Commento
Caldarone: «E' sparito il Sud Italia»
Analisi politico sociale del commercialista ed ex Primo cittadino di Andria, Vincenzo Caldarone
Andria - lunedì 28 novembre 2022
10.00
«Ho provato a cercare, nel testo della legge di bilancio, le parole "SUD" o "MEZZOGIORNO" o "MERIDIONE". La ricerca non ha prodotto alcun risultato. Letteralmente il Sud Italia è sparito dal vocabolario delle nuove leggi. Cancellati con un colpo di spugna il credito di imposta per gli investimenti e il bonus assunzioni SUD, che hanno il miglior incentivo e il miglior impulso al lavoro degli ultimi anni.
Non sono tra quelli che si lamentano e chiedono solo assistenza. Noi dobbiamo prenderci la responsabilità dello sviluppo e non bruciare risorse e vite dei giovani. Ma le disparità storiche ed economiche hanno bisogno di tempo per rimarginarsi. L'Italia intera e l'Europa hanno bisogno di un Sud Italia denso di innovazione ambientale, umana ed economica.
Invece sembra che le politiche siano diventate la somma di piccoli egoismi, in cui ognuno si butta sul suo piccolo bonus o rendita, e il paese vada pure a quel paese. La legge elettorale, producendo parlamentari nominati e non rappresentanti di territori e comunità, ha fatto il resto. Al di là delle appartenenze, è il momento per le istituzioni di unirsi per dare una direzione diversa rispetto alla rincorsa degli egoismi di categoria e di territori.
Anche in città i gli unici punti in cui si può far sviluppo, dal piano del commercio allo sviluppo delle imprese degli Insediamenti produttivi, sono impaludati e sembra a volte che prevalga solo la voglia di burocrazia.
Fa paura la scarsa consapevolezza dei tempi che attraversiamo: Preoccupa il divario tra bisogni delle comunità e risposte di governo a tutti i livelli. A questo punto rimane da mettere insieme le persone, le idee e le reti che fanno innovazione e sviluppo per sé e così agiscono per il territorio, come per le Comunità energetiche, o gli hub per nuove competenze e innovazione, e reti di imprese. . Nei prossimi giorni associazioni economiche e professionali daranno vita alla iniziativa in campo di energia ed efficienza: questo perché sembra che l'unica risposta possibile sia darsi da fare . Speriamo solo di essere in tanti», conclude Vincenzo Caldarone.
Non sono tra quelli che si lamentano e chiedono solo assistenza. Noi dobbiamo prenderci la responsabilità dello sviluppo e non bruciare risorse e vite dei giovani. Ma le disparità storiche ed economiche hanno bisogno di tempo per rimarginarsi. L'Italia intera e l'Europa hanno bisogno di un Sud Italia denso di innovazione ambientale, umana ed economica.
Invece sembra che le politiche siano diventate la somma di piccoli egoismi, in cui ognuno si butta sul suo piccolo bonus o rendita, e il paese vada pure a quel paese. La legge elettorale, producendo parlamentari nominati e non rappresentanti di territori e comunità, ha fatto il resto. Al di là delle appartenenze, è il momento per le istituzioni di unirsi per dare una direzione diversa rispetto alla rincorsa degli egoismi di categoria e di territori.
Anche in città i gli unici punti in cui si può far sviluppo, dal piano del commercio allo sviluppo delle imprese degli Insediamenti produttivi, sono impaludati e sembra a volte che prevalga solo la voglia di burocrazia.
Fa paura la scarsa consapevolezza dei tempi che attraversiamo: Preoccupa il divario tra bisogni delle comunità e risposte di governo a tutti i livelli. A questo punto rimane da mettere insieme le persone, le idee e le reti che fanno innovazione e sviluppo per sé e così agiscono per il territorio, come per le Comunità energetiche, o gli hub per nuove competenze e innovazione, e reti di imprese. . Nei prossimi giorni associazioni economiche e professionali daranno vita alla iniziativa in campo di energia ed efficienza: questo perché sembra che l'unica risposta possibile sia darsi da fare . Speriamo solo di essere in tanti», conclude Vincenzo Caldarone.