Eventi e cultura
Castel dei Mondi 2015: chiude i battenti la 19^ edizione
Anche quest’anno tanti appuntamenti di qualità per salutare l’estate andriese
Andria - martedì 1 settembre 2015
14.01
Musica, mostre, installazioni, dj-set, talk, dibattiti, blog, esperienze itineranti, prime nazionali, debutti regionali, conversazioni e soprattutto spettacoli, grandi nomi e grandi interpreti. Nonostante il grande assente 'Castel del Monte' quest'anno, il Festival - da maggiorenne qual è già da due edizioni – si è rivelato all'altezza della sua conquistata indipendenza, emancipandosi dal suo luogo simbolo e senza per questo perdere la sua identità. Perché l'identità del Festival è l'identità della sua gente , affezionati o detrattori che siano. In questo il festival Castel dei Mondi è un festival culturale, in quanto perfettamente integrato alla cultura e alla tradizione del suo pubblico.
Ma il Festival Castel dei Mondi è soprattutto Internazionale. Tolstoj diceva "il tuo villaggio è il centro del mondo, racconta il tuo villaggio e racconterai del mondo", perché le logiche e i problemi tutti umani e contemporanei sono i medesimi a qualsiasi latitudine. E il teatro altro non fa che mettere in comunione le esperienze più lontane e disparate permettendo al pubblico di assimilarle ed esorcizzarle, al tempo stesso, attraverso un duplice atteggiamento di immedesimazione e straniamento. Ecco che il Festival trascende la sua natura per farsi Festival dell'umanità. Una kermesse per raccontare la vita e la storia dell'uomo che, per l'occasione, si fanno 'spettacolari'. In questo solco si inserisce perfettamente l'intera gamma della proposta artistica curata anche quest'anno da Riccardo Carbutti, Antonella Papeo e Mario De Vivo, abitando gli spazi della città e incontrando la comunità.
Un incontro annuale ormai imperdibile che suggella la stagione estiva degli andriesi e non solo, trasportandoli per una settimana in una dimensione altra, in un limbo tra sogno e realtà, in cui le vite di ciascuno si incrociano si incontrano, prima che ognuno faccia ritorno alla propria. Non senza lasciarsi alle spalle una scia di pareri più o meno convinti o contrari. Tutto è lecito e concesso, nel bene o nel male, purché se ne parli.
Ma il Festival Castel dei Mondi è soprattutto Internazionale. Tolstoj diceva "il tuo villaggio è il centro del mondo, racconta il tuo villaggio e racconterai del mondo", perché le logiche e i problemi tutti umani e contemporanei sono i medesimi a qualsiasi latitudine. E il teatro altro non fa che mettere in comunione le esperienze più lontane e disparate permettendo al pubblico di assimilarle ed esorcizzarle, al tempo stesso, attraverso un duplice atteggiamento di immedesimazione e straniamento. Ecco che il Festival trascende la sua natura per farsi Festival dell'umanità. Una kermesse per raccontare la vita e la storia dell'uomo che, per l'occasione, si fanno 'spettacolari'. In questo solco si inserisce perfettamente l'intera gamma della proposta artistica curata anche quest'anno da Riccardo Carbutti, Antonella Papeo e Mario De Vivo, abitando gli spazi della città e incontrando la comunità.
Un incontro annuale ormai imperdibile che suggella la stagione estiva degli andriesi e non solo, trasportandoli per una settimana in una dimensione altra, in un limbo tra sogno e realtà, in cui le vite di ciascuno si incrociano si incontrano, prima che ognuno faccia ritorno alla propria. Non senza lasciarsi alle spalle una scia di pareri più o meno convinti o contrari. Tutto è lecito e concesso, nel bene o nel male, purché se ne parli.