Associazioni
CapitalSud: «Patti educativi per contrastare l'inciviltà»
La nota dell'associazione locale in merito all'incursione vandalica nella scuola "Don Tonino Bello"
Andria - venerdì 11 febbraio 2022
«Apprendiamo con molto rammarico dalle testate locali quanto è accaduto all'Istituto Don Tonino Bello, una scuola ubicata in un quartiere fragile, a pochi passi da Officina San Domenico, abitato da diverse famiglie in difficoltà socio economiche. Solitamente siamo abituati ad assistere ad atti vandalici che avvengono per strada o in luoghi aperti e quasi non ci facciamo più caso. Ma quando colpiscono un istituto educativo, un luogo quotidiano di formazione per molti studenti, la notizia ci lascia avviliti». La nota è dell'associazione locale CapitalSud in merito all'incursione vandalica avvenuta nella serata di mercoledì 9 febbraio.
«Da quando abbiamo aperto i nostri cancelli siamo stati felici di accogliere alcuni docenti dell'Istituto. Abbiamo cominciato a dialogare e a costruire piccole forme di collaborazione, partendo proprio dal bisogno emerso di sostegno nel percorso scolastico, istituendo un doposcuola accessibile alle stesse famiglie, cogliendo le sollecitazioni a diventare un ulteriore presidio civico e culturale in grado di accogliere i bambinə e ragazzə del centro storico. Sappiamo che questo non basta a restituire serenità alle famiglie e alla scuola, tantomeno a colmare il divario tra vecchie e nuove generazioni, la solitudine e la rabbia che attraversa i tanti minori e adolescenti segnati dagli effetti di questo lungo periodo pandemico. Nessuna di queste motivazioni può giustificare il danno vile subito, ma come luogo di cultura e di animazione sociale siamo chiamati ad una riflessione ulteriore.
Crediamo che il rispetto reciproco e la cultura della legalità passino attraverso l'ascolto, la partecipazione, azioni di riparazione e patti educativi territoriali capaci di creare nuove opportunità per vivere al meglio la nostra città. Nei prossimi giorni avvieremo un percorso che ci vedrà coinvolti nel proseguire convintamente questa direzione e speriamo di poterlo fare assieme a tuttə i cittadinə che vorranno, contribuendo alla crescita di tutta la comunità».
«Da quando abbiamo aperto i nostri cancelli siamo stati felici di accogliere alcuni docenti dell'Istituto. Abbiamo cominciato a dialogare e a costruire piccole forme di collaborazione, partendo proprio dal bisogno emerso di sostegno nel percorso scolastico, istituendo un doposcuola accessibile alle stesse famiglie, cogliendo le sollecitazioni a diventare un ulteriore presidio civico e culturale in grado di accogliere i bambinə e ragazzə del centro storico. Sappiamo che questo non basta a restituire serenità alle famiglie e alla scuola, tantomeno a colmare il divario tra vecchie e nuove generazioni, la solitudine e la rabbia che attraversa i tanti minori e adolescenti segnati dagli effetti di questo lungo periodo pandemico. Nessuna di queste motivazioni può giustificare il danno vile subito, ma come luogo di cultura e di animazione sociale siamo chiamati ad una riflessione ulteriore.
Crediamo che il rispetto reciproco e la cultura della legalità passino attraverso l'ascolto, la partecipazione, azioni di riparazione e patti educativi territoriali capaci di creare nuove opportunità per vivere al meglio la nostra città. Nei prossimi giorni avvieremo un percorso che ci vedrà coinvolti nel proseguire convintamente questa direzione e speriamo di poterlo fare assieme a tuttə i cittadinə che vorranno, contribuendo alla crescita di tutta la comunità».