Eventi e cultura
Castel dei Mondi, il programma di lunedì 28 agosto
Al Palazzo Ducale entra in scena la guerra di "La prima, la migliore"
Andria - lunedì 28 agosto 2017
Proseguono gli appuntamenti teatrali del ricco palinsesto della rassegna interazionale del Festival Castel dei Mondi che apre la settimana con lo spettacolo della compagnia "Berardi Casolari".
In scena, lunedì 28 agosto alle 21.45 sul palco del Palazzo Ducale di Andria, ci sarà "La prima, la migliore", uno spettacolo con il testo e regia di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari con riella Casolari e Davide Berardi.
«L'idea è nata qualche anno fa dalla lettura del romanzo confessione "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di E.M. Remarque. - spiegano gli artisti - L'autore in maniera lucida e feroce racconta di popoli lanciati uno contro l'altro, per odio e per orgoglio ed al contempo riflette e fa riflettere sulla situazione di depressione e disperazione che avvolge senza tregua la società ieri come oggi. L'occasione questa volta è stata quella del centenario del primo conflitto mondiale che sconvolse l'Italia, l'Europa e il pianeta intero. E' incredibile come studiando un evento accaduto ormai tanto tempo fa ci si senta coinvolti da situazioni e sensazioni che sembrano raccontare la nostra contemporaneità. Di qui è iniziata una indagine, storico-letteraria, ancora in atto, che mescola le materie di interesse, dal politico al sociale, dall'economico all'artistico, fornendo una contaminazione di linguaggi, stili ed argomentazioni in cui è sempre più interessante avventurarsi per proseguire il nostro cammino di ricerca, la nostra avventura alla scoperta di chi siamo, di chi siamo stati e di chi potremo un giorno divenire».
Presso l'Officina San Domenico, dalle 18 alle 23, sarà possibile partecipare all'installazione di 3DSense (sino al 10 settembre) con "A selfie with a movie star" per un'esperienza che intreccia l'arte al graphic design e alla computer vision e al progetto di Fondazione 107 E Officine Sintetiche (sino al 29 agosto) con "Apnea project".
Quest'ultima opera si sviluppa da un'idea di Vanessa Vozzo e viene curata da Vanessa Vozzo e Stefano Sburlati che fin dal 2015 iniziano una ricerca sui migranti e il mare a partire da progetti quali What's in my bag dell'IRC (International Rescue Committee) sulla piattaforma Medium. Da gennaio 2016 Stefano e Vanessa guidano gruppi di studenti e gestiscono una complessa ricerca sulle tecnologie immersive e interattive. Da questo momento in Apnea collaborano studenti, professionisti, ricercatori e docenti, un ampio gruppo di più di 20 persone. Nel 2016 il progetto incontra persone straordinarie con le quali inizia un percorso sui migranti e il mare partendo proprio da Lampedusa, dove il progetto si trasferisce per qualche tempo nell'agosto 2016. Queste persone sono Valerio Cataldi, giornalista che da anni si occupa di migranti, e Tareke Brhane, mediatore culturale e rifugiato residente in Italia, entrambi del Comitato 3 Ottobre.
Il loro aiuto si è rivelato fondamentale sia durante le riprese a 360° a Lampedusa sia per l'indagine artistica riguardante gli oggetti: Valerio e Tareke sono gli ideatori del museo del dialogo e della fiducia, museo temporaneo che espone gli oggetti dei migranti scomparsi nel naufragio del 3 Ottobre 2013. E poi Simone D'ippolito, un nuotatore subacqueo testimone del ritrovamento del relitto del 3 Ottobre 2013, presente in video e che accompagna le riprese di Apnea a 360° nei mari di Lampedusa. Apnea è un progetto innovativo volto alla produzione di un'opera artistica nella quale si utilizzano sistemi di interattività digitale e tecnologie immersive attraverso un complesso e articolato percorso crossdisciplinare che investe ricerca e formazione. L'esperienza esplorativa del visitatore avviene attraverso tre momenti che si svolgono intorno ad una cabina immersiva interattiva. Il visitatore inizia il suo viaggio a partire da un'istallazione composta da fotografie e video che isolano e decontestualizzano oggetti anch'essi esposti e appartenenti a persone che hanno attraversato il mare in cerca di un nuovo futuro. Oggetti sospesi nell'assenza di identità negate che naufragano sul fondo della storia stipandosi nella memoria dell'acqua. L'acqua, il mare e gli oggetti diventano l'elemento centrale delle successive sezioni immersive formate da un'istallazione audiovisiva interattiva e da un video a 360° fruibile attraverso un VR viewer.
L'opera viene realizzata grazie a un team di docenti, ricercatori, studenti del Politecnico di Torino. Apnea è un progetto nato dall'incontro tra la Fondazione 107 e Officine Sintetiche volto alla produzione di un'opera artistica nella quale si utilizzano sistemi di interattività digitale. Apnea esplora l'esperienza dello smarrimento in mare e le condizioni dei migranti che affrontano le acque del Mediterraneo. Lo spettatore avrà l'occasione di fruire di video 360° e di visionare l'istallazione. Inoltre alcuni esperti presenteranno il progetto e la piattaforma Officine Sintetiche. Il progetto è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell'ambito del bando ORA insieme a Fondazione 107, CIRMA dell'Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino (Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione), Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi. In collaborazione con il Conservatorio di Torino. Officine Sintetiche è una piattaforma nata a Torino che dal 2006 si occupa di formazione, produzione e live events nel campo dell'Interactive Media Art.
