Territorio
Botteghe di Mestiere, la Regione finanzia tutti i progetti
Un soggetto promotore ospita percorsi di tirocinio di inserimento/reinserimento per 6 mesi di giovani disoccupati
Andria - lunedì 5 dicembre 2016
21.00 Comunicato Stampa
"La Regione Puglia, su mia proposta, ha deciso di sostenere con risorse proprie i sei progetti pugliesi, ammessi ma non finanziati per insufficienza di fondi, del bando nazionale di Italia Lavoro «Botteghe di mestiere e dell'innovazione», per un totale di 59 tirocinanti per 43 aziende", a comunicarlo è l'assessore all'istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo.
"La nostra regione – fa sapere Leo – è da tempo impegnata nella rivalorizzazione delle figure artigiane del territorio, nella profonda convinzione che queste figure professionali, se opportunamente sostenute, se capaci di unire tradizione ed innovazione, rappresentino opportunità di lavoro per i nostri giovani. In questa direzione sono stati avviati i "progetti di bottega" da parte di Italia Lavoro, ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso il Programma Sperimentazione di Politiche Attive (Botteghe) che ha trovato concreta attuazione con la pubblicazione in data 12/02/2016 dell'Avviso pubblico "Botteghe di mestiere e dell'innovazione".
Le botteghe di mestiere sono costituite da un soggetto promotore e da una o più aziende che ospitano percorsi di tirocinio di inserimento/reinserimento della durata di 6 mesi per i giovani che si trovano in stato di disoccupazione/inoccupazione, coerentemente con gli standard minimi richiesti dalla normativa regionale di riferimento.
"Grazie a questo bando di ItaliaLavoro, numerose botteghe di mestiere sul territorio pugliese hanno visto la luce, offrendo opportunità di tirocinio ad altrettanti giovani. Purtroppo – ha concluso Leo – per insufficienza di risorse e nonostante la Puglia sia stata la regione con più progetti finanziati, ben sei botteghe di mestiere sono state ammesse ma non finanziate. Grazie alla collaborazione con Italia Lavoro, la Regione Puglia ha deciso di finanziare le botteghe escluse esaurendo la graduatoria del suddetto Avviso: artigiani del tessile, casari, fornai, sono solo alcune delle opportunità di formazione che il nostro intervento ha garantito".
"La nostra regione – fa sapere Leo – è da tempo impegnata nella rivalorizzazione delle figure artigiane del territorio, nella profonda convinzione che queste figure professionali, se opportunamente sostenute, se capaci di unire tradizione ed innovazione, rappresentino opportunità di lavoro per i nostri giovani. In questa direzione sono stati avviati i "progetti di bottega" da parte di Italia Lavoro, ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso il Programma Sperimentazione di Politiche Attive (Botteghe) che ha trovato concreta attuazione con la pubblicazione in data 12/02/2016 dell'Avviso pubblico "Botteghe di mestiere e dell'innovazione".
Le botteghe di mestiere sono costituite da un soggetto promotore e da una o più aziende che ospitano percorsi di tirocinio di inserimento/reinserimento della durata di 6 mesi per i giovani che si trovano in stato di disoccupazione/inoccupazione, coerentemente con gli standard minimi richiesti dalla normativa regionale di riferimento.
"Grazie a questo bando di ItaliaLavoro, numerose botteghe di mestiere sul territorio pugliese hanno visto la luce, offrendo opportunità di tirocinio ad altrettanti giovani. Purtroppo – ha concluso Leo – per insufficienza di risorse e nonostante la Puglia sia stata la regione con più progetti finanziati, ben sei botteghe di mestiere sono state ammesse ma non finanziate. Grazie alla collaborazione con Italia Lavoro, la Regione Puglia ha deciso di finanziare le botteghe escluse esaurendo la graduatoria del suddetto Avviso: artigiani del tessile, casari, fornai, sono solo alcune delle opportunità di formazione che il nostro intervento ha garantito".