Cronaca
Auto cannibalizzate rinvenute in contrada Femmina Morta
Ritrovate dalle Guardie per l'Ambiente
Andria - lunedì 13 novembre 2017
10.40
Alla luce del sole, sulla strada oppure occultate dietro un trullo, oppure, peggio, sotto un maestoso albero di ulivo.
Sono state tre le autovetture rinvenute dalle Guardie per l'Ambiente rubate rispettivamente a Cassano, Molfetta e Bisceglie, automezzi smembrati e "strappati" nelle parti vitali. Forse per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. Forse, ancor più banalmente, per richiedere il "pizzo".
Siamo a ridosso del confine di Corato con Andria, in contrada Femmina morta. Contadini intenti di buon'ora a raccogliere le olive.
«Noi appostati per sorprendere le decine di bracconieri che in questo periodo si riversano indisturbati sulle nostre campagne. Ma ecco la sorpresa. Gli occhi sono attratti dalle lamiere luccicanti e da pezzi sparsi un po' dappertutto. Ed eccole le auto divorate dalla criminalità che fagocita quel che può pur di racimolare denaro, denaro sporco che altro non è che l'effetto di un atto vigliacco. Il furto.» raccontano i volontari delle Guardie per l'Ambiente
E commentano: «Le nostre campagne sono ormai un luogo insicuro dove poter gestire tranquillamente affari loschi. Dai rifiuti, al bracconaggio passando dai furti delle olive e per finire al mercato delle auto rubate e perché no, agli incendi. Un gran bazar dai confini elastici e in cui è facile oltre che perdersi restare impunti. Speriamo almeno che le autovetture rinvenute possano essere rimosse».
Sono state tre le autovetture rinvenute dalle Guardie per l'Ambiente rubate rispettivamente a Cassano, Molfetta e Bisceglie, automezzi smembrati e "strappati" nelle parti vitali. Forse per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. Forse, ancor più banalmente, per richiedere il "pizzo".
Siamo a ridosso del confine di Corato con Andria, in contrada Femmina morta. Contadini intenti di buon'ora a raccogliere le olive.
«Noi appostati per sorprendere le decine di bracconieri che in questo periodo si riversano indisturbati sulle nostre campagne. Ma ecco la sorpresa. Gli occhi sono attratti dalle lamiere luccicanti e da pezzi sparsi un po' dappertutto. Ed eccole le auto divorate dalla criminalità che fagocita quel che può pur di racimolare denaro, denaro sporco che altro non è che l'effetto di un atto vigliacco. Il furto.» raccontano i volontari delle Guardie per l'Ambiente
E commentano: «Le nostre campagne sono ormai un luogo insicuro dove poter gestire tranquillamente affari loschi. Dai rifiuti, al bracconaggio passando dai furti delle olive e per finire al mercato delle auto rubate e perché no, agli incendi. Un gran bazar dai confini elastici e in cui è facile oltre che perdersi restare impunti. Speriamo almeno che le autovetture rinvenute possano essere rimosse».