Associazioni
Caro trasporto pubblico: «Grande disagio per gli anziani»
La nota del Comitato di quartiere San Valentino: «Prezzi inaccettabili»
Andria - giovedì 18 febbraio 2016
Dal 15 febbraio scorso sono entrate in vigore le nuove tariffe delle Autolinee Servizi Andriesi. I costi dei biglietti per il trasporto pubblico sono sensibilmente aumentati e il Comitato Quartiere San Valentino, tramite una nota, ha espresso il proprio malcontento.
«Gli aumenti ci sono stati e sono partiti lo scorso 15 febbraio ma di questo quasi nessuno ne ha parlato ed è drammatico perchè o significa che siamo tutti rassegnati o che siamo tutti morti viventi - scrivono dal Comitato. Noi non siamo né gli uni né gli altri anche se di morti viventi in questa città ne vediamo tanti girovagare ogni giorno specie tra quelli che dovrebbero dare le risposte ai cittadini, al di la delle bandiere e dei colori politici. Aumenti del costo del biglietto del trasporto pubblico urbano che arrivano quasi al doppio del costo precedente e a farne le spese, come sempre, sono i più disagiati, in primis gli anziani. Sicuramente di questi aumenti non importa a coloro che girano con gli stemmi del comune sui cruscotti ma a noi si e specie a noi del quartiere San Valentino di Andria che per la nostra festa degli innamorati disillusi ci aspettavamo qualche opera invece di questa sgradita sorpresa inattesa. Se un cittadino della periferica, emarginata, zozza, dimenticata e maltrattata periferia andriese deve recarsi ad Andria per due volte al giorno pagando due corse andata e ritorno deve sborsare ben quattro euro cioè quanto una famiglia mette in conto per fare la spesa e sfamare due persone a pranzo. Un esborso vero e proprio che non si può sopportare. Per tutti i disagi che da quasi quarant'anni stiamo subendo, umiliati, dovevano metterci a disposizione i servizi taxi gratuiti a tutte le ore del giorno, invece neanche le pensiline e le strisce pedonali. E il palazzetto dello sport? Il tendone per il quale qualcuno beneficerebbe di moltissimi soldi pubblici per promuovere lo sport che fine ha fatto? Per poterlo utilizzare cosa bisogna fare? Chi lo apre? E' aperto? Chi lo gestisce? Quale associazione? Come lo avrebbe ottenuto in gestione? Quali orari svolge? Dove è scritto? E il mercatino di quartiere scofolato anni fa, che fine ha fatto? Gli animaialoni proliferano all'interno dell'area ormai abbandonata mentre qualche negozio che aveva avuto il coraggio di aprire ha già chiuso dopo qualche mese di inattività. Uno sfacelo di fronte alla situazione delle casse comunali, specie se le cose andranno come si pensa per i mancati introiti degli aumenti Imu/Tasi, piene solo di pagamenti da fare ai creditori. Che dramma, che sfacelo, che peccato. Cos'altro dovremo subire ed attenderci? I prossimi? Peggio di questi, la storia ci insegna. Intanto è aumentato anche l'abbonamento mensile ordinario da 17,50 a 30 euro e l'abbonamento mensile per gli ultra sessantacinquenni da 11,50 a 19 euro. Evviva la città dei ricchi, degli straricchi, dei muti, dei sordi e dei non vedenti - conclude la nota».
«Gli aumenti ci sono stati e sono partiti lo scorso 15 febbraio ma di questo quasi nessuno ne ha parlato ed è drammatico perchè o significa che siamo tutti rassegnati o che siamo tutti morti viventi - scrivono dal Comitato. Noi non siamo né gli uni né gli altri anche se di morti viventi in questa città ne vediamo tanti girovagare ogni giorno specie tra quelli che dovrebbero dare le risposte ai cittadini, al di la delle bandiere e dei colori politici. Aumenti del costo del biglietto del trasporto pubblico urbano che arrivano quasi al doppio del costo precedente e a farne le spese, come sempre, sono i più disagiati, in primis gli anziani. Sicuramente di questi aumenti non importa a coloro che girano con gli stemmi del comune sui cruscotti ma a noi si e specie a noi del quartiere San Valentino di Andria che per la nostra festa degli innamorati disillusi ci aspettavamo qualche opera invece di questa sgradita sorpresa inattesa. Se un cittadino della periferica, emarginata, zozza, dimenticata e maltrattata periferia andriese deve recarsi ad Andria per due volte al giorno pagando due corse andata e ritorno deve sborsare ben quattro euro cioè quanto una famiglia mette in conto per fare la spesa e sfamare due persone a pranzo. Un esborso vero e proprio che non si può sopportare. Per tutti i disagi che da quasi quarant'anni stiamo subendo, umiliati, dovevano metterci a disposizione i servizi taxi gratuiti a tutte le ore del giorno, invece neanche le pensiline e le strisce pedonali. E il palazzetto dello sport? Il tendone per il quale qualcuno beneficerebbe di moltissimi soldi pubblici per promuovere lo sport che fine ha fatto? Per poterlo utilizzare cosa bisogna fare? Chi lo apre? E' aperto? Chi lo gestisce? Quale associazione? Come lo avrebbe ottenuto in gestione? Quali orari svolge? Dove è scritto? E il mercatino di quartiere scofolato anni fa, che fine ha fatto? Gli animaialoni proliferano all'interno dell'area ormai abbandonata mentre qualche negozio che aveva avuto il coraggio di aprire ha già chiuso dopo qualche mese di inattività. Uno sfacelo di fronte alla situazione delle casse comunali, specie se le cose andranno come si pensa per i mancati introiti degli aumenti Imu/Tasi, piene solo di pagamenti da fare ai creditori. Che dramma, che sfacelo, che peccato. Cos'altro dovremo subire ed attenderci? I prossimi? Peggio di questi, la storia ci insegna. Intanto è aumentato anche l'abbonamento mensile ordinario da 17,50 a 30 euro e l'abbonamento mensile per gli ultra sessantacinquenni da 11,50 a 19 euro. Evviva la città dei ricchi, degli straricchi, dei muti, dei sordi e dei non vedenti - conclude la nota».