Attualità
Calo repentino delle temperature: numerosi volatili colti di sorpresa
In cerca di luoghi più caldi, numerose specie di volatili, come i pettirossi cadono esausti al suolo
Andria - lunedì 5 novembre 2018
Il repentino sbalzo termico e le persistenti piogge degli ultimi giorni hanno procurato seri problemi anche alla fauna migratoria. Numerose le segnalazioni di volatili trovati esausti e, purtroppo in alcuni casi anche morti nelle nostre campagne. Ieri mattina, il presidente dei volontari federiciani, il prof. Francesco Martiradonna, mentre di buon ora stava uscendo di casa per prendere parte, con al volontari ad una ronda per il controllo ambientale del territorio, ha trovato davanti all'ingresso della propria abitazione un pettirosso infreddolito e tremante.
Evidentemente durante il trasbordo territoriale notturno, si è posato per terra perché esausto. Non è stato quindi difficile prenderlo e, dopo averlo riscaldato, è stato liberato nel suo ambiente e immediatamente ha ripreso a volare, in direzione di ambienti più caldi.
"Il pettirosso è un piccolo uccello passeriforme della famiglia dei Muscicapidae -sottolinea il prof. Martiradonna-, in passato classificato come facente parte della famiglia dei Turdidae. È l'unica specie nota del genere Erithacus.
Nome scientifico: Erithacus rubecula
Longevità: 13 mesi (in cattività)
Peso: 16 - 22 g (Adulto)
Lunghezza: 12 - 14 cm (Adulto)
Uova deposte: 5 - 6
Apertura alare: 20 - 22 cm (Adulto)
E' ovviamente protetto in Italia dalla legislazione vigente.
Il pettirosso si ciba soprattutto di insetti e le loro larve, lombrichi, semi e piccoli molluschi, ma integra questa dieta con una grande quantità di frutta e bacche, more, lamponi, mirtilli, fragole e ribes.
A fine aprile o ai primi di maggio, nel nido costruito dalla sola femmina e collocato in un cespuglio o in una fossetta sul terreno e sempre bene occultato, vengono deposte 5-6 uova bianche macchiate di bruno pallido. La cova dura 13-15 giorni; i piccoli abbandonano il nido dopo un paio di settimane pur continuando ad essere imbeccati dai genitori ancora per un certo tempo. Qualche volta vengono portate a termine tre covate in una stagione riproduttiva.
Il suo habitat preferito nei mesi estivi è rappresentato dai boschi di conifere e dai boschi cedui, habitat che viene abbandonato in autunno per la ricerca di cibo nelle pianure e nei giardini presso l'abitato, dove spesso il pettirosso s'inoltra spinto dalla sua insaziabile curiosità, lesto però a sfuggire l'uomo di cui non gradisce la presenza.
Le specie nordiche sono più frequentemente migratrici e si spostano nelle ore notturne.
E' animale solitario e di indole aggressiva verso i consimili di cui non ama la vicinanza e con i quali ingaggia spesso in primavera lotte sanguinose.
Entrambi i sessi difendono il loro territorio e nell'atteggiamento di difesa, la testa è tenuta eretta, per mostrare la macchia color arancio del petto, ed il corpo viene inclinato rapidamente da lato a lato.
E' ammirato da molti per un'inconfondibile macchia rosso-arancio su petto e faccia che caratterizza maschi e femmine della specie dai tre mesi di vita in su ed è il simbolo dell'inverno: quando appare secondo la tradizione annuncia l'imminente arrivo della neve.
Piccolo passeriforme dalla forma rotonda e dai grandi occhi espressivi, ha una forma rotonda e grandi occhi espressivi ed è da sempre uno dei piccoli animali preferiti dai bambini per l'aspetto dolce e mansueto ma in realtà ha un carattere orgoglioso ed in parte aggressivo. Lungo appena 14 cm, ha il dorso di un colore bruno-oliva, ventre bianco, sottili zampe rossicce e la caratteristica macchia rosso-arancio".
Vi lasciamo quindi con la leggenda del Pettirosso e del Natale.
