
Vita di città
Banca di Andria: il 29 aprile assemblea plenaria dei soci
Presidente Paolo Porziotta: "Momento significativo di incontro, confronto e condivisione"
Andria - sabato 26 aprile 2025
13.51
"L'assemblea ordinaria dei soci Bda, in programma martedì 29 aprile al di là dell'assolvimento di una precisa incombenza di legge, costituisce momento significativo di incontro, confronto e condivisione. Un'occasione propizia per rinsaldare, una volta di più, quel fondamentale rapporto interpersonale, segno distintivo tra una banca locale e la sua ampia base sociale"
Così Paolo Porziotta, presidente della Banca di Andria di Credito Cooperativo, in sede di presentazione del tradizionale appuntamento annuale e plenario dei soci dell'Istituto che si terrà ore 18,00 presso la Sala Conferenze Museo Diocesano "San Riccardo", via Domenico De Anellis, 46 ad Andria.
"Il messaggio del management dell'Istituto per questo 2025 – ha sintetizzato Porziotta – non può che essere un invito alla crescita, ciascuno per la parte di sua competenza. Pur in un anno di ulteriore transizione per il sistema economico finanziario dell'intero Paese, quale il 2024, Bda consolida e rafforza il suo ruolo di Banca di Comunità com'è testimoniato da tutti i principali indicatori di solidità e redditività. Un chiaro ed ulteriore segnale che il nostro lavoro – avviato con sagacia e lungimiranza 18 anni orsono - sta producendo i risultati auspicati nel pieno rispetto del cronoprogramma che ci eravamo prefissati, a breve ed a lungo termine. Oggi l'Istituto è maggiorenne e, forte della sua maturità, può guardare al futuro con rinnovato impegno, con misurato ottimismo ed obiettivi legittimamente più ambiziosi. Ovviamente senza mai perdere di vista la propria mission peculiare: restare costantemente al fianco della comunità locale, delle famiglie, delle imprese, degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori, dei professionisti, dei giovani, dei pensionati e delle fasce più deboli. Nonostante l' attuale contingenza economica tuttora provata da oggettive criticità".
"Il messaggio del management dell'Istituto per questo 2025 – ha sintetizzato Porziotta – non può che essere un invito alla crescita, ciascuno per la parte di sua competenza. Pur in un anno di ulteriore transizione per il sistema economico finanziario dell'intero Paese, quale il 2024, Bda consolida e rafforza il suo ruolo di Banca di Comunità com'è testimoniato da tutti i principali indicatori di solidità e redditività. Un chiaro ed ulteriore segnale che il nostro lavoro – avviato con sagacia e lungimiranza 18 anni orsono - sta producendo i risultati auspicati nel pieno rispetto del cronoprogramma che ci eravamo prefissati, a breve ed a lungo termine. Oggi l'Istituto è maggiorenne e, forte della sua maturità, può guardare al futuro con rinnovato impegno, con misurato ottimismo ed obiettivi legittimamente più ambiziosi. Ovviamente senza mai perdere di vista la propria mission peculiare: restare costantemente al fianco della comunità locale, delle famiglie, delle imprese, degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori, dei professionisti, dei giovani, dei pensionati e delle fasce più deboli. Nonostante l' attuale contingenza economica tuttora provata da oggettive criticità".
Sebbene in presenza di uno scenario complessivo di tassi al ribasso - commenta il direttore generale di Bda, Nicola Bitetto - l'esercizio 2024 è stato caratterizzato da una dinamica delle masse contrastante. Se la raccolta diretta si è attestata ad oltre 99 milioni di euro, evidenziando una crescita del 1,25%, e la raccolta indiretta ha raggiunto i 15 milioni di euro, incrementandosi del 46,32%, gli impieghi si sono ridotti a 55 milioni di euro, in flessione del 7,75%. Cionondimeno, il margine di interesse ha raggiunto i 4 milioni di euro (+5,18% rispetto al 2023) e il margine di intermediazione ha toccato i 5 milioni di euro, in incremento del 7,08% rispetto al 2023. Nel corso del 2024 - prosegue Bitetto - la Banca ha poi sottoscritto un accordo per un "Piano di Esodi", volontario e incentivato, per l'accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà. Tale circostanza ha comportato l'accantonamento a Fondo Rischi e Oneri di un importo pari a 578 mila euro, generando un pari incremento delle spese per il personale e, di conseguenza, dei costi operativi. Tale circostanza, unitamente ai maggiori accantonamenti resisi necessari a fronte del deterioramento di talune posizioni, si è riverberato sull'utile netto, che è risultato pari a 236 mila euro. In assenza del citato accordo per il "Piano Esodi", l'utile lordo sarebbe stato dunque pari a 813 mila euro. Trattasi, comunque, di risultati che gratificano il nostro impegno quotidiano pur in una contingenza socio-economica ancora delicata. A fronte della quale non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno allo sviluppo del Territorio e della Comunità, senza perdere di vista quegli ideali di mutualità e di localismo che costituiscono da sempre il core business del Credito Cooperativo."