
Politica
Ass. Di Leo: "Percorso condiviso quello per giungere al Regolamento della Commissione delle pari opportunità"
"Il consigliere Barchetta, dunque, non dice il vero quando sostiene o fa intendere che ci sia stata una sorta di volontà a “nascondere” il provvedimento"
Andria - mercoledì 29 dicembre 2021
21.06
"Oggi approda in Consiglio Comunale -dichiara l'assessore Viviana Di Leo- il Regolamento per istituire e disciplinare la Commissione delle pari opportunità, delle politiche di genere e dei diritti civili del comune di Andria.
Il percorso che ha portato alla stesura del regolamento è stato frutto di un dialogo e soprattutto di ascolto avviato con le diverse associazioni e componenti del territorio.
Un confronto proficuo e condiviso conclusosi con l'analisi del regolamento in prima Commissione consiliare per ben due volte.
Dopo essersi riunita la prima Commissione consiliare, d'intesa con il Presidente della l'avv. Raffaele Losappio, che ringrazio per la pazienza e con i consiglieri di maggioranza Di Lorenzo, Addario e Bruno abbiamo concordato un rinvio per dare ai consiglieri di minoranza ulteriore tempo per approfondire ed esaminare il regolamento.
Il consigliere Barchetta, dunque, non dice il vero quando sostiene o fa intendere che ci sia stata una sorta di volontà a "nascondere" il provvedimento.
Il provvedimento approda oggi in Consiglio comunale proprio a causa del rinvio concesso ai componenti di minoranza della prima Commissione consiliare che ha dilatato i tempi, dovendo espedire anche la seconda convocazione in prima Commissione consiliare.
Il consigliere Barchetta, inoltre, fa delle illazioni pretestuose nel dichiarare che "il gender entra nelle scuole", dichiarazione questa sulla quale potremmo aprire un interessante dibattito su cosa sia il gender e su quanto sia retrogrado fare certe affermazioni, ma preferisco non entrare nel merito e rinviare questa discussione a stasera, in uno dei luoghi deputati a farlo: il Consiglio comunale.
Basta leggere il regolamento per comprendere almeno due concetti:
quando si parla di pari opportunità si intende l'eliminazione di ogni qualsivoglia discriminazione. Non si possono relegare le pari opportunità solo ad una questione di genere, identità di genere, orientamento sessuale. Non più. Sarebbe riduttivo, oltre ad essere scorretto.
Il regolamento prevede una serie di potenziali funzioni alle quali potrà adempiere la futura Commissione che si istituirà. Saranno i componenti in carica a formulare proposte ed istanze e sarà il Consiglio comunale ad accoglierle o meno. Come in un sano ed ordinario processo democratico.
Poi possiamo anche aprire un dibattito su quanto i giovani (e per fortuna non solo) siano molto più avanti di alcuni consiglieri di opposizione o di alcune leader nazionali su temi diventati centrali non tanto per una volontà politica, ma per una richiesta e necessità che perviene a gran voce dalla società civile.
E su questo la politica tutta dovrebbe farsi qualche domanda".
Il percorso che ha portato alla stesura del regolamento è stato frutto di un dialogo e soprattutto di ascolto avviato con le diverse associazioni e componenti del territorio.
Un confronto proficuo e condiviso conclusosi con l'analisi del regolamento in prima Commissione consiliare per ben due volte.
Dopo essersi riunita la prima Commissione consiliare, d'intesa con il Presidente della l'avv. Raffaele Losappio, che ringrazio per la pazienza e con i consiglieri di maggioranza Di Lorenzo, Addario e Bruno abbiamo concordato un rinvio per dare ai consiglieri di minoranza ulteriore tempo per approfondire ed esaminare il regolamento.
Il consigliere Barchetta, dunque, non dice il vero quando sostiene o fa intendere che ci sia stata una sorta di volontà a "nascondere" il provvedimento.
Il provvedimento approda oggi in Consiglio comunale proprio a causa del rinvio concesso ai componenti di minoranza della prima Commissione consiliare che ha dilatato i tempi, dovendo espedire anche la seconda convocazione in prima Commissione consiliare.
Il consigliere Barchetta, inoltre, fa delle illazioni pretestuose nel dichiarare che "il gender entra nelle scuole", dichiarazione questa sulla quale potremmo aprire un interessante dibattito su cosa sia il gender e su quanto sia retrogrado fare certe affermazioni, ma preferisco non entrare nel merito e rinviare questa discussione a stasera, in uno dei luoghi deputati a farlo: il Consiglio comunale.
Basta leggere il regolamento per comprendere almeno due concetti:
quando si parla di pari opportunità si intende l'eliminazione di ogni qualsivoglia discriminazione. Non si possono relegare le pari opportunità solo ad una questione di genere, identità di genere, orientamento sessuale. Non più. Sarebbe riduttivo, oltre ad essere scorretto.
Il regolamento prevede una serie di potenziali funzioni alle quali potrà adempiere la futura Commissione che si istituirà. Saranno i componenti in carica a formulare proposte ed istanze e sarà il Consiglio comunale ad accoglierle o meno. Come in un sano ed ordinario processo democratico.
Poi possiamo anche aprire un dibattito su quanto i giovani (e per fortuna non solo) siano molto più avanti di alcuni consiglieri di opposizione o di alcune leader nazionali su temi diventati centrali non tanto per una volontà politica, ma per una richiesta e necessità che perviene a gran voce dalla società civile.
E su questo la politica tutta dovrebbe farsi qualche domanda".