Vita di città
Arriva ad Andria la prima edizione della Land Art Puglia
Si tratta di un macro progetto artistico che coinvolge i migliori talenti del territorio per la realizzazione di un Parco Scultoreo
Andria - lunedì 18 marzo 2024
11.02
L'Associazione Artistica Culturale Nazionale "Lacarvella" intende farsi promotrice, nel corso del 2024, della prima edizione della LAND ART PUGLIA, a cura di Marino Pagano, che si svolgerà dal 29 giugno al 7 luglio 2024, un primo passo per far conoscere le realtà che si sviluppano nei pressi della città di Andria.
Si tratta di un macro-progetto artistico, senza scopo di lucro, finalizzato a coinvolgere i migliori talenti del territorio italiano nella realizzazione di un Parco Scultoreo destinato a diventare, nel tempo, una "attrazione" turistico-sociale 'permanente', unica nel suo genere ed aperta alla fruizione gratuita di cittadini e turisti. Si articolerà in più fasi.
Parlare di Andria significa raccontare una storia che parte dall'epoca preistorica del neolitico di quasi 8000 anni fa. L'arte in genere per chiamarsi tale è giusto che lasci un messaggio di bellezza o meglio ancora un messaggio dettato dal luogo e dal pensiero della gente che lo abita.
L'intuizione del Curatore Antonio Russo Galante è stata proprio la voglia di scoprire come crescerà e quali progressi l'idea avrà ottenuto, dopo che numerosi artisti racconteranno le proprie esperienze attraverso le opere di Land Art. Antonio in qualità di presidente dell'associazione "Lacarvella" ha coinvolto l'Artista torinese Osvaldo Neirotti conosciuto in Italia per le sue particolari opere di Land Art. Neirotti è riuscito nel tempo a sensibilizzare molte persone sull'importanza dell'ambiente non solo nelle campagna o in spazi aperti e naturali, ma anche e soprattutto nelle città. Famosi sono i suoi Alberi curati e dipinti capaci di attirare curiosi e cittadini che in molte occasioni e più volte si sono soffermati a contemplare la bellezza di un Albero vestito di colori naturali realizzati con calce e pigmenti, come facevano i nonni nelle campagne per preservare frutteti e piante.
Quando è stato accennato all'Artista il progetto subito si è appassionato, ovvero, dice Neirotti "Immaginiamo come sarebbe interessante creare un'opera che coinvolgesse un Albero e una Pietra simboli di Ambiente e della storia millenaria del territorio per testimoniare e raccontare". L'idea dell'opera ha immediatamente preso forma grazie alla storia. Da sottolineare che durante l'età del bronzo gli uomini, dell'attuale Andria, iniziarono ad abitare in alcune costruzioni cilindriche dal tetto a cono simili ai trulli. Tempo fa si raccontava che un giovane prestigiatore incastrò una carta da gioco dentro il tronco di un Albero, questi crescendo negli anni incluse in se la stessa carta. Il furbo mago dopo 20 anni raccontò ai suoi ospiti, in una delle sue esibizioni che la carta era magica e si sarebbe materializzata proprio dentro il tronco. Questa storiella è interessante perchè racconta una immagine del futuro, lo stesso concetto che sarà espresso attraverso l'opera che verrà realizzata dall'Artista Osvaldo Neirotti aiutato da altri due Artisti, Marco Barucci e Cristian Bertolotto anch'essi di Torino, a fine giugno 2024. Un Albero curato e dipinto sarà il testimone di oggi e le macerie del Trullo saranno testimoni della storia. Quando poi il Trullo sarà restaurato le pietre, anch'esse colorate, andranno a costituire insieme all'albero una nuova opera, i colori diventeranno protagonisti e ci mostreranno come si rinasce. Nascerà una seconda Opera.
Si tratta di un macro-progetto artistico, senza scopo di lucro, finalizzato a coinvolgere i migliori talenti del territorio italiano nella realizzazione di un Parco Scultoreo destinato a diventare, nel tempo, una "attrazione" turistico-sociale 'permanente', unica nel suo genere ed aperta alla fruizione gratuita di cittadini e turisti. Si articolerà in più fasi.
Parlare di Andria significa raccontare una storia che parte dall'epoca preistorica del neolitico di quasi 8000 anni fa. L'arte in genere per chiamarsi tale è giusto che lasci un messaggio di bellezza o meglio ancora un messaggio dettato dal luogo e dal pensiero della gente che lo abita.
L'intuizione del Curatore Antonio Russo Galante è stata proprio la voglia di scoprire come crescerà e quali progressi l'idea avrà ottenuto, dopo che numerosi artisti racconteranno le proprie esperienze attraverso le opere di Land Art. Antonio in qualità di presidente dell'associazione "Lacarvella" ha coinvolto l'Artista torinese Osvaldo Neirotti conosciuto in Italia per le sue particolari opere di Land Art. Neirotti è riuscito nel tempo a sensibilizzare molte persone sull'importanza dell'ambiente non solo nelle campagna o in spazi aperti e naturali, ma anche e soprattutto nelle città. Famosi sono i suoi Alberi curati e dipinti capaci di attirare curiosi e cittadini che in molte occasioni e più volte si sono soffermati a contemplare la bellezza di un Albero vestito di colori naturali realizzati con calce e pigmenti, come facevano i nonni nelle campagne per preservare frutteti e piante.
Quando è stato accennato all'Artista il progetto subito si è appassionato, ovvero, dice Neirotti "Immaginiamo come sarebbe interessante creare un'opera che coinvolgesse un Albero e una Pietra simboli di Ambiente e della storia millenaria del territorio per testimoniare e raccontare". L'idea dell'opera ha immediatamente preso forma grazie alla storia. Da sottolineare che durante l'età del bronzo gli uomini, dell'attuale Andria, iniziarono ad abitare in alcune costruzioni cilindriche dal tetto a cono simili ai trulli. Tempo fa si raccontava che un giovane prestigiatore incastrò una carta da gioco dentro il tronco di un Albero, questi crescendo negli anni incluse in se la stessa carta. Il furbo mago dopo 20 anni raccontò ai suoi ospiti, in una delle sue esibizioni che la carta era magica e si sarebbe materializzata proprio dentro il tronco. Questa storiella è interessante perchè racconta una immagine del futuro, lo stesso concetto che sarà espresso attraverso l'opera che verrà realizzata dall'Artista Osvaldo Neirotti aiutato da altri due Artisti, Marco Barucci e Cristian Bertolotto anch'essi di Torino, a fine giugno 2024. Un Albero curato e dipinto sarà il testimone di oggi e le macerie del Trullo saranno testimoni della storia. Quando poi il Trullo sarà restaurato le pietre, anch'esse colorate, andranno a costituire insieme all'albero una nuova opera, i colori diventeranno protagonisti e ci mostreranno come si rinasce. Nascerà una seconda Opera.