Attualità
Cambio al Comando della Stazione Carabinieri di Andria
Il Luogotenente Damiano de Gioia é subentrato al collega Guido Dante
Andria - mercoledì 19 giugno 2024
Una vita al servizio del prossimo: il Luogotenente Damiano de Gioia é il nuovo Comandante della Stazione Carabinieri di Andria, presidio militare della Compagnia Carabinieri della Città fidelis. De Gioia subentra al collega parigrado Guido Dante collocato nei mesi scorsi in pensione per raggiunti limiti d'età.
Da 35 anni in servizio nell'Arma dei Carabinieri, il Luogotenente de Gioia alla dedizione per la Benemerita unisce il servizio civile a favore del prossimo. Quando non veste la divisa di Carabiniere, è impegnato attivamente nel sociale: il donatore ultradecennale della Fratres fa il paio con quello di socio della Pegaso, un sodalizio che a Bisceglie si occupa di disabilità.
Originario di Molfetta, il Lgt Damiano de Gioia è coniugato con figli. Ha trascorso buona parte del suo servizio nell'Arma per il territorio dell'Alta Iripinia. Non è un caso se è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere all'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di benemerenza dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile in occasione dell'emergenza rifiuti in Campania, uno dei campi d'azione a tutela dell'Ambiente in cui sono impegnati istituzionalmente i Carabinieri.
Una sua naturale propensione è quella dell'ascolto. Difficile trovare vuoto il suo ufficio al piano terra della caserma di viale Gramsci. Il Luogotenente de Gioia ritiene fondamentale il contatto con la gente, la fiducia che viene conquistata giorno dopo giorno, come nella migliore tradizione dell'Arma di Carabinieri. Alle denunce non manca mai la parola di conforto. In quest'ultimo periodo, con l'emergere di numerosi casi di "codici rossi" registrati nella Città fidelis, la proverbiale delicatezza con cui vengono trattati questo genere di reati, necessitano di figure competenti e dotate di quel doveroso afflato verso le povere vittime.
I nastrini sulla sua divisa, tra gli altri quello della Croce d'argento per 16 anni e poi quella d'oro per i 25 anni di servizio nell'Arma; la medaglia di bronzo al merito di lungo comando e di Comandante titolare di Stazione territoriale, al nastrino di merito per il personale delle Forze Armate impiegato nell'emergenza sanitaria causata dal Covid – 19, sono a testimoniare il suo lungo e brillante percorso al servizio della collettività nell'Arma dei Carabinieri.
Quella comunità civile che nel 2007 volle tributargli un pubblico encomio, nell'esser riuscito a ritrovare un cofanetto per la custodia degli olii santi dal tabernacolo posto sull'altare maggiore di una chiesa parrocchiale in una dei tanti paesi in cui ha prestato servizio in provincia di Avellino. Un riconoscimento che per il Luogotenente Damiano de Gioia vale tantissimo in termini di riconoscenza ed affetto, perché giunto da quei cittadini per cui ha giurato di proteggere e servire.
Da 35 anni in servizio nell'Arma dei Carabinieri, il Luogotenente de Gioia alla dedizione per la Benemerita unisce il servizio civile a favore del prossimo. Quando non veste la divisa di Carabiniere, è impegnato attivamente nel sociale: il donatore ultradecennale della Fratres fa il paio con quello di socio della Pegaso, un sodalizio che a Bisceglie si occupa di disabilità.
Originario di Molfetta, il Lgt Damiano de Gioia è coniugato con figli. Ha trascorso buona parte del suo servizio nell'Arma per il territorio dell'Alta Iripinia. Non è un caso se è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere all'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di benemerenza dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile in occasione dell'emergenza rifiuti in Campania, uno dei campi d'azione a tutela dell'Ambiente in cui sono impegnati istituzionalmente i Carabinieri.
Una sua naturale propensione è quella dell'ascolto. Difficile trovare vuoto il suo ufficio al piano terra della caserma di viale Gramsci. Il Luogotenente de Gioia ritiene fondamentale il contatto con la gente, la fiducia che viene conquistata giorno dopo giorno, come nella migliore tradizione dell'Arma di Carabinieri. Alle denunce non manca mai la parola di conforto. In quest'ultimo periodo, con l'emergere di numerosi casi di "codici rossi" registrati nella Città fidelis, la proverbiale delicatezza con cui vengono trattati questo genere di reati, necessitano di figure competenti e dotate di quel doveroso afflato verso le povere vittime.
I nastrini sulla sua divisa, tra gli altri quello della Croce d'argento per 16 anni e poi quella d'oro per i 25 anni di servizio nell'Arma; la medaglia di bronzo al merito di lungo comando e di Comandante titolare di Stazione territoriale, al nastrino di merito per il personale delle Forze Armate impiegato nell'emergenza sanitaria causata dal Covid – 19, sono a testimoniare il suo lungo e brillante percorso al servizio della collettività nell'Arma dei Carabinieri.
Quella comunità civile che nel 2007 volle tributargli un pubblico encomio, nell'esser riuscito a ritrovare un cofanetto per la custodia degli olii santi dal tabernacolo posto sull'altare maggiore di una chiesa parrocchiale in una dei tanti paesi in cui ha prestato servizio in provincia di Avellino. Un riconoscimento che per il Luogotenente Damiano de Gioia vale tantissimo in termini di riconoscenza ed affetto, perché giunto da quei cittadini per cui ha giurato di proteggere e servire.