapis magique (sezione "Internazionale e nuove tecnologie") è una rivisitazione della tradizione musiva fortemente presente in Italia, che prefigura il pixel. In quest'universo artificiale tutto si aggrega, si disaggrega e si deforma a una velocità infinita. Quando gli spettatori si spostano, sotto i loro piedi si creano perturbazioni nella traiettoria di questi intrecci. Le curve colorate, sinuose e ondeggianti richiamano i cangianti arazzi medievali, arabeschi che creano esperienze visive inedite e rimandano agli universi psichedelici dei paradisi artificiali degli anni '70.
Miguel Chevalier, messicano, vive e lavora a Parigi. Utilizza l'informatica come mezzo di espressione nel campo delle arti plastiche e affronta il tema dell'immaterialità nell'arte, come pure le logiche indotte dal computer, come l'ibridazione, l'interattività e il networking. La biglietteria, intanto, annuncia un altro sold out: sarà gremita la Sala consiliare del Comune, domenica 24 agosto, quando andrà in scena Please continue, un dramma teatrale che confonde i confini fra fiction e procedura reale.