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Cardiologia in evoluzione al Bonomo di Andria: a novembre intrapresa metodica innovativa per trattamento fibrillazione atriale
Il punto della situazione nel corso del congresso "CardioBat2024", in programma venerdì 25 e sabato 26 ottobre a Trani a Palazzo San Giorgio
Andria - mercoledì 23 ottobre 2024
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Importanti novità in campo cardiologico per l'ospedale "Lorenzo Bonomo" di Andria: a novembre verrà intrapresa metodica innovativa per trattamento fibrillazione atriale. A fornirle è il dott. Francesco Bartolomucci, Direttore del Dipartimento di Cardiologia dell'Asl Bt. "Per il forame ovale pervio (PFO), il Bonomo di Andria è tra le strutture pubbliche pugliesi con più alto numero di trattamenti. Inoltre, insieme al Policlinico di Bari e all'Ospedale Vito Fazzi di Lecce, è autorizzato dalla Regione ad eseguire interventi di chiusura dell'auricola sinistra in pazienti con fibrillazione atriale, impossibiliti ad assumere terapia anticoagulante. E a breve verrà intrapresa l'"elettroporesi", metodica innovativa per trattamento della fibrillazione atriale".
L'evoluzione della medicina applicata al cuore. E dal cuore della BAT, in quel di Andria, l'Unità Operativa Complessa di Cardiologia HUB con UTIC, diretta dal dott. Francesco Bartolomucci, presso l'Ospedale "Lorenzo Bonomo" , spicca tra le strutture pubbliche pugliesi più specializzate.
"È il primo centro in Puglia per chiusura del forame ovale pervio ovvero il cosiddetto buco al cuore, una condizione frequente in età adulta e dove il riscontro è spesso occasionale. "Tuttavia - spiega il dott Bartolomucci - in una piccola quota di pazienti è possibile lo sviluppo di fenomeni di embolia paradossa con conseguenti eventi ischemici cerebrali sintomatici".
Inoltre, è tra le tre strutture pubbliche regionali, insieme al Policlinico di Bari e all'Ospedale Vito Fazzi di Lecce, ad occuparsi del trattamento della cardiopatia strutturale non valvolare quale la chiusura dell'auricola sinistra.
E sempre il Bonomo è l'unico centro pubblico in Puglia dove si comincerà a sviluppare dal mese di novembre l'ablazione della fibrillazione atriale tramite una nuova tecnica ovvero l'elettroporesi.
Risulta anche tra i centri ad alto volume per quanto riguarda la cardiostimolazione ossia l'impianto di pace maker ed è fra i primi ad aver impiantato pacemaker bicamerali senza fili.Trattasi di due pacemaker senza elettrocateteri di comunicare e sincronizzarsi tra di loro ad ogni singolo battito del cuore grazie alla tecnologia di comunicazione implant-to-implant.
Ma non è tutto. In questi giorni nel reparto di Cardiologia di Andria è stato eseguito il primo impianto del sistemaCarillon Mitral Contour. "Tale procedura percutanea – ha aggiunto il dottor Bartolumucci - è in grado di rimodellare l'anello mitralico riducendo la dilatazione e il rigurgito mitralico, ed è quindi indicato nei pazienti con rigito mitralico funzionale refrattari alla terapia medica e non candidabili alla cardiochirurgia. Il dispositivo è stato impiantato in un paziente di 80 anni con insufficienza mitralica di grado severo".
L'obiettivo è migliorare la qualità di vita dei pazienti e, di conseguenza, ridurre le ospedalizzazioni. Visto che le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte prematura in Europa e contribuiscono al continuo aumento dei costi dell'assistenza sanitaria.
"Ci sono patologie che abbassano la qualità di vita, come la fibrillazione atriale, l'aritmia cardiaca più frequente nella popolazione generale, associata a rischio di ictus cerebrale – specifica Bartolomucci - dovuto alla formazione di trombi che si formano all'interno del cuore e in particolar modo nell'auricola sinistra. Al fine di evitare tale evenienza, il paziente deve assumere terapia anticoagulante che, come dimostrano innumerevoli lavori, riduce in maniera significativa il rischio di eventi acuti cerebrali. Nei pazienti che, per svariati motivi, non possono assumere la terapia anticoagulante o sono ad alto rischio di sanguinamento, è necessario l'intervento di chiusura percutanea dell'auricola sinistra, procedura che oggi rappresenta una valida opzione terapeutica in questi soggetti".
Di questi traguardi e di altri temi scientifici si discuterà durante "CardioBat2024", che si terrà venerdì 25 e sabato 26 ottobre a Trani a Palazzo San Giorgio. Promosso e organizzato dal Dipartimento di Cardiologia dell'Asl BAT, diretto dal dott. Francesco Bartolomucci, con la collaborazione della Segreteria Organizzativa Intermeeting Sud (info 080.5482005) e il patrocinio di Anmco, SIC e Gise.
Saranno affrontati i principali temi della cardiologia moderna con i maggiori esperti a livello nazionale. Venerdì 25 ottobre, il prof. Gianluca Campo, professore ordinario di cardiologia dell'Università di Ferrara, insieme al dott. Bartolomucci sarà protagonista di una lettura magistrale. Mentre, il profPasquale Perrone Filardi, ordinario dell'Università Federico II di Napoli nonché presidente della Società Italiana di Cardiologia, modererà la sessione su "dislipidemie e cuore". Ampio spazio sarà dato al trattamento della patologia mitralica e sarà presentato il primo caso eseguito presso la cardiologia di Andria l'impianto del sistema Carillon Mitral Contour con l'intervento in collegamento dalla Polonia del Prof. Tomasz Siminiak uno dei massimi esperti mondiali della metodica.
Sabato 26 ottobre sarà dedicato alle metodiche più moderne ed innovative rivolte all'elettrofisiologia e alla cardiostimolazione. Sarà trattato il tema dell'ablazione con le tecniche attualmente in uso e soprattutto dell'elettroporesi, metodologia moderna e mininvasiva di cui, come già anticipato, il laboratorio di elettrofisiologia di Andria sarà dotato a breve. Tale tecnologia consiste nell'applicazione di un impulso elettrico molto intenso nelle zone del cuore responsabili delle anomalie aritmiche. Attraverso l'impiego di questi impulsi, che agiscono unicamente su punti mirati rispetto alle metodologie tradizionali, tale metodica risulta meno lesiva nei confronti delle strutture circostanti il cuore, come nervi, esofago e vasi sanguigni ed è, pertanto, gravata da un minor rischio di complicanze, grazie alla selettività tessutale. Inoltre, questa procedura ha tempi di esecuzione dell'intervento ridotti del 30% rispetto ai metodi tradizionali.