Vita di città
Caro bollette: luci abbassate e illuminazione con le candele nei locali di Andria
Ieri pomeriggio la presentazione dell'iniziativa, a cui hanno aderito circa una ventina di operatori commerciali
Andria - giovedì 6 ottobre 2022
Di fronte alle cifre spropositate delle bollette che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese, si cerca di fare fronte comune per trovare soluzioni volte ad abbassare i costi dell'energia. Nasce così ad Andria un'iniziativa che verrà messa in atto da alcuni operatori commerciali (ad oggi circa una ventina) ogni giovedì, per due mesi, a partire da oggi: si abbasseranno le luci delle attività commerciali e l'illuminazione proseguirà con le candele, riscoprendo così il piacere per esempio di una cena, di una lettura, di una chiacchierata, di un incontro, tutto a lume di candela.
L'Amministrazione comunale lancia questa forma singolare di protesta per sensibilizzare la popolazione andriese al risparmio energetico, dal momento che questa situazione riguarda l'intera collettività compreso l'ente comunale: da oggi, infatti, sarà spento un anello di illuminazione in Piazza Catuma e periodicamente sarà spento anche un monumento della città. L'illuminazione pubblica, come hanno spiegato sindaco e assessore, non può essere spenta per ragioni di sicurezza.
«Questa iniziativa – ha spiegato in conferenza stampa Cesareo Troia, Assessore alle Attività Produttive – è la dimostrazione del dialogo costante che abbiamo con le associazioni di categoria e gli esercenti. In merito al caro bollette abbiamo voluto intraprendere un'iniziativa con una consistenza reale, evitando di scendere in piazza soltanto per gridare come sta avvenendo in molte parti d'Italia. Nessuno si può permettere di perdere introiti in questo periodo: la nostra "protesta" vuole essere anche un segnale dal punto di vista politico per le compagnie che forniscono energia, che ci stanno mettendo nelle condizioni di non poter utilizzare la corrente elettrica. Il Comune di Andria è impegnato anche sul fronte dei progetti PNRR che prevedono le comunità energetiche, in cui alcune imprese producono energia alternativa attraverso i pannelli solari distribuendola agli imprenditori che si trovano nella stessa zona».
La sindaca Giovanna Bruno ha definito questa iniziativa come una forma di «alta sensibilizzazione, che può insegnarci a calibrare le risorse energetiche. Spegnendo concretamente le luci degli esercizi commerciali, vogliamo anche "accenderle" sul problema degli enti pubblici, dal momento che i Comuni avranno problemi a pagare le utenze, con il rischio di effettuare dei tagli. È in aumento il numero dei sindaci che sta adottando diverse misure per il risparmio energetico come lo spegnimento degli impianti sportivi, soprattutto quelli natatori. Noi sindaci siamo impegnati a livello nazionale su questo fronte senza distinzione di colore politico, facendo in modo che il Governo possa riconsiderare le sue decisioni di bilancio. Teniamo conto, inoltre, che i Comuni non possono chiudere i bilanci quest'anno».
Presenti alla conferenza stampa anche alcuni esercenti che hanno aderito all'iniziativa di risparmio energetico, sottolineando la necessità di «creare un'aggregazione, fare sistema per avere un maggiore potere d'acquisto. Ad esempio, alcuni anni fa è stata creata in questo senso l'APA (Associazione Pizzerie Andriesi). Le sole proteste per strada, alle quali abbiamo anche partecipato, servono a poco. In questo momento non è facile, ma vogliamo avere uno spirito positivo e non partiamo sconfitti».
L'Amministrazione comunale lancia questa forma singolare di protesta per sensibilizzare la popolazione andriese al risparmio energetico, dal momento che questa situazione riguarda l'intera collettività compreso l'ente comunale: da oggi, infatti, sarà spento un anello di illuminazione in Piazza Catuma e periodicamente sarà spento anche un monumento della città. L'illuminazione pubblica, come hanno spiegato sindaco e assessore, non può essere spenta per ragioni di sicurezza.
«Questa iniziativa – ha spiegato in conferenza stampa Cesareo Troia, Assessore alle Attività Produttive – è la dimostrazione del dialogo costante che abbiamo con le associazioni di categoria e gli esercenti. In merito al caro bollette abbiamo voluto intraprendere un'iniziativa con una consistenza reale, evitando di scendere in piazza soltanto per gridare come sta avvenendo in molte parti d'Italia. Nessuno si può permettere di perdere introiti in questo periodo: la nostra "protesta" vuole essere anche un segnale dal punto di vista politico per le compagnie che forniscono energia, che ci stanno mettendo nelle condizioni di non poter utilizzare la corrente elettrica. Il Comune di Andria è impegnato anche sul fronte dei progetti PNRR che prevedono le comunità energetiche, in cui alcune imprese producono energia alternativa attraverso i pannelli solari distribuendola agli imprenditori che si trovano nella stessa zona».
La sindaca Giovanna Bruno ha definito questa iniziativa come una forma di «alta sensibilizzazione, che può insegnarci a calibrare le risorse energetiche. Spegnendo concretamente le luci degli esercizi commerciali, vogliamo anche "accenderle" sul problema degli enti pubblici, dal momento che i Comuni avranno problemi a pagare le utenze, con il rischio di effettuare dei tagli. È in aumento il numero dei sindaci che sta adottando diverse misure per il risparmio energetico come lo spegnimento degli impianti sportivi, soprattutto quelli natatori. Noi sindaci siamo impegnati a livello nazionale su questo fronte senza distinzione di colore politico, facendo in modo che il Governo possa riconsiderare le sue decisioni di bilancio. Teniamo conto, inoltre, che i Comuni non possono chiudere i bilanci quest'anno».
Presenti alla conferenza stampa anche alcuni esercenti che hanno aderito all'iniziativa di risparmio energetico, sottolineando la necessità di «creare un'aggregazione, fare sistema per avere un maggiore potere d'acquisto. Ad esempio, alcuni anni fa è stata creata in questo senso l'APA (Associazione Pizzerie Andriesi). Le sole proteste per strada, alle quali abbiamo anche partecipato, servono a poco. In questo momento non è facile, ma vogliamo avere uno spirito positivo e non partiamo sconfitti».