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Bollette di energia elettrica: a Brindisi le più care, ad Andria si risparmia

Studio SosTariffe. In città consumo di circa 2977 kWh per una spesa di circa 603

Bollette dell'energia elettrica in Puglia: a Brindisi le più care, Andria la località più risparmiosa. E' questa la conclusione a cui è giunto lo studio di SosTariffe.it che ha analizzato consumi e costi della regione pugliese stimando il prezzo della bolletta annua della luce. Secondo l'osservatorio Brindisi è la città con i consumi più alti, ovvero 3406 kWh annui (-7% dal 2014) che corrispondono a 752 euro di spesa annua. Andria è, invece, la località della Puglia più risparmiosa dato che in questa realtà si segnala sia il calo maggiore di consumi dall'anno scorso che il consumo medio minore in regione. Dal 2014, infatti, la diminuzione è stata del 10% e oggi ad Andria si consumano circa 2977 kWh annui per una spesa di quasi 603 euro in bolletta, circa 150 euro in meno che Brindisi. Dallo studio si evince che i consumi medi di energia nel 2015 in Puglia sono rimasti pressoché identici dal 2014 con una diminuzione di circa il 3%. Nel 2015 in regione si consumano in media circa3202 kWh annui a nucleo familiare, contro i 3312 kWh dell'anno scorso. Secondo questa stima, dunque, nel 2015 si spenderanno in media quasi 685 euro per l'energia.

A Barletta SosTariffe.it rileva l'aumento più alto dei consumi in regione (+8%). Oggi in questa località si consumano circa 3202 kWh contro i 2955 kWh del 2014. Tuttavia i consumi medi più alti SosTariffe.it li registra a Brindisi che, nonostante il calo del 7% rispetto al 2014, detiene anche per quest'anno il primato come città pugliese con il maggior dispendio di energia. Qui, infatti, si arrivano a consumare in media3406 kWh annui di energia per un costo finale di oltre 752 euro in bolletta. In generale, in quasi tutte le città pugliesi, si riscontra una diminuzione dei consumi medi, dato che indica una cultura del risparmio energetico maggiore che in altre regioni. Quello che tuttavia incide maggiormente sulle bollette è, di certo, utilizzare male alcuni elettrodomestici. Nello studio sono stati analizzati i consumi degli apparecchi più diffusi e stillata una lista di buoni consigli da seguire per risparmiare:
  • lavatrice: lavare a 60° o temperature più alte comporta un sovrapprezzo in bolletta di circa il 10%. Questo accade perché circa il 90% dell'energia elettrica utilizzata dalla lavatrice serve a riscaldare l'acqua. I consigli individuati sono quelli di lavare il più possibile a 40° oppure utilizzare pannelli solari per scaldare l'acqua. Queste due soluzioni permettono un risparmio in Puglia di circa 45 euro all'anno ovvero il 58% dei consumi utilizzati per la lavatrice;
  • lavastoviglie: anche l'utilizzo di questo elettrodomestico incide per circa il 10% sui consumi a causa del riscaldamento dell'acqua necessaria al funzionamento. Scegliere un modello che possa caricare direttamente l'acqua calda dalla rete permette un risparmio di 26 euro, ovvero il 35% dei consumi della lavastoviglie;
  • frigorifero: il frigorifero, anche se può non sembrare, incide per il 9% su consumi e costo bolletta annuo. Questo accade perché per spendere di meno spesso si scelgono modelli con classe energetica bassa. Optando per un frigorifero in classe A++, invece, si possono risparmiare circa 41 euro ovvero il 58% dei consumi annui per il frigorifero;
  • illuminazione: è una delle voci di costo più variabili. Illuminare casa con 10 lampadine a basso consumo incide per circa l'8% dei consumi. Il consiglio più efficace in questo caso è passare a lampade a LED, risparmiando circa 44 euro, ovvero il 73% dei consumi per l'illuminazione;
  • ferro da stiro: ha un consumo piuttosto elevato e pesa per circa il 6% dei consumi. L'unico modo perrisparmiare è ridurre l'utilizzo del 50%, grazie ad alcuni accorgimenti: stendere bene il bucato per ridurre le pieghe, non lasciare il ferro acceso inutilmente, accumulare più capi e stirarli insieme per ridurre l'utilizzo, cominciare dalle cose da stirare a freddo mentre il ferro si scalda e poi passare a quelle ad alta temperatura e infine, staccare il ferro di stiro mentre si finisce con le ultime robe, stirando a bassa temperatura mentre l'apparecchio si raffredda. In questo modo si possono risparmiare circa 23 euro.;
  • asciugatrice in classe B: comporta il 5% dei consumi, ma scegliere un apparecchio di classe superiore può permettere un risparmio di oltre il 60% (in Puglia circa 21 euro annui). Anche il modello a pompa di calore evita la dispersione di aria calda riducendo il consumo energetico fino al 50% rispetto alla classe A.
SosTariffe.it ha stimato che applicando tutti questi consigli gli utenti in Puglia potrebbero risparmiare circa 285 euro all'anno, che corrisponde a circa il 42% della bolletta media.
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