Territorio
Biol 2015, tre aziende andriesi collezionano successi
Miscioscia: «Sinergia, qualità e competenza dei nostri produttori»
Andria - mercoledì 15 aprile 2015
«Puntare sulla monovarietà si è rivelato una scelta vincente per distinguere la nostra produzione da quella commerciale in genere rappresentata dal "blend" ovvero miscele. Una strategia che vede oggi alcuni nostri produttori premiati per l'impegno e la costanza profusa in questo campo come all'ultima edizione di Biol 2015». Sono le parole di Benedetto Miscioscia, Assessore al Marketing Territoriale ed all'Agricoltura che rilancia la necessità di proseguire su questa strada per continuare a mietere successi e riconoscibilità su tutto il territorio nazionale ed internazionale. Per Biol 2015, infatti, tre produttori andriesi e precisamente l'azienda Agrolio dei F.lli Agresti, l'Azienda Monterisi Nicola e l'Azienda Pizzolorusso Emanuele sono stati premiati rispettivamente con la menzione Extragold metal riservato all'olio "Vecchia Macina", con la menzione gold metal e silver metal con il "Monterisi Cru Coratina" e il "Monterisi Coratina" ed infine con la menzione Silver metal per l'olio "Antica Giara". Un successo tutto made in Andria avallato anche da altri premi attribuiti rispettivamente nell'ambito del 4° Concorso Internazionale "Oro del Mediterraneo" riservato agli Oli Extravergine di oliva dei paesi del Mediterraneo e dal 6° concorso "Oro d'Italia" riservato agli oli extravergine italiani monovarietali che ha visto le medesime aziende ottenere rispettivamente la menzione di qualità per la categoria fruttato leggero all'olio "Antica Giara" dell'azienda Pizzolorusso Emanuele, di merito per la categoria fruttato medio all'olio "la vecchia Macina" dell'azienda Agrolio e all'olio Fruttato oro e biologico Monterisi dell'azienda Monterisi Nicola.
Un pieno di successi in un momento di particolare allarmismo per l'olivicoltura: «La vicenda Xylella sta interessando in particolare gli ulivi del Salento - ha detto Miscioscia - ma la tensione tra i produttori è tanta. L'importanza del comparto olivicolo pugliese ed in particolare di quello andriese con circa 14.500 ettari di oliveti e i circa 3.000.000 di piante nel panorama produttivo nazionale, non può essere trascurata e ritengo di dover invitare tutti i nostri olivicoltori alla necessità di provvedere alle normali cure agronomiche consistenti nell'esecuzione di almeno un'aratura nel periodo di inizio primavera, della potatura e dei necessari trattamenti fitosanitari. Interventi necessari se si vuole perseguire l'obiettivo di prevenire piuttosto che curare, atteso che per prevenire eventuali diffusione batteriche bisogna contrastare lo sviluppo della "sputacchina" ovvero l'insetto che funge da vettore. Fatta questa doverosa premessa è bene evidenziare i successi che la nostra produzione olearia sta conseguendo in particolare negli ultimi anni, grazie anche alla crescita di quella consapevolezza da parte dei nostri produttori che portano alla ribalta la qualità del nostro olio extravergine di "Coratina" che va sempre più affermandosi nel campo commerciale».
Qualità organolettiche e salutistiche da sposare con orgoglio: «Un olio che nell'ultimo quinquennio, grazie alle numerose iniziative messe in campo dall'Amministrazione attraverso le iniziative dell'Assessorato al Marketing e Agricoltura in collaborazione con l'Associazione Nazionale delle Città dell'Olio e il Gal Le Città di Castel del Monte, viene sempre più apprezzato per le sue qualità organolettiche e salutistiche, grazie alle caratteristiche sensoriali determinate dal fruttato da intenso a leggero e dalla ricchezza di polifenoli che gli conferiscono quell'amaro e piccante che oggi stanno diventando il punto di forza che lo distingue da altri oli in commercio».
Un pieno di successi in un momento di particolare allarmismo per l'olivicoltura: «La vicenda Xylella sta interessando in particolare gli ulivi del Salento - ha detto Miscioscia - ma la tensione tra i produttori è tanta. L'importanza del comparto olivicolo pugliese ed in particolare di quello andriese con circa 14.500 ettari di oliveti e i circa 3.000.000 di piante nel panorama produttivo nazionale, non può essere trascurata e ritengo di dover invitare tutti i nostri olivicoltori alla necessità di provvedere alle normali cure agronomiche consistenti nell'esecuzione di almeno un'aratura nel periodo di inizio primavera, della potatura e dei necessari trattamenti fitosanitari. Interventi necessari se si vuole perseguire l'obiettivo di prevenire piuttosto che curare, atteso che per prevenire eventuali diffusione batteriche bisogna contrastare lo sviluppo della "sputacchina" ovvero l'insetto che funge da vettore. Fatta questa doverosa premessa è bene evidenziare i successi che la nostra produzione olearia sta conseguendo in particolare negli ultimi anni, grazie anche alla crescita di quella consapevolezza da parte dei nostri produttori che portano alla ribalta la qualità del nostro olio extravergine di "Coratina" che va sempre più affermandosi nel campo commerciale».
Qualità organolettiche e salutistiche da sposare con orgoglio: «Un olio che nell'ultimo quinquennio, grazie alle numerose iniziative messe in campo dall'Amministrazione attraverso le iniziative dell'Assessorato al Marketing e Agricoltura in collaborazione con l'Associazione Nazionale delle Città dell'Olio e il Gal Le Città di Castel del Monte, viene sempre più apprezzato per le sue qualità organolettiche e salutistiche, grazie alle caratteristiche sensoriali determinate dal fruttato da intenso a leggero e dalla ricchezza di polifenoli che gli conferiscono quell'amaro e piccante che oggi stanno diventando il punto di forza che lo distingue da altri oli in commercio».