"Un piccolo uccellino grigio divideva la stalla a Betlemme con la Sacra Famiglia. La notte, mentre la famiglia dormiva, l'uccellino notò che il fuoco che li scaldava stava per spegnersi. Così, per tenere caldo il piccolo, volò verso le braci e tenne il fuoco vivo muovendo le ali per tutta la notte. Il mattino seguente l'uccellino fu premiato con un bel petto rosso brillante come simbolo del suo amore per Gesù Bambino."
Evidentemente durante il trasbordo territoriale notturno, si è posato per terra perché esausto. Non è stato quindi difficile prenderlo e, dopo averlo riscaldato, è stato liberato nel suo ambiente e immediatamente ha ripreso a volare, in direzione di ambienti più caldi.
"Il pettirosso è un piccolo uccello passeriforme della famiglia dei Muscicapidae -sottolinea il prof. Martiradonna-, in passato classificato come facente parte della famiglia dei Turdidae. È l'unica specie nota del genere Erithacus.
Nome scientifico: Erithacus rubecula
Longevità: 13 mesi (in cattività)
Peso: 16 - 22 g (Adulto)
Lunghezza: 12 - 14 cm (Adulto)
Uova deposte: 5 - 6
Apertura alare: 20 - 22 cm (Adulto)
E' ovviamente protetto in Italia dalla legislazione vigente.
Il pettirosso si ciba soprattutto di insetti e le loro larve, lombrichi, semi e piccoli molluschi, ma integra questa dieta con una grande quantità di frutta e bacche, more, lamponi, mirtilli, fragole e ribes.
A fine aprile o ai primi di maggio, nel nido costruito dalla sola femmina e collocato in un cespuglio o in una fossetta sul terreno e sempre bene occultato, vengono deposte 5-6 uova bianche macchiate di bruno pallido. La cova dura 13-15 giorni; i piccoli abbandonano il nido dopo un paio di settimane pur continuando ad essere imbeccati dai genitori ancora per un certo tempo. Qualche volta vengono portate a termine tre covate in una stagione riproduttiva.
Il suo habitat preferito nei mesi estivi è rappresentato dai boschi di conifere e dai boschi cedui, habitat che viene abbandonato in autunno per la ricerca di cibo nelle pianure e nei giardini presso l'abitato, dove spesso il pettirosso s'inoltra spinto dalla sua insaziabile curiosità, lesto però a sfuggire l'uomo di cui non gradisce la presenza.
Le specie nordiche sono più frequentemente migratrici e si spostano nelle ore notturne.
E' animale solitario e di indole aggressiva verso i consimili di cui non ama la vicinanza e con i quali ingaggia spesso in primavera lotte sanguinose.
Entrambi i sessi difendono il loro territorio e nell'atteggiamento di difesa, la testa è tenuta eretta, per mostrare la macchia color arancio del petto, ed il corpo viene inclinato rapidamente da lato a lato.
E' ammirato da molti per un'inconfondibile macchia rosso-arancio su petto e faccia che caratterizza maschi e femmine della specie dai tre mesi di vita in su ed è il simbolo dell'inverno: quando appare secondo la tradizione annuncia l'imminente arrivo della neve.
Piccolo passeriforme dalla forma rotonda e dai grandi occhi espressivi, ha una forma rotonda e grandi occhi espressivi ed è da sempre uno dei piccoli animali preferiti dai bambini per l'aspetto dolce e mansueto ma in realtà ha un carattere orgoglioso ed in parte aggressivo. Lungo appena 14 cm, ha il dorso di un colore bruno-oliva, ventre bianco, sottili zampe rossicce e la caratteristica macchia rosso-arancio".
Vi lasciamo quindi con la leggenda del Pettirosso e del Natale.
"Un piccolo uccellino grigio divideva la stalla a Betlemme con la Sacra Famiglia. La notte, mentre la famiglia dormiva, l'uccellino notò che il fuoco che li scaldava stava per spegnersi. Così, per tenere caldo il piccolo, volò verso le braci e tenne il fuoco vivo muovendo le ali per tutta la notte. Il mattino seguente l'uccellino fu premiato con un bel petto rosso brillante come simbolo del suo amore per Gesù Bambino."