Commento
Caldarone: "Investimenti nel sud, due scippi nel silenzio dei parlamentari del territorio"
L'ex Sindaco di Andria dichiara: "Si condannano i nostri ragazzi ad emigrare nelle regioni del nord"
Andria - giovedì 20 giugno 2019
13.37
"Con in semplice tratto di penna ieri (mercoledì 19 giugno 2019 n.d.r), il parlamento ha spostato la governance del fondo di coesione per gli investimenti. Sono passati in sostanza dallo scopo di sostenere gli investimenti nelle aree deboli al controllo delle Regioni, leggi autonomia regionale del Nord".
Il commercialista Vincenzo Caldarone, già sindaco di Andria per ben due consigliature evidenzia una grave mancanza di attenzione verso il nostro territorio da parte della politica nazionale, nel disinteresse degli amministratori del nostro territorio.
"Sembra un passaggio burocratico, invece è il capovolgimento di anni di sostegno finanziario. Il tutto con il consenso di ministri e di centinaia di parlamentari delle regioni meridionali, la cui colpa è in fondo più lieve perché non si sono neanche accorti di ciò che facevano.
Lo apprendiamo insieme alla notizia che, per tenere uniti gli incarichi di governo, ormai la cosiddetta autonomia differenziata, ovvero l'egoismo delle regioni del Nord, sarà approvata. Anche qui la politica vera, quella che incide sulla nostra vita, non la propaganda sull'Europa e sulle monete da Monopoli, segue una linea precisa, di rottura di solidarietà e di abbandono di parte del paese.
Non si può utilizzare il destino di intere regioni, condannare migliaia dei nostri ragazzi migliori ad emigrare ed alimentare la forza di altre aree, con lo scambio tra egoismo e posti di potere. Sorprende anche la flebile, anzi assente, reazione di regioni e classi dirigenti specie meridionali, alle prese più con le scadenze elettorali che con le battaglie istituzionali da farsi. Penso anche ai novelli leghisti della nostra città, più che abituati al debito pubblico, e a come possono aderire a questi disegni tacendo.
Ma c'è un altro scippo, meno clamoroso ma più doloroso, a danno dei 60 miliardi disponibili del fondo di coesione (oggetto del primo scippo) solo il 2% è stato speso (notizie di stampa di ieri). Altro che finanziamento in deficit e soldi che mancano: la grande mole di risorse esistenti non viene utilizzata: è questo il vero dramma del nostro paese e delle nostre regioni, la sua produttività e capacità di investire. Non venga nessuno a dirci che per rilanciare Andria mancano i soldi: mancano progetti, persone, responsabilità. Di quei soldi inutilizzati ce ne sono a bizzeffe. Fino al prossimo scippo, magari spiegato dalla inutilità di finanziare chi non spende e non agisce. Vedo circolare sulla rete molte "indignazioni" meridionaliste che richiamano addirittura i Borboni, senza incidere sulle cose attuali. Invece questa indignazione bisogna trasformarla in pensiero, unione , azione per il futuro, a cominciare dalla comunità in cui si vive e si opera", conclude il dottor Vincenzo Caldarone.
Il commercialista Vincenzo Caldarone, già sindaco di Andria per ben due consigliature evidenzia una grave mancanza di attenzione verso il nostro territorio da parte della politica nazionale, nel disinteresse degli amministratori del nostro territorio.
"Sembra un passaggio burocratico, invece è il capovolgimento di anni di sostegno finanziario. Il tutto con il consenso di ministri e di centinaia di parlamentari delle regioni meridionali, la cui colpa è in fondo più lieve perché non si sono neanche accorti di ciò che facevano.
Lo apprendiamo insieme alla notizia che, per tenere uniti gli incarichi di governo, ormai la cosiddetta autonomia differenziata, ovvero l'egoismo delle regioni del Nord, sarà approvata. Anche qui la politica vera, quella che incide sulla nostra vita, non la propaganda sull'Europa e sulle monete da Monopoli, segue una linea precisa, di rottura di solidarietà e di abbandono di parte del paese.
Non si può utilizzare il destino di intere regioni, condannare migliaia dei nostri ragazzi migliori ad emigrare ed alimentare la forza di altre aree, con lo scambio tra egoismo e posti di potere. Sorprende anche la flebile, anzi assente, reazione di regioni e classi dirigenti specie meridionali, alle prese più con le scadenze elettorali che con le battaglie istituzionali da farsi. Penso anche ai novelli leghisti della nostra città, più che abituati al debito pubblico, e a come possono aderire a questi disegni tacendo.
Ma c'è un altro scippo, meno clamoroso ma più doloroso, a danno dei 60 miliardi disponibili del fondo di coesione (oggetto del primo scippo) solo il 2% è stato speso (notizie di stampa di ieri). Altro che finanziamento in deficit e soldi che mancano: la grande mole di risorse esistenti non viene utilizzata: è questo il vero dramma del nostro paese e delle nostre regioni, la sua produttività e capacità di investire. Non venga nessuno a dirci che per rilanciare Andria mancano i soldi: mancano progetti, persone, responsabilità. Di quei soldi inutilizzati ce ne sono a bizzeffe. Fino al prossimo scippo, magari spiegato dalla inutilità di finanziare chi non spende e non agisce. Vedo circolare sulla rete molte "indignazioni" meridionaliste che richiamano addirittura i Borboni, senza incidere sulle cose attuali. Invece questa indignazione bisogna trasformarla in pensiero, unione , azione per il futuro, a cominciare dalla comunità in cui si vive e si opera", conclude il dottor Vincenzo Caldarone.