Cronaca
Bracciante 42enne colto da infarto nelle campagne tra Andria e Canosa
E' accaduto ad un uomo tarantino nei campi dove è deceduta Paola Clemente
Andria - martedì 18 agosto 2015
14.11
Stessa agenzia interinale, stesso luogo, stessa città di origine. Una nuova tragica fatalità che ha colpito le campagne tra Andria e Canosa dopo la morte di Paola Clemente avvenuta il 13 luglio scorso. Arcangelo, un bracciante di San Giorgio Jonico (Taranto) di 42 anni, è stato colpito da infarto proprio mentre lavorava in una vigna sotto un tendone, per l'ormai famosa acinellatura dell'uva. Il bracciante tarantino era stato assunto dalla stessa agenzia interinale di Paola e giungeva ad Andria sempre partendo dal piccolo comune tarantino.
L'episodio è avvenuto circa 10 giorni fa e l'uomo è in coma anche se la notizia la si apprende solo oggi dopo la nuova denuncia del segretario della Flai CGIL Puglia, Giuseppe De Leonardis: «Il bracciante lavorava circa sette ore al giorno, alle quali si devono aggiungere le cinque ore di trasporto. Proprio per il trasporto - ha aggiunto De Leonardis - pagava 12 euro al 'caporale', a fronte di una paga che supera di poco i 27 euro al giorno». Lo stesso De Leonardis ha aggiunto: «Temo che in quelle campagne si usino fitofarmaci pericolosi che fanno sentire male gli operai. Prometto - ha concluso lo stesso segretario della Flai Cgil Puglia - di impegnarmi al massimo per rompere il muro di omertà che copre quelle che sono le reali condizioni di vita dei braccianti agricoli in Puglia».
L'episodio è avvenuto circa 10 giorni fa e l'uomo è in coma anche se la notizia la si apprende solo oggi dopo la nuova denuncia del segretario della Flai CGIL Puglia, Giuseppe De Leonardis: «Il bracciante lavorava circa sette ore al giorno, alle quali si devono aggiungere le cinque ore di trasporto. Proprio per il trasporto - ha aggiunto De Leonardis - pagava 12 euro al 'caporale', a fronte di una paga che supera di poco i 27 euro al giorno». Lo stesso De Leonardis ha aggiunto: «Temo che in quelle campagne si usino fitofarmaci pericolosi che fanno sentire male gli operai. Prometto - ha concluso lo stesso segretario della Flai Cgil Puglia - di impegnarmi al massimo per rompere il muro di omertà che copre quelle che sono le reali condizioni di vita dei braccianti agricoli in Puglia».