Scuola e Lavoro
"Back to the future": l'istituto Lotti di Andria ad Oslo
L’esperienza di 9 studenti andriesi in Norvegia a difesa dell'acqua
Andria - martedì 15 aprile 2014
Ha preso avvio il 7 aprile a Nesodden, nei pressi di Oslo, il primo incontro di "Comenius - Back to the future" un progetto europeo di partenariato multilaterale fra scuole dell'Unione Europea, che si concluderà nella primavera del 2015. Destinatari del progetto, assieme a studenti francesi e norvegesi, sono stati nove ragazzi frequentanti l'I.I.S.S. "R. Lotti" di Andria. Coordinati dalle docenti Angela Lotito e Mariella Serrone, i ragazzi hanno sviluppato e approfondito uno dei temi più vasti e oggi più che mai attuale: l'acqua come risorsa da difendere. «Abbiamo deciso di trattare il tema dell'acqua in modo originale - ci dicono gli studenti - e visto che il nostro territorio non ha fiumi, abbiamo scelto di parlare delle acque sotterranee che sono un grande patrimonio legato al nostro territorio che è carsico. Volevamo far conoscere agli altri paesi come il nostro territorio sia stato plasmato dall'acqua».
Gli studenti italiani hanno approfondito il problema dell'inquinamento della falda acquifera e l'importanza storica e sociale dell'acquedotto pugliese, il ruolo dell'acqua nel proprio territorio e le strategie messe in atto per difenderla e garantirla alle generazioni future. «Il 6 aprile – raccontano i ragazzi – siamo partiti in nove per la Norvegia e siamo rimasti lì fino al 10, alloggiando a Nesodden una penisola a 20 minuti di traghetto da Oslo. Durante questo viaggio abbiamo avuto l'opportunità di socializzare con ragazzi norvegesi e francesi e di migliorare le nostre conoscenze della lingua inglese. È stato interessante per noi visitare un'altra nazione, dove abbiamo potuto confrontarci con differenti abitudini e tradizioni e conoscere il diverso stile di vita di un Paese considerato tra i più civili al mondo».
I ragazzi si dichiarano entusiasti dalla bellezza della città e dall'amore al quale i loro coetanei norvegesi vengono abituati sin da piccoli soprattutto per l'arte e la musica. La prossima tappa del progetto Comenius sarà proprio l'Istituto Lotti di Andria dal 12 al 15 Ottobre. Il modulo da sviluppare riguarderà la tutela del prezioso Castel del Monte, per trasmettere alle generazioni future il messaggio straordinario di pace e comprensione interculturale che lo stesso veicola: «Offrire l'opportunità di scambi culturali e di confronti tra realtà scolastiche diverse e promuovere una migliore comprensione della cultura europea è una imprescindibile risorsa per i cittadini del XXI sec», ha concluso il Dirigente Scolastico Pasquale Annese.
Gli studenti italiani hanno approfondito il problema dell'inquinamento della falda acquifera e l'importanza storica e sociale dell'acquedotto pugliese, il ruolo dell'acqua nel proprio territorio e le strategie messe in atto per difenderla e garantirla alle generazioni future. «Il 6 aprile – raccontano i ragazzi – siamo partiti in nove per la Norvegia e siamo rimasti lì fino al 10, alloggiando a Nesodden una penisola a 20 minuti di traghetto da Oslo. Durante questo viaggio abbiamo avuto l'opportunità di socializzare con ragazzi norvegesi e francesi e di migliorare le nostre conoscenze della lingua inglese. È stato interessante per noi visitare un'altra nazione, dove abbiamo potuto confrontarci con differenti abitudini e tradizioni e conoscere il diverso stile di vita di un Paese considerato tra i più civili al mondo».
I ragazzi si dichiarano entusiasti dalla bellezza della città e dall'amore al quale i loro coetanei norvegesi vengono abituati sin da piccoli soprattutto per l'arte e la musica. La prossima tappa del progetto Comenius sarà proprio l'Istituto Lotti di Andria dal 12 al 15 Ottobre. Il modulo da sviluppare riguarderà la tutela del prezioso Castel del Monte, per trasmettere alle generazioni future il messaggio straordinario di pace e comprensione interculturale che lo stesso veicola: «Offrire l'opportunità di scambi culturali e di confronti tra realtà scolastiche diverse e promuovere una migliore comprensione della cultura europea è una imprescindibile risorsa per i cittadini del XXI sec», ha concluso il Dirigente Scolastico Pasquale Annese.