Politica
Assuntela Messina: «Essere esempi di coerenza» in vista delle «Parlamentarie» PD
Una delle quattro donne impegnate nella rincorsa al listino per il Parlamento nella BAT. «La Politica deve sollecitare un tempo nuovo che responsabilizzi tutti»
Andria - venerdì 28 dicembre 2012
10.07
Sono sette i candidati nella BAT alle «Parlamentarie» del Partito Democratico che si svolgeranno il prossimo 30 dicembre in tutta Italia. In provincia vi è una maggioranza di proposte femminili, novità assoluta, con ben quattro candidate. Da Barletta la 48enne Assuntela Messina prova a tracciare un rapido quadro del suo impegno in vista della consultazione elettorale di dopodomani: «Ho deciso di mettere a disposizione dei cittadini il mio impegno e le mie competenze - dice la Messina, candidata del PD - spinta dal desiderio di aprire con loro un dialogo serio e rigoroso sulle prospettive del nostro territorio. Una delle priorità è l'essere esempi limpidi di coerenza con i principi che si proclamano, educatori alla serietà, alla compostezza in ogni pratica politica e istituzionale, scrupolosi e attenti alle conseguenze delle proprie azioni nella formazione del senso civico che deve connotare il nostro territorio».
L'impegno nasce proprio dalla voglia di poter immaginare un futuro migliore e nuovo sulla base dell'esperienza passata con scelte chiare e condivise: «La Politica deve sentire su di sé l'onere di sollecitare e dirigere un tempo nuovo che coinvolga e responsabilizzi tutti - prosegue Assuntela Messina - E' il tempo delle scelte chiare, delle distinzioni salutari per ricercare una nuova qualità del vivere. E in tutto ciò sta la ragione profonda del mio impegno».
Ma attenzione massima è riportata verso il saper ascoltare ed essere sentinelle delle aspettative dei cittadini: «Chi ha un giusto interesse verso le città del nostro territorio deve operare per dare una maggiore consapevolezza delle differenti potenzialità, imparando a saper "ascoltare" gli altri - dice la Messina - e saper ascoltare non è compito di poco conto, magari da considerare solo come cristiana disponibilità. E', invece, anche presenza attiva, diretta e riscontrabile da tutti sul territorio. E' predisposizione umana tesa a comprendere linguaggi differenti. Gli elettori hanno piena consapevolezza delle gravi problematiche che affliggono la nostra comunità: mancanza di opportunità economiche e culturali, depauperamento dell'ambiente e limitazione delle sue straordinarie potenzialità, scarsa trasparenza nella gestione del bene pubblico, rassegnazione per la mancanza di controllo sociale. Un presente così difficile e il futuro inquieto impongono a chi decide di offrire un impegno politico istituzionale di prendersi cura di pubblici interessi ben determinati».
Poi un ultimo accenno alla BAT ed al mezzogiorno d'Italia, troppo spesso bistrattato, ma terra magica dalle mille opportunità: «Sono stata mossa anche dalla consapevolezza che le potenzialità della nostra Provincia rendano doveroso prevedere e dirigere le future azioni politiche che riguarderanno la vita e gli equilibri della comunità - conclude la Messina - in tale prospettiva, c'è da risvegliare quel senso di appartenenza, autentica e positiva, non ancora appannato nel Sud d'Italia. Simone Fraisse ha scritto che la città dell'ultimo secolo è più conflittuale che armonica, per cui il suo equilibrio sarà sempre frutto della tensione fra norme e usi che si contrappongono. Anche nel nostro territorio, se si vuole orientare il raggiungimento di quell'equilibrio senza subirlo e senza farlo subire agli ultimi, le elaborazioni e le esperienze dei cittadini devono caratterizzarsi per l'opposizione e il disvelamento riferita a ogni attività o pratica poco trasparente, acritica, inerziale».
L'impegno nasce proprio dalla voglia di poter immaginare un futuro migliore e nuovo sulla base dell'esperienza passata con scelte chiare e condivise: «La Politica deve sentire su di sé l'onere di sollecitare e dirigere un tempo nuovo che coinvolga e responsabilizzi tutti - prosegue Assuntela Messina - E' il tempo delle scelte chiare, delle distinzioni salutari per ricercare una nuova qualità del vivere. E in tutto ciò sta la ragione profonda del mio impegno».
Ma attenzione massima è riportata verso il saper ascoltare ed essere sentinelle delle aspettative dei cittadini: «Chi ha un giusto interesse verso le città del nostro territorio deve operare per dare una maggiore consapevolezza delle differenti potenzialità, imparando a saper "ascoltare" gli altri - dice la Messina - e saper ascoltare non è compito di poco conto, magari da considerare solo come cristiana disponibilità. E', invece, anche presenza attiva, diretta e riscontrabile da tutti sul territorio. E' predisposizione umana tesa a comprendere linguaggi differenti. Gli elettori hanno piena consapevolezza delle gravi problematiche che affliggono la nostra comunità: mancanza di opportunità economiche e culturali, depauperamento dell'ambiente e limitazione delle sue straordinarie potenzialità, scarsa trasparenza nella gestione del bene pubblico, rassegnazione per la mancanza di controllo sociale. Un presente così difficile e il futuro inquieto impongono a chi decide di offrire un impegno politico istituzionale di prendersi cura di pubblici interessi ben determinati».
Poi un ultimo accenno alla BAT ed al mezzogiorno d'Italia, troppo spesso bistrattato, ma terra magica dalle mille opportunità: «Sono stata mossa anche dalla consapevolezza che le potenzialità della nostra Provincia rendano doveroso prevedere e dirigere le future azioni politiche che riguarderanno la vita e gli equilibri della comunità - conclude la Messina - in tale prospettiva, c'è da risvegliare quel senso di appartenenza, autentica e positiva, non ancora appannato nel Sud d'Italia. Simone Fraisse ha scritto che la città dell'ultimo secolo è più conflittuale che armonica, per cui il suo equilibrio sarà sempre frutto della tensione fra norme e usi che si contrappongono. Anche nel nostro territorio, se si vuole orientare il raggiungimento di quell'equilibrio senza subirlo e senza farlo subire agli ultimi, le elaborazioni e le esperienze dei cittadini devono caratterizzarsi per l'opposizione e il disvelamento riferita a ogni attività o pratica poco trasparente, acritica, inerziale».