Politica
Borgo Montegrosso, Miscioscia: «Preservare un pezzo di storia culturale»
La nota del consigliere comunale di Forza Italia
Andria - mercoledì 30 marzo 2016
«L'ufficializzazione dell'adesione di Borgo Montegrosso all'Associazione Borghi autentici d'Italia, rappresenta un elemento di positività per una frazione, quella di Andria, che merita quell'attenzione e riqualificazione anche per la sua storia e per la sua vocazione rurale - afferma il consigliere comunale di Forza Italia Benedetto Miscioscia. Vocazione rurale che nel tempo ha costituito la base per sviluppare anche, unitamente all'attività agricola, l'offerta enogastronomica del vero Km. Zero oltre a quella ricettiva con alcuni B&B e agriturismi, contemplando la tradizionale produzione delle nostre eccellenze agricole in primis olio, vino, grano ma anche mandorle, senza dimenticare le prelibatezze casearie. Borgo Montegrosso, rappresenta per la città di Andria la porta nord di accesso al magnifico habitat del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, nel quale storia e tradizione si combinano con le bellezze naturali e paesaggistiche, inebriati dai profumi e dai colori di essenze non solo erbacee ed arbustive (asfodelo e finocchietto selvatico oltre al fungo carboncello ed ora anche il tartufo), che distinguono e la caratterizzano. Parlare del Borgo di Montegrosso, diventa inevitabile parlare del Palazzo del Duca Belgioioso, che ha rappresentato e rappresenta una parte importante della storia di Montegrosso legata al periodo della transumanza e della produzione di grano. Oggi, Borgo Montegrosso - prosegue Miscioscia - merita non solo la valorizzazione ma anche il rispetto di vedere preservato questo pezzo di storia culturale e colturale legato al mondo rurale che non può e non deve essere stravolto e violentato da altri più sconcertanti e devastanti interventi urbanistici, paragonabili ad una sorta di "Punta Perotti". Infatti, è doveroso evidenziare che è necessario rivedere il PRG vigente, al fine di eliminare la possibilità di edificare in modo inconsueto rispetto alla vocazione urbanistica del borgo. Una variante necessaria per evitare che lo storico borgo rurale si trasformi in un borgo di palazzi, con edifici multipiano non rispondenti alla tipologia architettonica e paesaggistica del luogo. Oltre alla necessità che per lo stesso borgo venga approvato un Piano dei colori rispondente alla necessità di garantire quell'integrazione paesistica non invasiva ma gradevole e contestualizzata alla realtà originaria del Borgo. L'impegno adesso in capo all'Amministrazione è di avviare tutte le necessarie iniziative per intercettare ed utilizzare i contributi economici per il recupero, la riqualificazione e il rilancio di Montegrosso che potrebbero essere rafforzate ad iniziare fornendo alle famiglie residenti le compostiere per il recupero ed il trattamento dell'umido che, trasformato in ammendante, potrebbe essere riutilizzato per concimare giardini ed aiuole del borgo garantendo un vantaggio economico con conseguente riduzione della Tari. Ecco - conclude il consigliere comunale - un altro modo con la quale l'Amministrazione continua a concretizzare il proprio progetto di cambiamento e di valorizzazione della città e della sua frazione».