Attualità
Caro bollette, Antonio Tragno ospite della trasmissione "Zona Bianca" su Rete 4
Ha spiegato la decisione di chiudere il suo bar: «Inaccettabile lavorare solo per pagare le bollette»
Andria - martedì 4 ottobre 2022
23.33
L'aumento spropositato dei costi per l'energia continua a tenere banco, e le prospettive non sembrano affatto rosee. Purtroppo anche ad Andria non mancano famiglie, imprese, esercenti che stanno sperimentando sulla propria pelle le conseguenze dell'aumento delle bollette: se n'è parlato durante la trasmissione "Zona Bianca" in onda su Rete 4 nella puntata andata in onda domenica 2 ottobre e nel corso della quale è intervenuto da Andria il concittadino Antonio Tragno.
Dialogando con il conduttore Giuseppe Brindisi e gli ospiti presenti, Tragno ha spiegato la scelta di abbassare le serrande della sua attività commerciale: «Il mio bar è chiuso al pubblico dal 12 settembre. Come faccio ad andare avanti? Fortunatamente sono partita IVA dal 1994 e ho qualche risparmio da parte, poi c'è mia moglie che lavora e quindi riusciamo, in qualche modo, a bilanciare le spese. Chi possiede un'attività come la nostra, però, sta vivendo una situazione drammatica: nella nostra città ci sono tante aziende e piccole imprese del settore caseario, agroalimentare, tessile e così via; molti datori di lavoro non ce la fanno più e sono costretti a lasciare i dipendenti a casa. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, per quanto mi riguarda, è stata l'arrivo di una bolletta pari a 1.625 euro, a fronte dei 460 nello stesso periodo dell'anno scorso. È chiaro che in estate i consumi aumentino tra aria condizionata e frigorifero dei gelati, ma in una situazione normale i costi dovrebbero essere pari all'anno precedente. Stavolta, invece, assistiamo a un aumento irrazionale e ingiustificato dei pagamenti: è inaccettabile lavorare soltanto per pagare le bollette».
Quella di Antonio Tragno, come l'ha definita il conduttore Brindisi, è una «scelta drastica di fronte a bollette insostenibili», una decisione che anche altre partite IVA andriesi sono state costrette ad assumere per non indebitarsi ulteriormente. Con l'inverno che si avvicina e gli inevitabili consumi per il riscaldamento, le previsioni non sono ottimistiche come ha sottolineato Tragno durante il suo intervento a "Zona Bianca": «Molti di noi sanno già che sarà quasi impossibile pagare le bollette di ottobre. E questa situazione di sicuro non è recente, ma viene da lontano: basti pensare che il prezzo al kilowattora ammontava a 6 centesimi nel 2019, poi nel 2021 è salito a 12 centesimi e a settembre 2022 addirittura a 54 centesimi. Ho chiesto due volte una rateizzazione delle bollette al mio fornitore ma non mi ha concesso più di tre rate. Sono stato costretto a rivolgermi a un avvocato per poter dilazionare i pagamenti in sei rate, poi ho chiesto il cambio di gestore». Proseguendo, Tragno ha mostrato ai presenti «l'accettazione del contratto di un altro fornitore multinazionale. Due giorni fa, però, ho scoperto che è stato rifiutato in maniera unilaterale il passaggio al nuovo gestore. Come facciamo a lavorare in queste condizioni?».
Una domanda che, purtroppo, appare senza risposta: il comitato "Esercizi Pubblici Andriesi contro il Caro Bollette", rappresentato proprio da Antonio Tragno, nelle scorse settimane si è mobilitato più volte con manifestazioni di protesta contro il caro bollette, nella speranza di ricevere qualche rassicurazione ma soprattutto soluzioni urgenti che il nuovo Governo sarà chiamato a trovare per salvaguardare famiglie e imprese.
Dialogando con il conduttore Giuseppe Brindisi e gli ospiti presenti, Tragno ha spiegato la scelta di abbassare le serrande della sua attività commerciale: «Il mio bar è chiuso al pubblico dal 12 settembre. Come faccio ad andare avanti? Fortunatamente sono partita IVA dal 1994 e ho qualche risparmio da parte, poi c'è mia moglie che lavora e quindi riusciamo, in qualche modo, a bilanciare le spese. Chi possiede un'attività come la nostra, però, sta vivendo una situazione drammatica: nella nostra città ci sono tante aziende e piccole imprese del settore caseario, agroalimentare, tessile e così via; molti datori di lavoro non ce la fanno più e sono costretti a lasciare i dipendenti a casa. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, per quanto mi riguarda, è stata l'arrivo di una bolletta pari a 1.625 euro, a fronte dei 460 nello stesso periodo dell'anno scorso. È chiaro che in estate i consumi aumentino tra aria condizionata e frigorifero dei gelati, ma in una situazione normale i costi dovrebbero essere pari all'anno precedente. Stavolta, invece, assistiamo a un aumento irrazionale e ingiustificato dei pagamenti: è inaccettabile lavorare soltanto per pagare le bollette».
Quella di Antonio Tragno, come l'ha definita il conduttore Brindisi, è una «scelta drastica di fronte a bollette insostenibili», una decisione che anche altre partite IVA andriesi sono state costrette ad assumere per non indebitarsi ulteriormente. Con l'inverno che si avvicina e gli inevitabili consumi per il riscaldamento, le previsioni non sono ottimistiche come ha sottolineato Tragno durante il suo intervento a "Zona Bianca": «Molti di noi sanno già che sarà quasi impossibile pagare le bollette di ottobre. E questa situazione di sicuro non è recente, ma viene da lontano: basti pensare che il prezzo al kilowattora ammontava a 6 centesimi nel 2019, poi nel 2021 è salito a 12 centesimi e a settembre 2022 addirittura a 54 centesimi. Ho chiesto due volte una rateizzazione delle bollette al mio fornitore ma non mi ha concesso più di tre rate. Sono stato costretto a rivolgermi a un avvocato per poter dilazionare i pagamenti in sei rate, poi ho chiesto il cambio di gestore». Proseguendo, Tragno ha mostrato ai presenti «l'accettazione del contratto di un altro fornitore multinazionale. Due giorni fa, però, ho scoperto che è stato rifiutato in maniera unilaterale il passaggio al nuovo gestore. Come facciamo a lavorare in queste condizioni?».
Una domanda che, purtroppo, appare senza risposta: il comitato "Esercizi Pubblici Andriesi contro il Caro Bollette", rappresentato proprio da Antonio Tragno, nelle scorse settimane si è mobilitato più volte con manifestazioni di protesta contro il caro bollette, nella speranza di ricevere qualche rassicurazione ma soprattutto soluzioni urgenti che il nuovo Governo sarà chiamato a trovare per salvaguardare famiglie e imprese.