Politica
Caos aliquote, centrosinistra: «Basta confusione, vogliamo una risposta»
Le forse di opposizione a Palazzo di Città chiedono lumi urgenti al Sindaco
Andria - martedì 15 dicembre 2015
10.04
«La vicenda relativa agli aumenti delle tasse locali, approvati dalla maggioranza di centrodestra fuori termine massimo (il 31 agosto anziché il 30 luglio 2015), sta evidenziando tutto l'avventurismo e l'approssimazione dell'Amministrazione Giorgino. Le forze di centrosinistra (PD, Progetto Andria, SFpA e Lista Emiliano) avevano denunziato tempestivamente il "pasticcio" che ne poteva derivare. Ma ci era stato opposto che "Renzi" stava sanando la situazione e che comunque i cittadini avrebbero dovuto applicare le nuove aliquote, poiché l'ultima parola sarebbe spettata al TAR Puglia, che si sarebbe pronunciato a gennaio. E intanto la scadenza del 16 dicembre è oramai arrivata e dal Parlamento arrivano segnali contrari alla "sanatoria", poiché la Commissione Bilancio della Camera ha bocciato l'emendamento alla Legge di Stabilità che avrebbe dovuto risolvere la questione. Davvero un bel "pasticcio" che si sarebbe potuto evitare se l'Amministrazione fosse stata trasparente e sincera sin dall'inizio». Sono le parole del centrosinistra in consiglio comunale ed in particolare di PD, Progetto Andria, SFpA e Lista Emiliano con i consiglieri Sabino Fortunato, Lorenzo Marchio-Rossi, Salvatore Vitanostra, Giovanni Vurchio, Giovanna Bruno, Savina Leonetti, Daniela Di Bari.
«Abbiamo, invece, dovuto scoprire fra le maglie delle delibere di Giunta che al Comune erano nel frattempo pervenute le entrate per intero del trasferimento dello Stato, per cui gli € 2.200.000,00 in più avrebbero ben potuto colmare il vuoto dell'eventuale sospensione dell'aumento di tassazione. Il Comune avrebbe potuto evitare di rendere efficaci gli aumenti, prendendo spunto dal ricorso presentato dal Ministero dell'Economia e Finanze al TAR Puglia contro gli aumenti stessi e forse anche direttamente dalla legge, che prevede l'applicazione delle aliquote dell'anno precedente ove l'aumento sia deliberato fuori termine. Ma anche su questo l'Amministrazione ha preferito tacere; ed ora si versa nella incertezza più assoluta. Il Sindaco ha il dovere di dare maggiori certezze ai cittadini. In questa confusione, si assumesse la responsabilità di dare linee di comportamento chiare per la prossima scadenza del 16 corrente. Di certo, però, resta l'inaccettabile cattiva gestione dei conti pubblici a carico di una amministrazione che si rivela sempre più incapace e approssimativa».
«Siamo nella confusione più totale - ha aggiunto Giovanna Bruno, consigliere comunale di Progetto Andria - la gente non sa se pagare, quando pagare e quanto pagare. L'Ufficio Tributi, che fino alla scorsa settimana fissava appuntamenti chiarificatori a maggio del 2016 (!), da oggi ci dicono essere chiuso. Il Dirigente del Settore ha rassegnato le sue dimissioni lo scorso dicembre, in seguito ad incarico presso altro Ente, e il Comune di Andria non è nelle condizioni di poter assumere nessuno per via dello sforamento del Patto di Stabilità . Un settore allo sbando più totale, con i contribuenti a pagarne le conseguenze. Alcuni cittadini si sentono dire di non pagare affatto e di attendere la pronuncia del TAR sul ricorso presentato dal MEF contro il Comune; altri si sentono dare come consiglio quello di rispettare la scadenza del 16 dicembre e poi eventualmente farsi rimborsare le somme che dovessero essere versate in eccedenza; altro suggerimento è quello di pagare entro il 16 dicembre ma attenendosi alle precedenti aliquote in attesa di sviluppi. Insomma, davvero il caos è sovrano. Noi consiglieri per primi gradiremmo un chiarimento espresso da parte dell'Amministrazione Comunale, che ben avrebbe fatto, con umiltà, a porsi in ascolto di tutti i campanelli d'allarme che abbiamo sempre lanciato su questo come su altre cruciali tematiche».
«Abbiamo, invece, dovuto scoprire fra le maglie delle delibere di Giunta che al Comune erano nel frattempo pervenute le entrate per intero del trasferimento dello Stato, per cui gli € 2.200.000,00 in più avrebbero ben potuto colmare il vuoto dell'eventuale sospensione dell'aumento di tassazione. Il Comune avrebbe potuto evitare di rendere efficaci gli aumenti, prendendo spunto dal ricorso presentato dal Ministero dell'Economia e Finanze al TAR Puglia contro gli aumenti stessi e forse anche direttamente dalla legge, che prevede l'applicazione delle aliquote dell'anno precedente ove l'aumento sia deliberato fuori termine. Ma anche su questo l'Amministrazione ha preferito tacere; ed ora si versa nella incertezza più assoluta. Il Sindaco ha il dovere di dare maggiori certezze ai cittadini. In questa confusione, si assumesse la responsabilità di dare linee di comportamento chiare per la prossima scadenza del 16 corrente. Di certo, però, resta l'inaccettabile cattiva gestione dei conti pubblici a carico di una amministrazione che si rivela sempre più incapace e approssimativa».
«Siamo nella confusione più totale - ha aggiunto Giovanna Bruno, consigliere comunale di Progetto Andria - la gente non sa se pagare, quando pagare e quanto pagare. L'Ufficio Tributi, che fino alla scorsa settimana fissava appuntamenti chiarificatori a maggio del 2016 (!), da oggi ci dicono essere chiuso. Il Dirigente del Settore ha rassegnato le sue dimissioni lo scorso dicembre, in seguito ad incarico presso altro Ente, e il Comune di Andria non è nelle condizioni di poter assumere nessuno per via dello sforamento del Patto di Stabilità . Un settore allo sbando più totale, con i contribuenti a pagarne le conseguenze. Alcuni cittadini si sentono dire di non pagare affatto e di attendere la pronuncia del TAR sul ricorso presentato dal MEF contro il Comune; altri si sentono dare come consiglio quello di rispettare la scadenza del 16 dicembre e poi eventualmente farsi rimborsare le somme che dovessero essere versate in eccedenza; altro suggerimento è quello di pagare entro il 16 dicembre ma attenendosi alle precedenti aliquote in attesa di sviluppi. Insomma, davvero il caos è sovrano. Noi consiglieri per primi gradiremmo un chiarimento espresso da parte dell'Amministrazione Comunale, che ben avrebbe fatto, con umiltà, a porsi in ascolto di tutti i campanelli d'allarme che abbiamo sempre lanciato su questo come su altre cruciali tematiche».