Politica
Bike sharing, Vurchio: «Servizio mai decollato»
Il capogruppo del PD pungola l'amministrazione comunale
Andria - lunedì 2 marzo 2015
«Il famoso bike sharing, ad oggi, non è ancora decollato anzi, la scomparsa delle biciclette continua ad essere un mistero che nessuno, dell'amministrazione, ha il coraggio di spiegare ai cittadini. Se poi pensiamo che sono stati sprecati molti altri quattrini per fare piste ciclabili al limite del ridicolo, ci chiediamo chi dovrà utilizzarle se le biciclette continuano a non esserci? Ricordo ai cittadini che l'amministrazione Giorgino spreca circa 4.000,00 euro oltre IVA al mese per l'utilizzo del solo impianto di bike sharing oltre, da Gennaio 2014, un canone mensile di circa 1.300,00 oltre IVA per il servizio di assistenza (telefonica, numero verde) alle biciclette denominato "web hosting". Ma se le biciclette non ci sono per quale motivo il comune continua a sprecare tali costi?». Sono queste le domande del capogruppo del Partito Democratico di Andria, Giovanni Vurchio, che precisa: «Era il 16 gennaio 2014 quando, a mezzo stampa, invitavo l'amministrazione Giorgino a spiegare, all'intera cittadinanza, dov'erano terminate le oltre 130 biciclette inaugurate nel lontano 23 Gennaio 2011».
«La risposta dell'allora assessore alla mobilità, Michele Zinni - prosegue Vurchio - fu che mentre in altre città vicine il servizio era stato sospeso, il bike sharing ad Andria era una realtà positiva della nostra comunità, tale grazie anche al senso civico dei fruitori del servizio e dei cittadini. Ma credo - ha concluso Vurchio - che forse una ragione c'è, mancano i soldi per consentire una manutenzione ordinaria delle stesse. Altro che "andrianonsiferma", Andria si è fermata cinque anni fa e le conseguenze negative le stiamo già vivendo».
«La risposta dell'allora assessore alla mobilità, Michele Zinni - prosegue Vurchio - fu che mentre in altre città vicine il servizio era stato sospeso, il bike sharing ad Andria era una realtà positiva della nostra comunità, tale grazie anche al senso civico dei fruitori del servizio e dei cittadini. Ma credo - ha concluso Vurchio - che forse una ragione c'è, mancano i soldi per consentire una manutenzione ordinaria delle stesse. Altro che "andrianonsiferma", Andria si è fermata cinque anni fa e le conseguenze negative le stiamo già vivendo».