bike sharing Andria
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Vita di città

Bike sharing e Andria, un amore mai del tutto sbocciato

Tra sospensione del servizio ed episodi di inciviltà, la bicicletta pare essere una chimera in città

Era il lontano gennaio 2011 quando l'amministrazione comunale presentò il nuovo servizio cittadino di trasporto con biciclette, "Andriainbici", portando Andria ad essere tra le prime città della Puglia ad attivare un'opportunità di mobilità alternativa.

Sono ormai trascorsi circa sei anni da quella data, e si può affermare con certezza che il rapporto tra questo nuovo servizio (che, nelle intenzioni, sarebbe risultato di sicuro beneficio per la vita del cittadino andriese e dello spazio cittadino in generale) e la città federiciana non è stato affatto idilliaco. Il servizio è sospeso dalla serata dello scorso 21 ottobre per cessazione del contratto di gestione della ditta affidataria, Bicincittà srl. Dallo scorso febbraio fino a settembre, ricordando anche una sospensione del servizio a luglio per pochi giorni, il trasporto locale con biciclette era stato riavviato (dopo un'altro precedente stop) in via sperimentale, con alcune novità come le biciclette di colore giallo e un apposita sorveglianza della Polizia Municipale decisa dall'amministrazione comunale per evitare il moltiplicarsi di episodi di inciviltà, quali furto e danneggiamenti ai mezzi a due ruote. Evidentemente, l'esperimento si è rivelato fallimentare, dal momento che si possono ancora ammirare biciclette assenti dalle rispettive postazioni o alcune, qualora presenti, private persino del loro sellino (in piazza Marconi l'ultimo episodio di tal genere) o danneggiate in altro modo. Sarà pur vero che il servizio non è stato così tenuto in considerazione da chi l'ha istituito, ma l'aspetto peggiore è il proliferare dell'inciviltà e un senso di responsabilità comune che non esiste nemmeno sul nostro vocabolario.

Si invita tutta la comunità ad un maggiore senso civico per quanto riguarda i servizi pubblici, a cui tutti hanno il diritto di accedere per usufruirne nella loro completezza: quando un determinato servizio è mal curato da chi di dovere, esiste il dono della parola per esprimere il proprio dissenso: rubare o danneggiare non costituiscono soluzioni idonee.
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