ponte bailey
ponte bailey
Vita di città

Arriva davanti al Tribunale di Trani la chiusura di via Carmine e via Eritrea

Intanto la zona è diventata desolata, pochissimi gli esercizi commerciali rimasti aperti

Una nuova pagina, questa volta giudiziaria si apre per la vexata questio che interessa la chiusura al traffico di via Eritrea, via Carmine e San Vito. Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale si è costituita in giudizio nella causa civile promossa da una ditta, la cui sede è presente da decenni in zona. La ditta ha citato il Comune di Andria per una richiesta di risarcimento danni per mancato guadagno e perdite subite in seguito alla interdizione e inibizione della circolazione stradale veicolare su via Eritrea, Carmine e San Vito, per lavori di ordinaria manutenzione del manto stradale. Da quanto si apprende, l'instaurazione di questa causa civile scaturisce dopo numerosissime richieste, anche collettive, rivolte all'Amministrazione comunale ed in particolare ai Settori Lavori Pubblici e Patrimonio, affinchè si provvedesse a mettere in essere tutti gli accorgimenti tecnici per riaprire dette strade alla circolazione stradale.

Era la fine di febbraio del 2011 quando via Eritrea, una strada del c.d quartiere "dell'Altomare", che congiunge via Carmine con piazza Porta La Barra venne interdetta al traffico veicolare per il paventato crollo del pluviale ottocentesco, fatto con le volte in tufo, che percorre tutta l'arteria stradale.
Iniziò così una lunga odissea per residenti e commercianti della zona. Proteste ed appelli rivolti a Palazzo di Città per vedere la riapertura di via Eritrea e via Carmine sortirono nel marzo 2012, l'installazione di un ponte Bailey, per il superamento del tratto lesionato su via Carmine. Nel frattempo chiudeva la storica filiale del Banco di Napoli ed insieme ad essa altre realtà commerciali. Il ponte Bailey fu uno stratagemma, definito allora provvisorio per permettere, sia pure per le sole autovetture, il transito su via Carmine, così da bypassare il famigerato tronco del pluviale. Una soluzione estrema, si disse allora da Palazzo di Città, in attesa di provvedere ai lavori che avrebbero consentito la riapertura delle due strade. Intanto la locazione del ponte è andata avanti anno dopo anno, un affitto costato migliaia e migliaia di euro, quasi da poterlo acquistare in toto. I residenti della zona, incontrando i candidati sindaco della tornata elettorale della primavera del 2015 chiesero che si ponesse fine a questo sconcio, ma ad oggi, malgrado le promesse non hanno ancora ricevuto notizie su quando partiranno i più volte auspicati e promessi lavori per il consolidamento statico del pluviale e la conseguente riapertura al traffico sia di via Carmine sia di via Eritrea.

Intanto la zona è diventata desolata, pochissimi gli esercizi commerciali rimasti aperti -Scamarcio e Di Padua quelli storici- a sperare (ancora) in una soluzione definitiva di questa vicenda. Naturalmente i disagi per i residenti restano come, ad esempio, per il carico e scarico merci per gli esercizi commerciali o il transito da e per le autorimesse, nel dedalo di sensi unici tra le strette vie del quartiere. Problemi anche per gli studi medici della zona, per la scuola elementare Mons. Di Donna (il celebre ex edificio Imbriani), dove svariate volte nel corso di questi lunghi anni è accaduto che le ambulanze del servizio "118" intervenute per soccorrere anziani o infortunati si sono fermate in piazza Porta la Barra, portando via il malcapitato in barella per un buon pezzo di strada, con delle vere e proprie assurde scene da film.

Ma la trascuratezza della zona ormai dilaga inesorabilmente: all'abbandono della storica sede della Polizia Municipale di piazza Porta La Barra si è aggiunto il declino per l'ex vespasiano di via Eritrea, un posto ideale per creare dei giardinetti con giostrine per bambini.

Adesso la pazienza è terminata. Dopo le raccolte delle firme tra i cittadini ed gli ultimi commercianti presenti, non solo di via Eritrea e via Carmine ma di tutto il quartiere, adesso si è passati alle vertenze giudiziarie. Un brutto segnale per una comunità stanca e sfiduciata.
  • via eritrea
Altri contenuti a tema
Aldo Scamarcio, una quercia del commercio andriese ci ha lasciato Aldo Scamarcio, una quercia del commercio andriese ci ha lasciato Un uomo dal carattere deciso che sin da giovanissimo ha lavorato duramente pensando al suo unico obiettivo: una grande famiglia dai valori sani
Bonificata l'area pubblica presente in Via Eritrea ad Andria Bonificata l'area pubblica presente in Via Eritrea ad Andria L’intervento reso possibile grazie al coordinamento degli operatori della Multiservice, della Gial Plast e di alcuni percettori del reddito di cittadinanza
1 I residenti di Via Eritrea lanciano un appello al Comune di Andria I residenti di Via Eritrea lanciano un appello al Comune di Andria Dopo mesi di incuria ed abbandono totale. Cresce il degrado e i residenti non ci stanno più. L’appello è rivolto in modo particolare agli uffici comunali
Dopo Stradaxstrada a via Eritrea si è passati al progetto "granelloxgranello" Dopo Stradaxstrada a via Eritrea si è passati al progetto "granelloxgranello" L'indignazione dei residenti per come sono stati condotti i lavori si risistemazione dell'asfalto
Lavori in via Eritrea: concluso l'interramento della fibra e messa in sicurezza quadro di controllo luce pubblica Lavori in via Eritrea: concluso l'interramento della fibra e messa in sicurezza quadro di controllo luce pubblica Sul posto Polizia locale e personale dell'Enel
Via Eritrea: strada chiusa al traffico...ma non per tutti! Via Eritrea: strada chiusa al traffico...ma non per tutti! Numerosi i mezzi pesanti in transito, durante i lavori per la fibra ottica, incuranti che la strada è a rischio crollo
Residenti e esercenti attività commerciali in Via Eritrea: "Noi, figli di un dio minore" Residenti e esercenti attività commerciali in Via Eritrea: "Noi, figli di un dio minore" Undici anni di degrado ed abbandono, in tutti i sensi. Lavori improvvisi, non comunicati interrompono quel che rimane della socialità della zona
Faraone e Sgarra (M5S): "Bene aiuto da governo ma andati a male 3 tentativi di finanziamenti per opere pubbliche" Faraone e Sgarra (M5S): "Bene aiuto da governo ma andati a male 3 tentativi di finanziamenti per opere pubbliche" Si tratta di interventi per le scuole "Della Vittoria" e "Vaccina" e tratto canale di via Carmine -Eritrea"
© 2001-2024 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.