Impianto di biostabilizzazione
Impianto di biostabilizzazione
Territorio

Ato BT e Regione chiedono un impianto di biostabilizzazione a Trani

Individuata un'area sul terreno dell'Amiu. Il Comune di Trani ora valuterà l'ipotesi

Ato BT e Regione Puglia ravvisano la necessità di accelerare il percorso decisionale relativo alla collocazione dell'impiantistica necessaria per chiudere il ciclo dei rifiuti. Entrambi gli enti propongono di ubicare a Trani l'impianto di biostabilizzazione dal momento che l'Amiu ha una sua discarica e, nelle immediate vicinanze, vi è un'area di proprietà dell'azienda dove si potrebbe collocare senza problemi l'impianto. E' questo, in sintesi, l'esito di un incontro, convocato dal presidente dell'Ato BT, Nicola Giorgino Sindaco di Andria, negli uffici regionali e al quale hanno partecipato le rappresentanze istituzionali dei comuni ricompresi nel bacino di ambito territoriale provinciale.

Ora la decisione passa al Comune di Trani che, con l'assessore all'ambiente Giuseppe De Simone, si è riservato di valutare attentamente questa soluzione, sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo quello politico. Spetterà comunque all'assemblea dei sindaci dell'Ato BT il compito di dover recepire i suggerimenti forniti da Ato e Regione e che sono il risultato del tavolo politico tecnico attivato da Comune e Regione e che ha visto confrontarsi da un lato il sindaco di Trani, Luigi Riserbato, l'assessore all'ambiente, Giuseppe De Simone, e l'amministratore unico di Amiu, Antonello Ruggiero, e dall'altro il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, l'assessore regionale all'ambiente, Lorenzo Nicastro, ed il dirigente del servizio rifiuti della Regione, Giovanni Campobasso. L'assemblea dei sindaci dovrà esprimersi anche per ciò che attiene l'allocazione di altri impianti.

Durante l'incontro a Bari, si è discusso anche di altri temi. Per quanto riguarda il conferimento dei rifiuti non trattati in discarica, la Regione si è fatta carico di dare indicazioni "non in contrasto con la circolare nazionale in materia ambientale". La Regione, inoltre, anche a seguito di diffide ed atti deliberativi del Comune di Trani, ha riferito che sta predisponendo nuove forme di sostegno finanziario per esaudire le richieste economiche formulate dall'amministrazione comunale di Trani ed inerenti il servizio di raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio comunale.
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