Politica
Caos aliquote, Griner: «Gestione finanziaria toppata alla grande»
L'ex assessore alle finanze del Comune di Andria rilancia la questione tariffe
Andria - lunedì 14 dicembre 2015
17.02
«Certo che le Amministrazioni Giorgino in tema di risorse finanziarie e tributi in questi anni hanno toppato alla grande, dimostrando grande insufficienza ed incapacità ad amministrare le risorse finanziarie di un comune di oltre 100.000 abitanti e neanche con il ricorso ad illustri cattedratici baresi, che forse non hanno mai compilato un F24 per l'IMU, si è riusciti a dare una guida stabile ed autorevole alle finanze comunali. La violazione del patto di stabilità, sanzioni della Corte dei Conti, smantellamento dell'ufficio tributi, ritardi nei pagamenti ed incapacità a reperire risorse comunitarie sono solo alcune delle questioni che hanno interessato il nostro comune che purtroppo i cittadini andriesi stanno pagando direttamente con le loro tasche attraverso l'esoso aumento delle tasse comunali del 2015. L'ultimo in ordine di tempo il pasticcio IMU-TASI. Che il Sindaco sperava che il pasticcio legislativo sul termine di approvazione dei bilanci di previsione 2015 venisse risolto in qualche modo può anche starci, però che avesse approvato un aumento delle aliquote IMU e TASI oltre i termini previsti dalla legge questo era anche alla sua attenzione da subito».
Le parole sono quelle di Antonio Griner, ex assessore al bilancio del Comune di Andria, che rilancia la necessità di chiarezza: «Infatti già da settembre scorso il nostro comune era stato invitato dal Ministero delle Economia e delle Finanze a non applicare gli aumenti delle aliquote IMU e TASI perché il bilancio era stato approvato in ritardo oltre il termine di legge. E questo è stato confermato dal ricorso al TAR presentato dal Ministero, atto molto grave, che ha chiesto l'annullamento della delibera che prevede l'aumento delle aliquote. Allora, caro Sindaco, perché a 48 ore dalla scadenza lascia i contribuenti di una città di 100.000 abitanti nell'incertezza totale ribadendo solo che la scadenza del 16 dicembre non è rinviabile e che aspetta lumi dal Ministero, lo stesso che gli ha fatto ricorso, mentre non prospetta delle soluzioni di buon senso e che dimostrino una vera attenzione nei confronti dei contribuenti andriesi. Nelle more dell'approvazione della legge di stabilità e degli esiti del ricorso al TAR, far versare ai cittadini quanto dovuto in base alle vecchie aliquote, legittimamente adottate, e non sanzionare il versamento della differenza, se dovuta, a seguito degli aumenti previsti dalla delibera comunale di approvazione del bilancio 2015 se sanata dalla legge o confermata dal TAR. Aspettiamo tutti fiduciosi».
Le parole sono quelle di Antonio Griner, ex assessore al bilancio del Comune di Andria, che rilancia la necessità di chiarezza: «Infatti già da settembre scorso il nostro comune era stato invitato dal Ministero delle Economia e delle Finanze a non applicare gli aumenti delle aliquote IMU e TASI perché il bilancio era stato approvato in ritardo oltre il termine di legge. E questo è stato confermato dal ricorso al TAR presentato dal Ministero, atto molto grave, che ha chiesto l'annullamento della delibera che prevede l'aumento delle aliquote. Allora, caro Sindaco, perché a 48 ore dalla scadenza lascia i contribuenti di una città di 100.000 abitanti nell'incertezza totale ribadendo solo che la scadenza del 16 dicembre non è rinviabile e che aspetta lumi dal Ministero, lo stesso che gli ha fatto ricorso, mentre non prospetta delle soluzioni di buon senso e che dimostrino una vera attenzione nei confronti dei contribuenti andriesi. Nelle more dell'approvazione della legge di stabilità e degli esiti del ricorso al TAR, far versare ai cittadini quanto dovuto in base alle vecchie aliquote, legittimamente adottate, e non sanzionare il versamento della differenza, se dovuta, a seguito degli aumenti previsti dalla delibera comunale di approvazione del bilancio 2015 se sanata dalla legge o confermata dal TAR. Aspettiamo tutti fiduciosi».