Politica
Bilancio, prosegue il dibattito. Idea: "Ora si guardi al futuro di Andria"
Dopo l'approvazione da parte del commissario Tufariello dello schema intervengono Fasanella e Losito
Andria - mercoledì 31 luglio 2019
12.30
«Bene lo studio attento del bilancio, ma ora è tempo di guardare all'immediato futuro di questa città». Idea Andria, per voce del suo coordinatore regionale Francesco Losito e di Egidio Fasanella, coordinatore provinciale Bat, si inserisce nel dibattito politico delle ultime settimane, animato dall'approvazione del bilancio di previsione da parte del commissario straordinario.
«Rispettiamo le idee e le analisi di tutti coloro che, da componenti del Consiglio comunale appena sciolto, hanno avuto un ruolo di maggioranza e/o di opposizione nella legislatura appena conclusa. Ne abbiamo anche condiviso gli interventi di natura tecnica, ma crediamo sia giunto il momento di dare un taglio netto con il passato. Un passato – scrivono Fasanella e Losito - che non può appassionarci perché non ci ha visti protagonisti ma che soprattutto, a nostro parere, non appassiona i cittadini andriesi presi da problemi di altra natura e di più grave entità. Abbiamo condiviso a suo tempo la scelta sofferta di Forza Italia di togliere la fiducia all'Amministrazione Giorgino ed in alcuni momenti l'abbiamo anche auspicata, pur senza rappresentanza in Consiglio. Oggi partecipiamo al Cantiere del buon governo, convinti che sia giunto il momento di chiudere definitivamente con il passato e sia opportuno avviare un dialogo nuovo e diverso per la città di Andria che vive con affanno momenti difficili: l'ordine pubblico, la sicurezza, la recente crisi del comparto agricolo e dell'indotto, la perenne polemica sul regolamento dei dehors, le difficoltà nella circolazione stradale, le opere pubbliche incompiute, i disagi per la carenza di personale negli uffici comunali, tanto per citare alcuni esempi. È per questo che auspichiamo che il tavolo del Cantiere del buongoverno sappia attivarsi quanto prima per dare un taglio netto con il passato, comprendendo e facendo proprie le richieste di cambiamento che vengono dal territorio e dagli andriesi, dando il via ad un nuovo corso volto all'ascolto delle parti sociali, dei rappresentanti del mondo del lavoro, dei rappresentanti delle categorie produttive, delle associazioni di volontariato, degli ordini professionali. Perché, siamo convinti – conclude la nota di Idea Andria - attraverso tali istanze si può costruire un programma di governo nonché di coalizione. Un programma che per certi versi sia distinto e soprattutto più partecipato rispetto al passato».
«Rispettiamo le idee e le analisi di tutti coloro che, da componenti del Consiglio comunale appena sciolto, hanno avuto un ruolo di maggioranza e/o di opposizione nella legislatura appena conclusa. Ne abbiamo anche condiviso gli interventi di natura tecnica, ma crediamo sia giunto il momento di dare un taglio netto con il passato. Un passato – scrivono Fasanella e Losito - che non può appassionarci perché non ci ha visti protagonisti ma che soprattutto, a nostro parere, non appassiona i cittadini andriesi presi da problemi di altra natura e di più grave entità. Abbiamo condiviso a suo tempo la scelta sofferta di Forza Italia di togliere la fiducia all'Amministrazione Giorgino ed in alcuni momenti l'abbiamo anche auspicata, pur senza rappresentanza in Consiglio. Oggi partecipiamo al Cantiere del buon governo, convinti che sia giunto il momento di chiudere definitivamente con il passato e sia opportuno avviare un dialogo nuovo e diverso per la città di Andria che vive con affanno momenti difficili: l'ordine pubblico, la sicurezza, la recente crisi del comparto agricolo e dell'indotto, la perenne polemica sul regolamento dei dehors, le difficoltà nella circolazione stradale, le opere pubbliche incompiute, i disagi per la carenza di personale negli uffici comunali, tanto per citare alcuni esempi. È per questo che auspichiamo che il tavolo del Cantiere del buongoverno sappia attivarsi quanto prima per dare un taglio netto con il passato, comprendendo e facendo proprie le richieste di cambiamento che vengono dal territorio e dagli andriesi, dando il via ad un nuovo corso volto all'ascolto delle parti sociali, dei rappresentanti del mondo del lavoro, dei rappresentanti delle categorie produttive, delle associazioni di volontariato, degli ordini professionali. Perché, siamo convinti – conclude la nota di Idea Andria - attraverso tali istanze si può costruire un programma di governo nonché di coalizione. Un programma che per certi versi sia distinto e soprattutto più partecipato rispetto al passato».