Politica
Cambio al vertice in Puglia per la Lega, lascia Caroppo arriva D'Erasmo
Una novità che potrebbe incidere sulla crisi politica in atto a Palazzo di Città?
Andria - giovedì 11 aprile 2019
16.14
Era da giorni che i bene informati riferivano di novità all'interno della Lega-Noi con Salvini Premier in Puglia. Erano ormai in molti ad avere inviso l'ex forzista Andrea Caroppo, responsabile regionale del Carroccio in Puglia. Da tempo stavano arrivando a Matteo Salvini chiari messaggi volti ad estromettere il consigliere regionale leccese, soprattutto dopo i commissariamenti effettuati nelle province pugliesi con amici a lui vicino e la candidatura ad uno scranno a Bruxelles, non era stata digerita da tutti.
Ma invece di arrivare un uomo dal profondo nord a prendere le redini della Lega in Puglia è giunto un abruzzese, l'aquilano Luigi D'Eramo, deputato dal marzo dello scorso anno, a traghettare il partito di Matteo Salvini verso le prossime europee e le regionali del 2020.
Qualcuno sostiene che questo cambio della guardia potrebbe adesso portare, a cascata, a cambiamenti anche per i rappresentanti provinciali e quindi comunali. Andria, una delle città in cui la Lega è maggiormente presente e suffragata, con la sua provincia, potrebbe essere tra queste. Non è più un mistero per nessuno che ad Andria e in provincia, le anime del partito sono due, entrambi forti per numero e per giunta agguerrite. A prescindere se adesso Antonio Campana resterà alla guida della Bat o se gli subentrerà qualcun'altro e lo stesso dicasi per il suo rappresentante comunale Giuseppe Massaro, sono in molti a chiedersi se di questa partita farà parte Nicola Giorgino e se questo "nuovo corso" potrà incidere nella crisi politica, tutta interna al centro destra andriese che attanaglia Palazzo di città.
Nicola Giorgino, il timoniere della Lega nella Bat, potrebbe quindi far presagire nuovi scenari, inesplorati ma altrettanto suggestivi, soprattutto adesso che sono in tanti ad aspettarsi la contromossa che il Sindaco di Andria e presidente della Bat ha in serbo per scongiurare la paventata, mancata approvazione del bilancio di previsione, su cui dovrà discutere il consiglio comunale del 17 aprile p.v.
L'attenzione è ancora una volta puntata su Forza Italia, sulle decisioni che saranno prese e su possibili "soccorsi rossi" che potrebbero giungere a salvare il "soldato Ryan/Giorgino".
Ma invece di arrivare un uomo dal profondo nord a prendere le redini della Lega in Puglia è giunto un abruzzese, l'aquilano Luigi D'Eramo, deputato dal marzo dello scorso anno, a traghettare il partito di Matteo Salvini verso le prossime europee e le regionali del 2020.
Qualcuno sostiene che questo cambio della guardia potrebbe adesso portare, a cascata, a cambiamenti anche per i rappresentanti provinciali e quindi comunali. Andria, una delle città in cui la Lega è maggiormente presente e suffragata, con la sua provincia, potrebbe essere tra queste. Non è più un mistero per nessuno che ad Andria e in provincia, le anime del partito sono due, entrambi forti per numero e per giunta agguerrite. A prescindere se adesso Antonio Campana resterà alla guida della Bat o se gli subentrerà qualcun'altro e lo stesso dicasi per il suo rappresentante comunale Giuseppe Massaro, sono in molti a chiedersi se di questa partita farà parte Nicola Giorgino e se questo "nuovo corso" potrà incidere nella crisi politica, tutta interna al centro destra andriese che attanaglia Palazzo di città.
Nicola Giorgino, il timoniere della Lega nella Bat, potrebbe quindi far presagire nuovi scenari, inesplorati ma altrettanto suggestivi, soprattutto adesso che sono in tanti ad aspettarsi la contromossa che il Sindaco di Andria e presidente della Bat ha in serbo per scongiurare la paventata, mancata approvazione del bilancio di previsione, su cui dovrà discutere il consiglio comunale del 17 aprile p.v.
L'attenzione è ancora una volta puntata su Forza Italia, sulle decisioni che saranno prese e su possibili "soccorsi rossi" che potrebbero giungere a salvare il "soldato Ryan/Giorgino".