Politica
Asl/Bt, Fucci (Noi con l'Italia): "Delle Donne, scelta di alto profilo"
Potrà dare un contributo per il nuovo ospedale di Andria
Andria - sabato 20 gennaio 2018
20.34
"Quella della nomina dell'avvocato Alessandro Delle Donne a nuovo direttore generale della Asl Bat è una buona notizia per il nostro territorio. Si tratta di un professionista con un altissimo livello di esperienza e capacità. Egli arriva dal Policlinico di Bari dove ha svolto un ottimo lavoro".
Lo sottolinea in una nota Benedetto Fucci, esponenete di "Noi per l'Italia".
"Ho apprezzato molto le prime dichiarazioni del nuovo DG, secondo il quale le priorità "sono la costruzione dell'ospedale di Andria e il potenziamento della rete ospedaliera che è stata interessata di recente da un piano di riordino che la ha depotenziata", insieme allo studio degli aspetti epidemiologici e statistici che hanno interessato la Bat. Vi è necessità, oggi più che mai, si realismo e capacità di individuare le priorità del proprio territorio di riferimento.
"La vicenda dell'Ospedale di Andria, nota a tutti, si trascina da anni senza una soluzione. Sappiamo bene come le scelte definitive dipendano dalla Regione, soprattutto sul piano delle risorse materiali da mettere a disposizione del progetto da così tanto tempo atteso; ma al tempo stesso mi auguro che con le sue capacità gestionali e di mediazione Delle Donne, nell'ambito certo delle sue competenze, possa agevolare soluzione realizzabili e razionali di concerto con la Regione. Di certo, ancor più alla luce delle chiusure e degli accorpamenti di strutture sanitarie imposte nel territorio della Bat dall'ultimo piano di riordino ospedaliero voluto dalla Giunta Emiliano, quella del nosocomio di Andria diventa ora una priorità sempre maggiore per dare risposta alle esigenze di salute dei cittadini della Bat. Anche alla luce della sempre più difficile situazione presentata, anche in termini infrastrutturali, dall'ospedale Bonomo.
Confido fortemente che l'esperienza accumulata da Delle Donne sul piano strettamente amministrativo possa rappresentare un contributo prezioso per sbloccare la situazione dell'ospedale di Andria. Da parte mia, assicuro sin d'ora all'avvocato Delle Donne la massima disponibilità al dialogo istituzionale nell'ottica di lavorare per soluzioni in ultima istanza utili alla Bat e ai suoi cittadini. Mi piace a tal proposito fare un riferimento "personale": il convegno di altissimo livello svolto lo scorso 2 ottobre al Policlinico di Bari sulla nuova legge nazionale approvata dal Parlamento, di cui sono stato il primo firmatario, sulla responsabilità sanitaria in campo medico e sulla gestione del rischio clinico. Ho partecipato come relatore al fianco dell'avvocato Delle Donne, discutendo con lui (e con molti altri esperti) dei contenuti della legge e soprattutto delle prospettive che si aprono nella sanità italiana durante la complessa fase di attuazione della legge. Egli conosce bene la materia e questo mi rassicura alla luce dell'importanza sempre maggiore che proprio la gestione del rischio clinico sta assumendo nella sanità pubblica.
Al contempo invio un saluto all'ormai ex direttore generale, Ottavio Narracci, del quale ho apprezzato la capacità di dialogo, così come molte scelte (ricordo da ultimo l'iniziativa per la sicurezza degli operatori nelle guardie mediche) da egli compiute all'interno della Asl Bat, pur in una situazione oggettivamene difficile in termini di risorse disponibili e di necessità imposte proprio da quei tagli, sia economici che di posti letti, imposti in modo da me sempre giudicato criticamente da parte della Giunta regionale", conclude Benedetto Fucci.
Lo sottolinea in una nota Benedetto Fucci, esponenete di "Noi per l'Italia".
"Ho apprezzato molto le prime dichiarazioni del nuovo DG, secondo il quale le priorità "sono la costruzione dell'ospedale di Andria e il potenziamento della rete ospedaliera che è stata interessata di recente da un piano di riordino che la ha depotenziata", insieme allo studio degli aspetti epidemiologici e statistici che hanno interessato la Bat. Vi è necessità, oggi più che mai, si realismo e capacità di individuare le priorità del proprio territorio di riferimento.
"La vicenda dell'Ospedale di Andria, nota a tutti, si trascina da anni senza una soluzione. Sappiamo bene come le scelte definitive dipendano dalla Regione, soprattutto sul piano delle risorse materiali da mettere a disposizione del progetto da così tanto tempo atteso; ma al tempo stesso mi auguro che con le sue capacità gestionali e di mediazione Delle Donne, nell'ambito certo delle sue competenze, possa agevolare soluzione realizzabili e razionali di concerto con la Regione. Di certo, ancor più alla luce delle chiusure e degli accorpamenti di strutture sanitarie imposte nel territorio della Bat dall'ultimo piano di riordino ospedaliero voluto dalla Giunta Emiliano, quella del nosocomio di Andria diventa ora una priorità sempre maggiore per dare risposta alle esigenze di salute dei cittadini della Bat. Anche alla luce della sempre più difficile situazione presentata, anche in termini infrastrutturali, dall'ospedale Bonomo.
Confido fortemente che l'esperienza accumulata da Delle Donne sul piano strettamente amministrativo possa rappresentare un contributo prezioso per sbloccare la situazione dell'ospedale di Andria. Da parte mia, assicuro sin d'ora all'avvocato Delle Donne la massima disponibilità al dialogo istituzionale nell'ottica di lavorare per soluzioni in ultima istanza utili alla Bat e ai suoi cittadini. Mi piace a tal proposito fare un riferimento "personale": il convegno di altissimo livello svolto lo scorso 2 ottobre al Policlinico di Bari sulla nuova legge nazionale approvata dal Parlamento, di cui sono stato il primo firmatario, sulla responsabilità sanitaria in campo medico e sulla gestione del rischio clinico. Ho partecipato come relatore al fianco dell'avvocato Delle Donne, discutendo con lui (e con molti altri esperti) dei contenuti della legge e soprattutto delle prospettive che si aprono nella sanità italiana durante la complessa fase di attuazione della legge. Egli conosce bene la materia e questo mi rassicura alla luce dell'importanza sempre maggiore che proprio la gestione del rischio clinico sta assumendo nella sanità pubblica.
Al contempo invio un saluto all'ormai ex direttore generale, Ottavio Narracci, del quale ho apprezzato la capacità di dialogo, così come molte scelte (ricordo da ultimo l'iniziativa per la sicurezza degli operatori nelle guardie mediche) da egli compiute all'interno della Asl Bat, pur in una situazione oggettivamene difficile in termini di risorse disponibili e di necessità imposte proprio da quei tagli, sia economici che di posti letti, imposti in modo da me sempre giudicato criticamente da parte della Giunta regionale", conclude Benedetto Fucci.