In scena, lunedì 28 agosto alle 21.45 sul palco del Palazzo Ducale di Andria, ci sarà "La prima, la migliore", uno spettacolo con il testo e regia di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari con riella Casolari e Davide Berardi.
«L'idea è nata qualche anno fa dalla lettura del romanzo confessione "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di E.M. Remarque. - spiegano gli artisti - L'autore in maniera lucida e feroce racconta di popoli lanciati uno contro l'altro, per odio e per orgoglio ed al contempo riflette e fa riflettere sulla situazione di depressione e disperazione che avvolge senza tregua la società ieri come oggi. L'occasione questa volta è stata quella del centenario del primo conflitto mondiale che sconvolse l'Italia, l'Europa e il pianeta intero. E' incredibile come studiando un evento accaduto ormai tanto tempo fa ci si senta coinvolti da situazioni e sensazioni che sembrano raccontare la nostra contemporaneità. Di qui è iniziata una indagine, storico-letteraria, ancora in atto, che mescola le materie di interesse, dal politico al sociale, dall'economico all'artistico, fornendo una contaminazione di linguaggi, stili ed argomentazioni in cui è sempre più interessante avventurarsi per proseguire il nostro cammino di ricerca, la nostra avventura alla scoperta di chi siamo, di chi siamo stati e di chi potremo un giorno divenire».
Presso l'Officina San Domenico, dalle 18 alle 23, sarà possibile partecipare all'installazione di 3DSense (sino al 10 settembre) con "A selfie with a movie star" per un'esperienza che intreccia l'arte al graphic design e alla computer vision e al progetto di Fondazione 107 E Officine Sintetiche (sino al 29 agosto) con "Apnea project".
Quest'ultima opera si sviluppa da un'idea di Vanessa Vozzo e viene curata da Vanessa Vozzo e Stefano Sburlati che fin dal 2015 iniziano una ricerca sui migranti e il mare a partire da progetti quali What's in my bag dell'IRC (International Rescue Committee) sulla piattaforma Medium. Da gennaio 2016 Stefano e Vanessa guidano gruppi di studenti e gestiscono una complessa ricerca sulle tecnologie immersive e interattive. Da questo momento in Apnea collaborano studenti, professionisti, ricercatori e docenti, un ampio gruppo di più di 20 persone. Nel 2016 il progetto incontra persone straordinarie con le quali inizia un percorso sui migranti e il mare partendo proprio da Lampedusa, dove il progetto si trasferisce per qualche tempo nell'agosto 2016. Queste persone sono Valerio Cataldi, giornalista che da anni si occupa di migranti, e Tareke Brhane, mediatore culturale e rifugiato residente in Italia, entrambi del Comitato 3 Ottobre.
Il loro aiuto si è rivelato fondamentale sia durante le riprese a 360° a Lampedusa sia per l'indagine artistica riguardante gli oggetti: Valerio e Tareke sono gli ideatori del museo del dialogo e della fiducia, museo temporaneo che espone gli oggetti dei migranti scomparsi nel naufragio del 3 Ottobre 2013. E poi Simone D'ippolito, un nuotatore subacqueo testimone del ritrovamento del relitto del 3 Ottobre 2013, presente in video e che accompagna le riprese di Apnea a 360° nei mari di Lampedusa. Apnea è un progetto innovativo volto alla produzione di un'opera artistica nella quale si utilizzano sistemi di interattività digitale e tecnologie immersive attraverso un complesso e articolato percorso crossdisciplinare che investe ricerca e formazione. L'esperienza esplorativa del visitatore avviene attraverso tre momenti che si svolgono intorno ad una cabina immersiva interattiva. Il visitatore inizia il suo viaggio a partire da un'istallazione composta da fotografie e video che isolano e decontestualizzano oggetti anch'essi esposti e appartenenti a persone che hanno attraversato il mare in cerca di un nuovo futuro. Oggetti sospesi nell'assenza di identità negate che naufragano sul fondo della storia stipandosi nella memoria dell'acqua. L'acqua, il mare e gli oggetti diventano l'elemento centrale delle successive sezioni immersive formate da un'istallazione audiovisiva interattiva e da un video a 360° fruibile attraverso un VR viewer.
L'opera viene realizzata grazie a un team di docenti, ricercatori, studenti del Politecnico di Torino. Apnea è un progetto nato dall'incontro tra la Fondazione 107 e Officine Sintetiche volto alla produzione di un'opera artistica nella quale si utilizzano sistemi di interattività digitale. Apnea esplora l'esperienza dello smarrimento in mare e le condizioni dei migranti che affrontano le acque del Mediterraneo. Lo spettatore avrà l'occasione di fruire di video 360° e di visionare l'istallazione. Inoltre alcuni esperti presenteranno il progetto e la piattaforma Officine Sintetiche. Il progetto è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell'ambito del bando ORA insieme a Fondazione 107, CIRMA dell'Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino (Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione), Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi. In collaborazione con il Conservatorio di Torino. Officine Sintetiche è una piattaforma nata a Torino che dal 2006 si occupa di formazione, produzione e live events nel campo dell'Interactive Media Art.