Cronaca
Blitz in Contrada San Francesco, arrestato 27enne mentre asportava 4 quintali di olive da un fondo
I Carabinieri sono intervenuti dopo una segnalazione delle guardie campestri
Andria - sabato 13 gennaio 2018
13.55
La stagione olivicola del 2017/2018 si è aperta con una stretta pianificazione, da parte dei Carabinieri di Andria ed in sinergia con le altre Forze dell'Ordine e con i consorzi di guardie campestri, di una serie di capillari servizi perlustrativi in aree rurali particolarmente vulnerabili ai furti del pregiato "oro verde", le olive andriesi. Ed i risultati non si sono fatti attendere.
La fitta rete di controlli, questa volta, ha consentito ai militari dell'Arma di arrestate un rumeno, 27enne, residente ad Andria, per furto aggravato in concorso.
L'operazione, svolta in contrada "San Francesco", è stata organizzata da una gazzella dell'Aliquota Radiomobile che, allertata dalle guardie campestri in transito, ha chiesto rinforzi alla Centrale Operativa della Compagnia di Andria e, nell'immediatezza ha messo in atto uno specifico intervento che ha portato all'arresto del malfattore.
L'appezzamento agricolo, situato in aperta campagna e reso particolarmente insidioso dall'oscurità dovuta al tardo orario, è stato, infatti, circondato da alcune pattuglie di Carabinieri i cui militari, una volta nascoste le autoradio tra la vegetazione, scesi a piedi per le campagne, sono riusciti a bloccare il rumeno, mentre altri correi sono riusciti a far perdere le loro tracce. L'intervento ha permesso di recuperare una decina di sacchi ormai ricolmi di olive, del peso complessivo di quattro quintali. Contestualmente sono stati sequestrati dei randelli, utilizzati dai malviventi per percuotere gli ulivi. È stato proprio quel rumore, così fragoroso e "fuori orario", ad attirare i sospetti di un cittadino che, allertate le guardie campestri ed il 112, ha fornito l'input vincente per il blitz nelle campagne.
Per il rumeno si sono aperte le porte del Carcere di Trani. Al proprietario è stato restituito il maltolto, mentre i continuano le indagini dei Carabinieri per risalire ai complici riusciti a darsi alla fuga.
È da evidenziarsi, ancora una volta, la preziosa collaborazione di un passante che ha segnalato al 112 l'atteggiamento sospetto dei malfattori in azione, consentendo così un immediato intervento dei Carabinieri a tutela della proprietà privata e della sicurezza pubblica, nell'interesse dell'intera collettività.
La fitta rete di controlli, questa volta, ha consentito ai militari dell'Arma di arrestate un rumeno, 27enne, residente ad Andria, per furto aggravato in concorso.
L'operazione, svolta in contrada "San Francesco", è stata organizzata da una gazzella dell'Aliquota Radiomobile che, allertata dalle guardie campestri in transito, ha chiesto rinforzi alla Centrale Operativa della Compagnia di Andria e, nell'immediatezza ha messo in atto uno specifico intervento che ha portato all'arresto del malfattore.
L'appezzamento agricolo, situato in aperta campagna e reso particolarmente insidioso dall'oscurità dovuta al tardo orario, è stato, infatti, circondato da alcune pattuglie di Carabinieri i cui militari, una volta nascoste le autoradio tra la vegetazione, scesi a piedi per le campagne, sono riusciti a bloccare il rumeno, mentre altri correi sono riusciti a far perdere le loro tracce. L'intervento ha permesso di recuperare una decina di sacchi ormai ricolmi di olive, del peso complessivo di quattro quintali. Contestualmente sono stati sequestrati dei randelli, utilizzati dai malviventi per percuotere gli ulivi. È stato proprio quel rumore, così fragoroso e "fuori orario", ad attirare i sospetti di un cittadino che, allertate le guardie campestri ed il 112, ha fornito l'input vincente per il blitz nelle campagne.
Per il rumeno si sono aperte le porte del Carcere di Trani. Al proprietario è stato restituito il maltolto, mentre i continuano le indagini dei Carabinieri per risalire ai complici riusciti a darsi alla fuga.
È da evidenziarsi, ancora una volta, la preziosa collaborazione di un passante che ha segnalato al 112 l'atteggiamento sospetto dei malfattori in azione, consentendo così un immediato intervento dei Carabinieri a tutela della proprietà privata e della sicurezza pubblica, nell'interesse dell'intera collettività.