Vita di città
Bloccato per oltre un'ora e mezza a causa di parcheggio selvaggio. La disavventura di un professionista andriese
E' accaduto all'uscita da una cerimonia funebre, nella zona antistante la Basilica della Madonna dei Miracoli
Andria - lunedì 9 maggio 2022
11.36
Una spiacevole disavventura per un professionista andriese, quella accaduta nei giorni scorsi ad Andria. All'uscita da una cerimonia funebre, ha trovato la sua autovettura bloccata nel parcheggio antistante la Basilica della Madonna dei miracoli, da due autovetture che lasciate irregolarmente anteriormente e posteriormente alla propria auto, gli hanno impedito di poter raggiungere i suoi familiari.
"La cosa più assurda non è solo il fatto che l'inciviltà dei nostri concittadini causa problemi agli altri, ma che avendo chiesto l'intervento delle Forze dell'ordine queste mi hanno risposto o che erano impegnate per altri servizi o che non era di propria competenza e che bisognava chiamare la Polizia Locale, cosa fatta ma senza alcun esito, perché dalla sede del Comando mi facevano sapere non avevano auto di servizio disponibili".
Purtroppo il professionista ha dovuto attendere ben un'ora e mezza prima di vedersi liberato dalle auto irregolarmente parcheggiate, in quanto i conducenti erano in chiesa a seguire la Santa Messa, che era seguita al funerale. Per poco una ordinaria giornata non si è trasformata in ben altro.
Sul punto abbiamo chiesto consulto ad un amico legale il quale ci ha chiarito che, fermo restando che per quel parcheggio non è ben chiara la titolarità, avendo la provincia Bat delimitato un'area che bisognerebbe appurare concretamente se possa essere di propria esclusiva pertinenza e quindi essere preclusa all'utilizzo pubblico, vi sarebbe una mancanza del Comune a non aver delimitato correttamente tutta l'area destinata a parcheggi davanti alla Basilica tanto cara agli andriesi.
Parcheggiare può sembrare un gesto banale, fatto in automatico senza stare lì a pensarci troppo. Il parcheggio, però, nasconde un reato disciplinato non solo dal codice penale ma anche da alcune sentenze della Cassazione.
Secondo la Corte di Appello di Palermo, in una sentenza del 2016, chi-con la propria auto- blocca l'entrata o l'uscita di un garage, di un cortile, etc. etc.… non solo commette un illecito ammnistrativo per violazione del Codice della strada ma, rischia di ritrovarsi in un procedimento penale.
Chi con il suo parcheggio selvaggio blocca il passaggio di un'altra auto, rischia di realizzare il reato di violenza privata previsto dall'art. 610 c.p. che prevede la reclusione fino ad anni 4 per "Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa". Nel caso specifico chi parcheggia l'auto bloccando il passaggio di un'altra, priva la persona offesa della libertà di movimento. Ma vi è dell'altro, in quanto sulla vicenda è intervenuta anche la Cassazione.
Infatti, nel 2018, la Cassazione con la sentenza n. 5358/18 del 5 febbraio 2018, ha specificato che il reato di violenza privata si configura anche se l'auto che blocca il passaggio di un'altra, lo fa anche per pochi minuti. Per il legislatore è sufficiente che si realizzi il fatto che impedisce il movimento di un'altra auto per far sì che si configuri il reato di violenza privata.
Per quello che ci compete, oltre a dare notizia di questo spiacevole episodio affinché sia da monito per tutti noi automobilisti a mantenere sempre un corretto e disciplinato stile di guida, anche quando si parcheggia ed aver invitato il professionista andriese a limitarsi a questa segnalazione, ci rivolgiamo a chi di competenza a compiere gli opportuni controlli anche fuori dalle zone più centrali, affinché la sanzione comminata sia da monito a prestare attenzione circa le regole di civiltà e rispetto, prima ancora che di rilievo amministrativo/penale.
"La cosa più assurda non è solo il fatto che l'inciviltà dei nostri concittadini causa problemi agli altri, ma che avendo chiesto l'intervento delle Forze dell'ordine queste mi hanno risposto o che erano impegnate per altri servizi o che non era di propria competenza e che bisognava chiamare la Polizia Locale, cosa fatta ma senza alcun esito, perché dalla sede del Comando mi facevano sapere non avevano auto di servizio disponibili".
Purtroppo il professionista ha dovuto attendere ben un'ora e mezza prima di vedersi liberato dalle auto irregolarmente parcheggiate, in quanto i conducenti erano in chiesa a seguire la Santa Messa, che era seguita al funerale. Per poco una ordinaria giornata non si è trasformata in ben altro.
Sul punto abbiamo chiesto consulto ad un amico legale il quale ci ha chiarito che, fermo restando che per quel parcheggio non è ben chiara la titolarità, avendo la provincia Bat delimitato un'area che bisognerebbe appurare concretamente se possa essere di propria esclusiva pertinenza e quindi essere preclusa all'utilizzo pubblico, vi sarebbe una mancanza del Comune a non aver delimitato correttamente tutta l'area destinata a parcheggi davanti alla Basilica tanto cara agli andriesi.
Parcheggiare può sembrare un gesto banale, fatto in automatico senza stare lì a pensarci troppo. Il parcheggio, però, nasconde un reato disciplinato non solo dal codice penale ma anche da alcune sentenze della Cassazione.
Secondo la Corte di Appello di Palermo, in una sentenza del 2016, chi-con la propria auto- blocca l'entrata o l'uscita di un garage, di un cortile, etc. etc.… non solo commette un illecito ammnistrativo per violazione del Codice della strada ma, rischia di ritrovarsi in un procedimento penale.
Chi con il suo parcheggio selvaggio blocca il passaggio di un'altra auto, rischia di realizzare il reato di violenza privata previsto dall'art. 610 c.p. che prevede la reclusione fino ad anni 4 per "Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa". Nel caso specifico chi parcheggia l'auto bloccando il passaggio di un'altra, priva la persona offesa della libertà di movimento. Ma vi è dell'altro, in quanto sulla vicenda è intervenuta anche la Cassazione.
Infatti, nel 2018, la Cassazione con la sentenza n. 5358/18 del 5 febbraio 2018, ha specificato che il reato di violenza privata si configura anche se l'auto che blocca il passaggio di un'altra, lo fa anche per pochi minuti. Per il legislatore è sufficiente che si realizzi il fatto che impedisce il movimento di un'altra auto per far sì che si configuri il reato di violenza privata.
Per quello che ci compete, oltre a dare notizia di questo spiacevole episodio affinché sia da monito per tutti noi automobilisti a mantenere sempre un corretto e disciplinato stile di guida, anche quando si parcheggia ed aver invitato il professionista andriese a limitarsi a questa segnalazione, ci rivolgiamo a chi di competenza a compiere gli opportuni controlli anche fuori dalle zone più centrali, affinché la sanzione comminata sia da monito a prestare attenzione circa le regole di civiltà e rispetto, prima ancora che di rilievo amministrativo/penale.