Cronaca
Bracconaggio nell'Alta Murgia, denunciati due andriesi per caccia al cinghiale
Operazione del Corpo Forestale dello Stato in contrada "Lama Pagliara" a Ruvo
Andria - mercoledì 21 ottobre 2015
9.00
Erano intenti a cercare di abbattere un cinghiale in contrada "Lama pagliara" in agro di Ruvo di Puglia, ma sono stati fermati da uomini del Corpo Forestale dello Stato. Si tratta di due uomini andriesi di 59 e 60 anni, denunciati all'autorità giudiziaria di Trani oltre al sequestro di numerose armi e relative munizioni. I due soggetti ora rischiano l'arresto fino a sei mesi e l'ammenda di 13mila euro.
Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, infatti, erano impegnati in una specifica attività a tutela del patrimonio faunistico del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. I militari di Ruvo di Puglia, da tempo sulle tracce di alcuni bracconieri dediti al prelievo venatorio illegale, sono stati sorpresi in un'autovettura, dopo un lungo pedinamento. I due soggetti, infatti, erano in chiaro atteggiamento sospetto ed intenti frettolosamente a nascondere qualcosa nel proprio mezzo. Raggiunta e fermata l'autovettura è stato rinvenuto un fucile da caccia in pronta disponibilità ossia non smontato in più parti, come pure un congruo numero di cartucce a palla singola, tipico munizionamento usato nella caccia al cinghiale.
I Forestali hanno così immediatamente contestato ai soggetti, in concorso tra loro, l'introduzione di armi all'interno dell'area protetta e a seguito dell'attività investigativa svolta, anche il reato di esercizio venatorio non consentito all'interno di area naturale protetta. Infatti, i due soggetti avevano posto in essere un'attività di caccia illegale finalizzata all'abbattimento di un cinghiale perpetrandola direttamente dall'interno dell'autovettura utilizzata sui sentieri boschivi per la ricerca della fauna nell'intento di abbatterla fugacemente caricarla sul mezzo.
Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, infatti, erano impegnati in una specifica attività a tutela del patrimonio faunistico del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. I militari di Ruvo di Puglia, da tempo sulle tracce di alcuni bracconieri dediti al prelievo venatorio illegale, sono stati sorpresi in un'autovettura, dopo un lungo pedinamento. I due soggetti, infatti, erano in chiaro atteggiamento sospetto ed intenti frettolosamente a nascondere qualcosa nel proprio mezzo. Raggiunta e fermata l'autovettura è stato rinvenuto un fucile da caccia in pronta disponibilità ossia non smontato in più parti, come pure un congruo numero di cartucce a palla singola, tipico munizionamento usato nella caccia al cinghiale.
I Forestali hanno così immediatamente contestato ai soggetti, in concorso tra loro, l'introduzione di armi all'interno dell'area protetta e a seguito dell'attività investigativa svolta, anche il reato di esercizio venatorio non consentito all'interno di area naturale protetta. Infatti, i due soggetti avevano posto in essere un'attività di caccia illegale finalizzata all'abbattimento di un cinghiale perpetrandola direttamente dall'interno dell'autovettura utilizzata sui sentieri boschivi per la ricerca della fauna nell'intento di abbatterla fugacemente caricarla sul mezzo.